VAFFA, MODALITA' RENZI – IL MINISTRO ORLANDO INCROCIA LA PAITA A UN MATRIMONIO E LE DICE: “CIAO, BUONANOTTE” – LEI LA PRENDE COME UNO SFOTTÒ (ERANO LE 10 DI SERA) E GLI PUNTA IL DITO CONTRO: “IO A TE NON TI HO SALUTATO, CHIARO?”

Già nella direzione del Pd ligure post-trionfo di Giovanni Toti era emerso tutto il risentimento dell’ex assessore burlandiano nei confronti del ministro, spezzino come lei, accusato di non averla sostenuta abbastanza…

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Marco Imarisio per il “Corriere della Sera

 

PAITA MATRIMONIO PAITA MATRIMONIO

In politica anche il privato è pubblico. Quindi persino il matrimonio di un amico può diventare la prosecuzione di una rissa con altri mezzi. Basta regolare bene l’orologio. 
Al ricevimento per le nozze di Alessio Cavarra, sindaco di Sarzana, e Federica Montaresi, dirigente dell’Autorità portuale della Spezia, Raffaella Paita, la candidata del Pd sconfitta alle recenti elezioni regionali liguri, saluta gli sposini sorridenti e si avvia verso l’uscita in compagnia del marito Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale genovese. Incrocia il tavolo di un altro ospite, Andrea Orlando, ministro di Grazia e Giustizia. Sono entrambi spezzini, si conoscono da quando sono ragazzi. 

RAFFAELLA PAITA RAFFAELLA PAITA


A questo punto le versioni sull’accaduto divergono. Le riportiamo tutte e due con la massima cautela, ci mancherebbe altro. Secondo il resoconto del Secolo XIX , alle ore 23 l’attuale Guardasigilli avrebbe fatto un cenno e proferito la seguente frase, «Ciao buonanotte», che avrebbe indotto Paita a un perentorio «Io a te non ti ho salutato, chiaro?» con tanto di indice destro puntato in maniera altrettanto perentoria.

 

raffaella paita raffaella paita

Secondo Paita le lancette andrebbero invece spostate indietro di un’ora rispetto a quanto riportato dal quotidiano genovese. E questo a suo parere cambierebbe la valenza di quel «buonanotte» dandogli una connotazione derisoria, che sarebbe stata presente anche nel tono di voce. «Mi voleva schernire. E io non voglio essere provocata. Gli ho fatto notare che non stavo salutando lui, ma un’altra persona». 


Può capitare che la differenza tra la politica e l’asilo Mariuccia risulti impercettibile. I classici ambienti vicini a Orlando fanno sapere che il ministro si dice stupito e mortificato dalla vicenda, siccome ha semplicemente risposto a un invito rivolto a più persone. Paita invece in quel fugace incontro ci vede molto di più. «Tra me e lui i rapporti sono ormai molto freddi, non capisco perché fingere. Non vedo in Orlando il ministro ma la persona che ha militato con me negli anni della giovinezza. Eravamo amici. Io l’ho sempre sostenuto, mi sarei aspettata lo stesso da lui». 

Andrea Orlando Andrea Orlando


La faida interna al Pd che consegnerà la Liguria a un incredulo centrodestra comincia proprio con la sconfitta di misura del turborenziano Cavarra alle primarie per la segreteria regionale. La spunta invece il cuperliano Lunardon e da quel momento le due parti non vivranno mai felici e contente.

 

Il resto è Giovanni Toti, nel senso della sua vittoria alle elezioni di maggio, un capolavoro all’incontrario del Pd. «Il giorno dopo Andrea disse che era colpa mia. Anche lui ha ceduto al solito esercizio di scaricare sugli altri. Per avere il diritto di farlo avrebbe dovuto esporsi, scendere in campo quando gli era stato chiesto. Non nego di esserci rimasta molto male. Non me l’aspettavo da lui». 

RAFFAELLA PAITA RAFFAELLA PAITA


L’ultima volta che si erano visti era andata anche peggio. Lo scorso 9 giugno la direzione del Pd spezzino fu una resa dei conti tra persone cresciute insieme che la politica ha diviso per sempre. Paita aveva accusato Orlando di avere remato contro, di essere renziano a Roma e dissidente a casa propria. Il ministro aveva sostenuto di non avere nulla da replicare, perché non si stava parlando di politica. Paita aveva preso la borsa e se n’era andata.

 

È passato poco più di un mese. «Ho chiuso con questa vicenda. Adesso invece verrò fatta passare come quella che non se l’è fatta ancora passare. Invece pretendo solo rispetto». Paita fa la capogruppo dell’opposizione in Regione. Il Pd ligure continua a essere un campo minato. Talvolta ci vuole tempo per guarire da certe ferite. Comunque, evviva gli sposi. 
 

giovanni toti e siria magri giovanni toti e siria magri

 

 

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