charlie sheen viagra

TUTTO IL MONDO È CASTA - DAL VIAGRA ALLE PUNTURINE: LE SPESE PAZZE DEGLI EUROPARLAMENTARI (PAGATE DAI CONTRIBUENTI) - IL ''SUN'' FA UNA LISTA DEI RIMBORSI PIÙ FOLLI. UN TOTALE DI 2,7 MILIONI PER DEPILAZIONI, RIDUZIONI DEL SENO E DIMAGRIMENTI. ANCHE IL TAXI PER ANDARE DAL MEDICO VIENE RIMBORSATO DA MAMMA BRUXELLES…

 

Davide Zamberlan per ''il Giornale''

viagra

 

«I parlamentari europei possono richiedere il rimborso per il Viagra, per i prodotti dimagranti e per i trattamenti antietà, a carico dei CONTRIBUENTI». Titolo diretto e sensazionalistico, pensato per conficcarsi nella mente del lettore che si identificherà in quella semplice parola a caratteri maiuscoli, che lo chiama in causa, si sei proprio tu, stiamo parlando a te CONTRIBUENTE. Il Sun ha colpito duro, ancora una volta, contro la casta europea.

 

L' incipit è senza fronzoli: «I parlamentari a Bruxelles possono scegliere fra 32 prodotti farmaceutici differenti per vivacizzare la loro vita sessuale, che possono essere prescritti dal medico del parlamento europeo». Non vi arrabbiereste pure voi?

 

parlamento europeo

Spulciando tra i documenti del budget parlamentare il giornale di Rupert Murdoch riporta che i legislatori di Bruxelles l' anno scorso, tra una riunione e l' altra, hanno avuto modo di chiedere rimborsi per 2.5 milioni di sterline, circa 2.7 milioni di euro. Oltre che per spese di depilazione, riduzione del seno, prodotti dimagranti e ormoni per la crescita, prosegue il Sun, i parlamentari che siedono a Bruxelles possono chiedere il rimborso per operazioni di «rimozione di corpi esterni dal retto». Sottinteso: non solo burocrati parassiti ma pure sozzoni.

 

L' odio anticasta, a qualsiasi latitudine, si nutre della stessa melma e sembra essere l' unico vero collante paneuropeo: dalle Midlands inglesi alle proteste dei gilets jaunes francesi, dall' elettorato italiano senza più povertà alle paure anti immigrati degli stati dell' Est.

 

viagra

Non omette il Sun, ma lo cita ovviamente più in basso nell' articolo, che le spese sono solitamente coperte solo per i due terzi del loro ammontare.

 

E che per prodotti quali il Viagra e prodotti dimagranti e anti-età ci deve comunque essere una prescrizione medica. L' indignazione cala un attimo, riprendiamo fiato e poi di nuovo si torna a picchiar duro, con l' articolo che ci informa che i parlamentari europei, «che guadagnano un minimo di 90mila sterline all' anno, posso richiedere il rimborso anche per spese mediche di routine, come i viaggi dal medico».

 

botox per uomini

 E la chiusura del pezzo è un crescendo: non solo i «contribuenti inglesi faranno fatica ad accettare questa situazione» ma se da un lato i membri del parlamento sono solitamente signori attempati, «molte persone del loro staff sono giovani donne ventenni». Non è per giocare al gioco del dottore che sono pensati i rimborsi medici, commenta Diana James, deputata euroscettica dello Ukip (il partito di Nigel Farage, che continua a far parte del parlamento europeo), tra i promotori e fautori più irriducibili dell' uscita del Regno Unito dall' Europa.

il botox ormai non fa piu paura

 

La guerra per la conquista dei cuori inglesi al tempo della Brexit si fa anche così. Non che il Sun sia mai stato parco di notizie scandalistiche, che mischiano politica, sesso e show business. Oggi tuttavia il quotidiano di Rupert Murdoch, il più diffuso nel panorama editoriale inglese con circa 1.5 milioni di copie giornaliere, è rimasto solo a portare la fiaccola della libertà dal giogo europeo.

 

L' altro tabloid che picchiava duro contro gli eurocrati di Bruxelles, il Daily Mail, ha infatti assunto posizioni più filo governative dopo il cambio di linea impresso dal nuovo direttore Geordie Greig che ha rimpiazzato Paul Dacre nel 2018. Sostiene ora la bozza di accordo e tifa per Theresa May. Fra un paio di settimane si conoscerà quale è stata la linea editoriale vincente.

LIPOSUZIONE LIPOSUZIONE

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?