IL TURISMO DELLA SALUTE - DAI TRAPIANTI DEI CAPELLI AI DENTI NUOVI: 200 MILA ITALIANI SE NE VANNO ALL’ESTERO PER FARSI CURARE - IN TURCHIA E CROAZIA RISPARMI FINO ALL’80 PER CENTO – I DENTISTI SONO I PIÙ RICHIESTI PERCHÉ IN ALTRI PAESI COSTANO 4 VOLTE DI MENO

Stefano Filippi per “il Giornale”

 

i bimbi dentisti di kidzaniai bimbi dentisti di kidzania

La salute è l'ultima frontiera del turismo internazionale. Curarsi all'estero è un business tutto da esplorare e da sfruttare. Chi cerca terapie non praticate nel proprio Paese, chi insegue l'eccellenza della chirurgia, chi guarda al risparmio, chi vuole unire salute e benessere: terme, massaggi, cliniche di lusso in qualche paradiso delle vacanze che costano come una settimana d'agosto a Rimini. L'Italia è ancora ai primi passi.
 

belen rodriguez twitta una foto dal dentistabelen rodriguez twitta una foto dal dentista

Nonostante che le classifiche internazionali ci piazzino ai primi posti per qualità complessiva del sistema sanitario, non c'è ancora grande capacità di attrarre pazienti globetrotter. Il marketing territoriale è embrionale. In compenso stiamo scoprendo l'ebbrezza di farci curare al di là delle Alpi. Ogni anno 200mila italiani prendono l'aereo diretti in cliniche straniere, 90mila in cerca di dentisti a buon mercato: erano 20mila nel 2009 e 184mila nel 2012. Denti a parte, i trattamenti più richiesti sono il trapianto di capelli, la chirurgia estetica e ricostruttiva, le terme. Per questi viaggi spendiamo circa due miliardi di euro mentre coloro che si curano in Italia portano 50 milioni.
 

zucconi dal dentistazucconi dal dentista

Uno studio della Deloitte calcola che nel mondo ogni anno sette milioni di persone si mettono in viaggio per motivi medici generando un giro d'affari di 100 miliardi di dollari che arriveranno a 150 nel 2018. Gli inglesi saltano le interminabili liste d'attesa degli ospedali britannici, gli americani abbattono i costi proibitivi delle cliniche Usa. Gli italiani di solito varcano i confini verso gli studi odontoiatrici dell'Est: Croazia, Polonia, Albania, Ungheria, perfino Romania e Moldavia.
 

dentisti abilitati ed esperti dentisti abilitati ed esperti

L'impulso decisivo a questo fenomeno è venuto da internet che favorisce la conoscenza delle strutture sanitarie e offre viaggi low cost. Il web brulica di organizzazioni e agenzie di turismo sanitario che forniscono pacchetti completi: aereo, hotel, ricoveri, parcelle di medici e infermieri, assistenza anche per gli eventuali accompagnatori, traduzioni giurate della documentazione sanitaria, visite prima e dopo l'operazione. Motori di ricerca specifici selezionano le strutture e i medici più idonei alle cure richieste elaborando la documentazione medica. I tariffari sono on-line e in pochi giorni si ricevono i preventivi.
 

RIHANNA CON LA DENTIERA A FORMA DI MITRA RIHANNA CON LA DENTIERA A FORMA DI MITRA

Le cure che spingono ad affidarsi a medici all'estero sono principalmente quattro. Al primo posto i denti: protesi, impianti, apparecchi ortodontici, sbiancamento. Seguono i trattamenti estetici: nell'ordine naso, sollevamento del sedere, addominoplastica, seno. Vengono poi la fecondazione artificiale e le diagnosi genetiche; infine gli interventi anti-obesità come il bendaggio gastrico o il palloncino gastrico. Sono tutte prestazioni cliniche d'elezione, cioè di alta chirurgia e programmabili nel tempo.
 

Le mete non sono più soltanto Paesi occidentali come Stati Uniti, Canada, Israele e Svizzera, che a lungo si sono divisi questo lucroso mercato. Negli ultimi anni si sono affermate nuove frontiere del turismo medico, Paesi insospettabili come Thailandia, Turchia, India e Malesia (particolarmente frequentata dagli americani).

 

Ingenti capitali sono stati investiti per creare dal nulla cliniche ad alta specializzazione come l'ospedale Bumrungrad di Bangkok o il gruppo Fortis Healthcare di Delhi. La Jci (Joint Commission International) che valuta le strutture sanitarie in 80 Paesi ha accreditato oltre 40 ospedali in Turchia, una specie di discount del bypass cardiaco che costa al massimo 15mila dollari mentre negli Stati Uniti si possono raggiungere i 144mila: 90 per cento in meno.

saddam cattura dentisaddam cattura denti

 

Molti Paesi sono specializzati in settori specifici: si va a Singapore per le cellule staminali e le biotecnologie, in Sudafrica per le cure odontoiatriche, in Brasile per la chirurgia estetica, in India per la cardiologia, mentre la Turchia è al primo posto in Europa per stabilimenti termali e relativi trattamenti di wellness.

 

Per i pazienti senza frontiere che non vogliono farsi mancare nulla, gli emiri di Dubai stanno costruendo la Dhcc (Dubai Healthcare City), una vera città della salute di eccellenza con 90 cliniche, due ospedali, 2.000 tra medici, ricercatori e infermieri, e partner come Harvard Medical School, Boston University, Mayo Clinic, German Heart Centre.
 

La formula vincente per attirare gli ammalati più danarosi (soprattutto americani, inglesi e scandinavi, ultimamente anche russi, cinesi e arabi del Golfo) è fatta di tre ingredienti: standard sanitari elevati, prezzo accessibile e luoghi che consentano anche di fare vacanza. Per gli europei vale soprattutto il fattore economico.

zet 20 trapiantatozet 20 trapiantato

 

Lo scorso 4 dicembre è entrata in vigore in tutti i Paesi Ue la direttiva 24 del 2011 sull'assistenza sanitaria transfrontaliera: i cittadini dell'Unione possono essere rimborsati per l'assistenza medica ricevuta in un altro Stato membro. Così francesi, belgi, olandesi, tedeschi si riversano negli ex Paesi del blocco sovietico.
 

La convenienza aumenta più ci si sposta verso sud-est. In Croazia e Turchia si risparmia fino all'80 per cento rispetto alle nazioni d'origine. Qui si combinano la crescita economica, la possibilità di investire in un settore innovativo, il basso costo della vita e della manodopera e, non ultima, la giovane età della popolazione che incide poco sulla spesa sanitaria.

 

Da noi succede l'esatto opposto: pochi investimenti in nuove attrezzature, tanti anziani, strutture che mantengono a fatica gli standard (con le dovute eccezioni) e liste d'attesa senza fine. Succede così che questi Paesi rampanti riescono ad attirare non solo pazienti ma anche medici: in Svizzera il 40% dei camici bianchi viene dall'estero. Nell'industria globalizzata della salute si guarda sempre meno alla sanità media e più alle competenze degli specialisti.

mel gibson trapiantatomel gibson trapiantato

 

2. LA SIRENA DELLE CURE LOW COST: MA FAREBBE IL BIS SOLO UN PAZIENTE SU DUE

S.Fil. per “il Giornale”

 

Con la sua bocca rinnovata, Stefania Marotto è un torrente in piena. «Perché sono andata da un dentista albanese? Semplice: ho speso 5.000 euro invece che 17mila. Mia mamma c'era già stata, qui le avevano chiesto 35mila euro e là ne ha sborsati 11mila. Interventi a regola d'arte, con materiali certificati e visite di controllo. Qualche settimana fa ho portato mio figlio dal mio vecchio dentista, il quale ha visto subito che avevo fatto dei lavori. Per curiosità mi ha seduto in poltrona e dopo aver guardato per bene mi ha fatto i complimenti. Non voleva credere che ero stata curata in Albania».
 

Sono 90mila gli italiani che ogni anno vanno per qualche giorno nei Paesi che un tempo si sarebbero detti «oltrecortina», chi in aereo e chi in pullman, organizzati in comitive di sdentati che dalla mattina alla sera ritrovano il sorriso. Il risparmio fa premio sulle riserve iniziali: garanzie, livello di igiene e sicurezza, conseguenze in caso di cure sbagliate. E se parte il passaparola giusto, il viaggio di uno genera un piccolo esodo.
 

polizza 
sanitaria
polizza sanitaria

Stefania Marotto, 27 anni, vive ad Aritzo (Nuoro). È già stata a Tirana due volte. «Ho incontrato gente di tutta Italia. Siamo stati ospitati in un appartamento e trattati bene, con accompagnatori che parlavano italiano e ci assistevano in tutto, abbiamo fatto amicizia e quest'estate farò le vacanze in Albania. I lavori sono stati ineccepibili, sono tornata mesi dopo per controllare gli impianti ed era tutto a posto. Hanno voluto la panoramica, mi hanno fatto Tac e preanestesia. Hanno scoperto che in Italia avevano curato male due carie. Ho cambiato tanti dentisti ma non mi sono mai trovata bene come in Albania, per non parlare dei costi. Da mesi i miei titolari vanno una volta alla settimana a Cagliari e non risolvono nulla, cercherò di convincerli».
 

San Casciano termeSan Casciano terme

«Gli italiani cercano servizi sanitari alternativi per fronteggiare il periodo di crisi - dice il dottor Giuseppe Renzo, presidente del Consiglio nazionale odontoiatri -. L'Associazione nazionale dentisti italiani stima che ogni anno un miliardo di euro finisca ai dentisti stranieri sottraendo denaro al fisco e all'economia nazionale. Secondo l'Istat oltre 8 milioni di cittadini fanno a meno di curarsi bocca e denti. Viene meno il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, che deve essere garantito dal Servizio sanitario nazionale. Ma il sistema non può scaricare le proprie inadeguatezze sui liberi professionisti». Il problema dei costi è gravissimo.

melandri alle terme suChi02melandri alle terme suChi02

 

Spiega Renzo: «L'odontoiatria in Italia si fonda in gran parte su una rete privata di studi professionali i cui costi di base sono mediamente quattro volte maggiori rispetto a quelli affrontati dai professionisti di altri Paesi. La tassazione è al 22 per cento contro il 4; l'Iva non può essere detratta; i costi per i collaboratori incidono in maniera determinante ma la loro presenza è indispensabile per garantire sicurezza e igiene».
 

Ma gli interrogativi restano nelle parole di Renzo: «Chi garantisce la sicurezza del paziente, chi tutela la sua salute nel rispetto delle norme igienico-sanitarie con l'utilizzo di materiali che non siano lesivi per il paziente o addirittura cancerogeni? Aggiungo che la pubblicità delle cure che realizzano molte strutture straniere è consentita da noi ma vietata nei loro Paesi. È una concorrenza sleale verso i professionisti italiani».
 

OMS ORGANIZZAZIONE MONDIALE SANITa OMS ORGANIZZAZIONE MONDIALE SANITa

Un'indagine Ispo rivela che solo il 4 per cento degli italiani si è rivolto all'estero per curarsi i denti, metà di loro non lo rifarebbe e l'81 per cento non è disposto a prendere in esame l'eventualità. Per Renzo «bisognerebbe ribaltare il turismo dentale a favore dell'Italia promuovendo l'eccellenza medico-scientifica nazionale, cercando di portare in Italia gli europei. Bisognerebbe prevedere la detrazione fiscale totale delle spese odontoiatriche».
 

budapest terme gellertbudapest terme gellert

Da noi il turismo della salute si scontra con un ostacolo culturale. «C'è una ritrosia delle strutture e dei governi che rifiutano l'idea della sanità come possibile business», spiega Andrea Rossi, consulente di marketing sanitario per varie strutture tra cui l'Istituto Auxologico di Milano. «Le terme hanno un potenziale attrattivo altissimo, e così pure l'abbinamento tra cure e turismo. Si comincia ora a stilare programmi di internazionalizzazione, a stringere accordi con compagnie di assicurazione sanitaria per pazienti che intendono curarsi in Italia, residenti temporanei o manager in viaggio d'affari. All'estero si danno molto da fare: offrono pacchetti completi, sfruttano i social network, comprano case per ospitare gratis i pazienti. E gli standard sanitari sono spesso paragonabili ai nostri».

 

 

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