VERDINI BARCOLLA MA NON MOLLA: “BERLUSCONI NON HA CAPITO CHE RENZI LO AMMAZZA! PREFERISCE L’ALBERO DELLE ZOCCOLE? FACCIA PURE” - DAL CANONE DELLE FREQUENZE AL RITORNO DEL FALSO IN BILANCIO, TUTTI I “RICATTI” DI RENZI AL BANANA

Fabrizio d’Esposito per “il Fatto quotidiano”

 

ALFANO - FITTO - VERDINIALFANO - FITTO - VERDINI

In momenti come questi, il silenzio vuol dire tante cose. Vendetta. Attesa. Godimento. Doppio gioco. Denis Verdini è un po’ la sintesi di tutto questo. La rottura provvisoria del patto del Nazareno ha fatto accomodare lo sherpa renzusconiano su una sponda del fiume, aspettando il passaggio di vari cadaveri. “Io adesso non mi muovo, mi godo la scena. Silvio non ha capito che questo qui non fa prigionieri, Matteo lo ammazza, non scherza, mica è D’Alema che abbaiava solamente. E siamo solo all’inizio”.

 

maria rosaria rossi e la testa di verdinimaria rosaria rossi e la testa di verdini

La Ricattopoli del Nazareno mette a nudo crudelmente il conflitto d’interessi del Pregiudicato. Il canone delle frequenze tv, il ritorno del falso in bilancio, il rebus angoscioso della Salvasilvio nella delega fiscale, finanche la riforma che bloccherebbe la prescrizione per il processo Lavitola a Napoli sulla compravendita dei senatori (il termine in commissione alla Camera è il 12 febbraio).

 

Il premier gioca durissimo e il fidato Verdini, fidato più per “Matteo” che per “Silvio”, si è preso “una pausa di riflessione”. Godendosi lo spettacolo di queste ore. “Silvio preferisce l’Albero delle zoccole? Faccia pure. Tanto fra una settimana sarà costretto a implorarmi in ginocchio per farmi tornare a trattare”.

 

L’ULTIMATUM. POI GUERRA ALL’”ALBERO DELLE ZOCCOLE”

Verdini e Romani Verdini e Romani

L’Albero delle zoccole è una vecchia parodia a luci rosse del film di Ermanno Olmi. Tra gli amici di Verdini, e non solo, l’Albero delle zoccole è l’ultimo insultante sinonimo del cerchio magico che tiene prigioniero l’ex Cavaliere. In primis: la fidanzata Francesca Pascale e la badante Mariarosaria Rossi, colei che vorrebbe cacciare il “duo tragico” formato da Verdini e Gianni Letta. Ancora lo sfogo di “Denis” raccolto dai suoi fedelissimi: “Io aspetto una settimana, a patto però che quelle non mi attacchino più. Altrimenti non so come va a finire”.

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

 

Verdini sarà pure in silenzio ma non è immobile. Dietro almeno quindici, se non venti, dei nuovi Scilipoti renziani al Senato c’è la sua manona: azzurri, alfaniani di Ncd, finti autonomisti del gruppo di Gal. Incontri, telefonate, abboccamenti. Un’agenda piena, non vuota. Lo sherpa toscano del Nazareno si è fatto addirittura prezioso per il Condannato che ha sbattuto i piedi sul tavolo dopo lo choc per l’elezione di Mattarella al Quirinale. Sì, è vero, l’altro giorno lui e Confalonieri si sono sentiti, ma poi Verdini ha rifiutato un invito a pranzo a Palazzo Grazioli arrivato direttamente dal Pregiudicato.

 

IL CERCHIO MAGICO CERCA LA RIVINCITA

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

La lotta per il potere dentro e fuori Forza Italia non ha nulla di politico. E la visione verdiniana delle cose è molto semplice: per lui “Matteo” è molto più di un amico e perdere il carro del nuovo pigliatutto di Palazzo sarebbe letale. Al contrario, l’accordo tradito sul Colle per Giuliano Amato, tradito da Renzi ovviamente, è stato una rivincita per il cerchio magico: la Rossi, la Pascale, Toti, Dudù, Romani, la Gelmini.

 

La guerra nucleare nel magico mondo berlusconiano ha poi una protagonista rimasta sinora nell’ombra. È la vera donna influente che sussurra all’orecchio di Berlusconi: la primogenita Marina. Sarebbe lei, infatti, la mandante delle uscite della Rossi contro le colombe nazarene.

 

Ancora una volta lo scontro investe la “roba” di famiglia più che la sostanza politica. Quando dieci giorni fa, l’ex Cavaliere riunì il suo gabinetto di guerra per decidere la linea su Mattarella fu proprio a Marina a dirgli di non porgere l’altra guancia: “Papà decidi tu, per me non ci sono problemi. Mattarella non può danneggiarci, se vuoi rompere fallo, io sarò con te in ogni caso”.

 

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

PRIMA DELLA ROTTURA LE AZIONI VENDUTE DA FEDELE

La posizione della primogenita, più volte invocata per la successione dinastica dell’anomalo centrodestra italico, è in aperto contrasto con il fronte nazareno del berlusconismo, composto da Gianni Letta, Fedele Confalonieri ed Ennio Doris di Mediolanum, oltre a Verdini naturalmente. Doris, per esempio, ieri ha rilasciato un’intervista per ribadire che “il patto tra Silvio e il premier è una cosa buona per il Paese”.

 

Un lapsus, certamente. Doris avrebbe voluto dire “una cosa buona per Mediaset e Mediolanum”. Basta seguire il filo curioso di una notiziola pubblicata ieri dal Corsera nella pagina dei mercati finanziari. Venerdì 30 gennaio, alla vigilia dell’elezione di Mattarella dopo lo strappo renziano, Confalonieri ha approfittato della fase buona di Mediaset in Borsa (più di 4 euro ad azione) e ha incassato 313.413 euro per 77mila azioni. Un affarone, nel giorno in cui si intonava il provvisorio De Profundis per il Nazareno. Curioso, appunto.

 

WEEK END AD ARCORE TRA POLITICA E AFFARI

MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

Da Verdini all’Albero delle zoccole, per finire a Marina e Confalonieri. Il punto di arrivo coincide con quello di partenza: cosa farà Berlusconi nei prossimi giorni, a partire dalle riforme costituzionali alla Camera, martedì? Le colombe volano bassissime. Il Condannato sembra arroccato su un inedito antirenzismo. Motivazione: “Non mi fido più, Renzi è autoritario e pericoloso”. Intorno a lui tutti stanno a guardare e ad aspettare. Ad Arcore sarà un fine-settimana di riflessione ma gli affari e la tutela del conflitto d’interessi non hanno i tempi della politica. I soldi corrono moto più velocemente. Il soldato Denis tornerà in servizio permanente?

 

MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?