davigo beppe grillo

L’ULTIMA TENTAZIONE DI GRILLO? CANDIDARE PREMIER DAVIGO NEL 2018 - È UN'IDEA MOLTO DIFFICILE DA REALIZZARE MA NON LONTANA DAL TENTATO COINVOLGIMENTO DI STEFANO RODOTÀ O DI NINO DI MATTEO, NEL BIENNIO 2013-2014 - LA VERITÀ E’ CHE BEPPEMAO NON SI FIDA DEI SUOI LEADERINI

DAVIGO 1DAVIGO 1

Jacopo Iacoboni per “la Stampa”

 

L'antecedente storico, per quanto fallito, degli esperimenti politici collegati al lavoro di Gianroberto Casaleggio è stato l'Italia dei Valori: un partito, poi ridimensionato per varie ragioni, guidato da quello che era allora il pm più in voga, Antonio Di Pietro. Il Movimento Cinque Stelle, nell'idea di Casaleggio, non doveva né poteva ripercorrere quella strada, di «partito di un pm e tanti poliziotti», ma non per questo ha smesso di corteggiare i magistrati e amare le divise. Tutt'altro.

 

gianroberto casaleggiogianroberto casaleggio

Poiché il candidato premier del Movimento non è affatto scontato, e passerà dalla «procedura» del voto online (sui server dell' azienda), una fonte ci racconta che un' idea è circolata, nei vertici del mondo cinque stelle: convincere Piercamillo Davigo ad accettare una candidatura. O, in subordine, una «chiamata» dopo una eventuale vittoria col proporzionale; opzione che, per un servitore dello Stato, potrebbe essere più difficile da rifiutare.

 

Naturalmente è un' idea molto difficile da realizzare. Ma non dissimile, come schema, dal tentato coinvolgimento di Stefano Rodotà, o di Nino Di Matteo, nel biennio 2013-2014. Abbiamo interpellato ieri l' ex presidente dell' Anm per chiedergli lumi su questa indiscrezione, ci ha detto che preferisce non commentare, e non fare interviste.

beppe grillo davide casaleggio beppe grillo davide casaleggio

 

Ma il suo pensiero fino a oggi è stato chiaro: Davigo ha appena lasciato la guida dell' Anm dicendo che le carriere di magistrato e di politico è meglio rimangano separate. Poi ha anche detto questa frase sui passaggi dalla toga alla politica: «È un reato a concorso necessario. Se (i magistrati, ndr.) si candidano c' è qualcuno che li candida. Smettano di candidarli».

 

luigi di maio luigi di maio

Insomma, ha ricordato, i casi sono pochi (sei magistrati su novemila) e soprattutto, sono voluti dai partiti. Una ritrosia che non fermerà i grillini. Che i capi del Movimento (Milano, e mondo milanese) stiano cominciando ad avvertire sinistri scricchiolii nella credibilità dei suoi giovani leader, è innegabile. L'unica a brillare davvero, nella considerazione, è la sindaca torinese Chiara Appendino. La leadership di Di Maio non ha affatto messo d' accordo un gruppo di parlamentari-guida che, nonostante i proclami, sono assai divisi.

 

APPENDINO ALLA CHIUSURA DEL RAMADAN 7APPENDINO ALLA CHIUSURA DEL RAMADAN 7

La Casaleggio anche per questo si muove con discrezione per allargarsi a pezzi di valore della società, con un' attenzione speciale al mondo dei magistrati, in primis. Al convegno inaugurale della neonata Associazione Casaleggio, anticipato dalla Stampa , che si terrà l' 8 aprile, era stato invitato anche Francesco Greco, il procuratore di Milano. E ha da poco confermato la sua presenza Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto di Messina, un fuoriclasse della magistratura, assai stimato da Davigo, e coautore con lui dell' ultimo libro, Giustizialisti .

 

Ardita ha spiegato al Corriere di non aver mai conosciuto Gianroberto Casaleggio (di cui l' 8 si ricorda appunto la figura, scomparsa un anno fa), ma qui possiamo raccontare una curiosità, cioè che Casaleggio conosceva bene lui, perché uno dei suoi più capaci collaboratori del tempo, Nicola Biondo, gliene aveva parlato regalandogli un libro di Ardita che il cofondatore del M5S apprezzò tantissimo, dal titolo Ricatto allo Stato (sottotitolo: La trattativa tra Cosa nostra e le istituzioni ), edito da Feltrinelli. Un libro per tanti aspetti illuminante.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!