UDC? CHIAMATELO UNIONE DI CALTARICCONE: IL 50 PER CENTO DELLE AZIONI È DEL SUOCERO DI PIERFURBY! - UN PARTITO AD PERSONAM: NELL’ANNO DELLE ELEZIONI POLITICHE, IL GRUPPO CALTAGIRONE, SU BEN 4,4 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI, NE HA ELARGITI 2,15 MILIONI - NEL COMPLESSO L’UDC HA INCASSATO NEL PERIODO 2008-2011, CIRCA 66,3 MILIONI DI EURO, A FRONTE DI CIRCA 35 MILIONI DI SPESE ELETTORALI SOSTENUTE - CASINI E LE ULTIME STRONZATE FAMOSE: “LEGGE SUBITO PER RENDERE TRASPARENTE LA VITA DEI PARTITI”….

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Alberto Crepaldiper linkiesta.it

PIERFERDINANDO CASINI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONEPIERFERDINANDO CASINI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Dopo lo scoppio del caso Lusi, Pierferdinando Casini ha detto: «Legge subito per rendere trasparente la vita dei partiti». Ma il suo partito come si comporta? L'UdC ha incassato nel periodo 2008-2011, circa 66,3 milioni di euro, a fronte di circa 35 milioni di spese elettorali. E nell'anno delle elezioni politiche, il gruppo Caltagirone, su ben 4,4 milioni di euro di contributi, ne ha elargiti 2,15 milioni. Intanto i proventi dalle tessere crollano, dai 4 milioni del 2007 ai 15mila euro del 2010.

La seconda tappa del "viaggio" nei bilanci delle principali formazioni politiche tocca l'UdC. Un partito, quello guidato da Lorenzo Cesa, i cui conti non risultano pubblicati sul sito web e che dunque conferma in pieno la tradizione tutta italiana di scarsa accessibilità ai numeri che compongono il bilancio delle diverse formazioni politiche.

LORENZO CESALORENZO CESA

Va preliminarmente detto che il rendiconto 2010 dell'UdC, pubblicato sul supplemento straordinario numero 18 della Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre 2011, non è particolarmente approfondito. La sua revisione è affidata uomini di fiducia del partito, come nel caso del messinese Filippo Spadaro, componente del collegio dei revisori dell'A.T.O. Idrico in quota UdC e di Silvio Salini, già capogruppo in Consiglio Comunale a Roma, revisore dei conti dell'Ente nazionale per il microcredito presieduto da Mario Baccini, dell'Agenzia del Demanio e del Coni.

Forse anche a causa di questa gestione "in house", sia la relazione sulla gestione che la nota integrativa non offrono significativi elementi di analisi sui dati esposti nello stato patrimoniale e nel conto economico.

L'impressione che si ricava dalla lettura della documentazione è che il partito di Casini abbia essenzialmente inteso assolvere ad un compito previsto dalla legge, più che voluto mettere a disposizione degli elettori uno strumento con cui dimostrare la propria tensione alla gestione trasparente delle risorse. Le quali, come accade per gli altri partiti, sono peraltro prevalentemente pubbliche. Nel complesso l'UdC, come mostra la tabella elaborata da Linkiesta, ha incassato nel periodo 2008-2011, circa 66,3 milioni di euro, a fronte di circa 35 milioni di spese elettorali sostenute

 

 

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