TUTTI "INFAMI" - ORA ANCHE IN ITALIA SI INCORAGGIANO LE “SOFFIATE”: IL FISCO INVITA A DENUNCIARE CORRUZIONE E IRREGOLARITÀ SUL POSTO DI LAVORO - IN CAMBIO SI GARANTISCE RISERVATEZZA E PROTEZIONE DA RITORSIONI

Roberto Petrini per “la Repubblica”

 

Garanzia dell’anonimato, denunce criptate, programma di protezione da eventuali ritorsioni. La «gola profonda» o whistleblower, come gli anglosassoni chiamano chi denuncia situazioni di corruzione nel proprio ufficio o nella propria azienda, arriva anche in Italia. La prima amministrazione a far decollare il piano - sollecitato dal capo dell’Anticorruzione Raffaele Cantone a tutte le strutture dello Stato - è da ieri l’Agenzia delle entrate, il braccio operativo nella lotta all’evasione fiscale.

EVASIONE FISCALE EVASIONE FISCALE

 

Con una circolare la direttrice Rossella Orlandi ha impartito dettagliate indicazioni operative per combattere furbi e profittatori. «Dobbiamo accollarci insieme il carico di denunciare i comportamenti illeciti, non solo i reati, ma tutte quelle condotte che non possono e non devono appartenere al comune sentire di una amministrazione sana, che chiede ogni giorno correttezza e trasparenza a 43 milioni di italiani», ha scritto la Orlandi ai dipendenti dell’Agenzia.

 

La sollecitazione a denunciare le condotte illecite è pressante: in cambio si garantisce riservatezza e protezione da eventuali ritorsioni. Il dipendente che matura l’intenzione di collaborare potrà rivelare, in via riservata o anonimamente, le «condotte illecite» e le «situazioni di illecito» di cui è venuto a conoscenza. L’invito alla segnalazione riguarda non solo le fattispecie penali ma anche «ogni comportamento, anche omissivo, che possa ritenersi in contrasto con norme di legge, regolamenti, disposizioni di prassi e organizzative dell’Agenzia».

 

Agenzia delle entrateAgenzia delle entrate

Per chi bara non c’è scampo. Il vicino di scrivania potrebbe osservarlo in silenzio, formarsi un’opinione e decidere di far prevalere il senso civico sull’omertà spesso riservata al collega. L’Agenzia, che negli ultimi anni, con picchi a Roma e in Campania, è stata afflitta dal fenomeno della corruzione e delle cosiddette «mele marce», indica nel protocollo le situazioni che possono essere oggetto di denuncia.

 

La mail criptata da inviate al team del responsabile anticorruzione o la denuncia che può confluire in una sorta di bacheca elettronica riservata dell’Agenzia, può prendere spunto da ogni circostanza sospetta.

 

La circolare le definisce «anomalie comportamentali o procedurali» e indica come esempio di situazioni da tenere sott’occhio il tentativo di accedere al sistema informatico al di fuori dei propri ambiti di indagine, i rapporti troppo frequenti con un singolo contribuente o con qualche studio commerciale, l’eccesso di curiosità con richieste «reiterate e pressanti» sull’andamento di un fascicolo di accertamento fiscale seguito da un altro collega.

 

AGENZIA DELLE ENTRATE AGENZIA DELLE ENTRATE

La segnalazione o denuncia darà il via ad una fase istruttoria da parte del team ristrettissimo (due o tre persone) del Responsabile della prevenzione della corruzione che deciderà se archiviare o procedere fino alle estreme conseguenze disciplinari e, nel caso, alla denuncia alla Procura della Repubblica.

 

E’ evidente che la situazione del «whistleblower» non è delle più facili e il suo coraggio va tutelato. Il codice dell’Agenzia prevede che un programma, con adeguate risorse, per «proteggere l’identità del denunciante preservandolo da ogni rischio di ritorsione». Tra le tante casistiche c’è infatti anche quella della denuncia del proprio capo o superiore gerarchico. Chi denuncia non potrà essere trasferito, licenziato, sanzionato o discriminato.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?