conte di maio salvini

I VERI NUMERI SULLA RECESSIONE CHE SPAVENTANO IL GOVERNO - FOSCHE LE STIME NON UFFICIALI PER IL PIL 2019: +0,4% UN DATO NON SOLO MOLTO INFERIORE ALLE STIME DI LEGA E M5S (1%) MA CHE COMPORTEREBBE IL SICURO AUMENTO DELL'IVA - PESA UN CONTESTO INTERNAZIONALE SEMPRE MENO FAVOREVOLE: BREXIT, GUERRA COMMERCIALE TRA CINA E USA, IL RALLENTAMENTO DELLA GERMANIA

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

Fa un po' impressione confrontare alcune stime di crescita della Germania uscite negli ultimi giorni con quella ufficiale per l' Italia inserita dal governo nella Legge di Bilancio approvata pochi giorni fa. La locomotiva tedesca nel 2019 potrebbe crescere dell' 1,1%. L' Italia secondo il governo dovrebbe mettere a segno un più 1% del Pil. Da fanalino di coda dell' area euro a economia paragonabile al Paese più solido del Continente.

 

Nella prima versione della manovra la previsione ufficiale era addirittura dell' 1,5% poi Bruxelles ha concordato con il governo italiano una linea un po' più realistica, che però rischia di essere ancora troppo ottimistica.

conte salvini di maio

 

Il 2019 potrebbe segnare una frenata che ci riporterebbe più o meno al 2011. La cifra che circola (anche nella maggioranza) non è il punto percentuale del bilancio ufficiale, ma lo 0,4-0,5%. Meno delle stime ultra prudenziali di Fmi, Ocse e anche Bankitalia che prevede uno 0,9%. Sui livelli di quella decisamente pessimista di Goldman Sachs, che prevede proprio lo 0,4%.

 

Come nel 2011, all' inizio di una delle crisi più profonde del Belpaese. La gelata dell' economia si è sentita già alla fine dell' anno scorso. Il terzo trimestre del 2018 si è chiuso con un calo del Pil dello 0,1%. La prima stima Istat sul quarto trimestre arriverà tra 20 giorni. Se il Pil segnerà un altro segno meno saremo in recessione tecnica. E sono in molti a pensare che andrà così.

 

trump

«La crescita del Pil per il 2019 dovrebbe collocarsi nell' intervallo +0,5 - 0,7%» prevede Emanuele Canegrati, senior analyst BPPrime. Pesa un contesto internazionale sempre meno favorevole. Brexit, guerra commerciale Cina e Usa condizionano le prospettive della Germania. A Berlino si teme una recessione tecnica visto che il terzo trimestre del 2018 è stato negativo e che la produzione industriale degli ultimi mesi dell' anno scorso è stata negativa. La Germania è il primo partner commerciale dell' Italia.

In questo contesto è molto difficile per noi fare di meglio.

 

Al di la delle dichiarazioni ufficiali, il governo spera veramente che il reddito di cittadinanza dia fiato ai consumi interni limitando il contagio internazionale. Ma proprio ieri Confcommercio ha sottolineato come la mini ripresa delle vendite di novembre sia da ascrivere interamente al Black Friday, mentre le prospettive per l' anno in corso rimangono «deboli».

merkel macron may 3

 

Il governo si ritrova quindi di fronte un anno molto difficile, con un' economia che quasi sicuramente rallenterà, senza avere conosciuto una vera ripresa dopo il biennio nero 2012 e 2013. Con una crescita dello 0,4% sarà difficile rispettare gli obiettivi concordati con l' Ue sui conti pubblici, con la riduzione del deficit che tenda all' azzeramento e la riduzione del debito.

 

I margini per correggere in corsa il deficit di quest' anno ci sono. Più difficile la situazione per il 2020 e 2021. Tanto che nella maggioranza si dà per scontato che il prossimo anno scattino gli aumenti dell' Iva previsti dalla manovra. Non così drastici come quelli inseriti nelle clausole di salvaguardia (aliquota ridotta dal 10% al 13% e quella ordinaria dal 22% al 26,5%), ma parziali sì.

il ministro giovanni tria (1)

 

Tra le incognite che al momento sembrano tornare sotto controllo c' è la spesa per interessi. Ieri il Tesoro ha fatto il pieno nella prima asta di titoli pubblici del 2019, con un calo di nove punti base dei tassi di interesse rispetto al collocamento dello scorso 12 dicembre e un tasso dello 0,285%.

 

«È la dimostrazione della grande fiducia degli investitori nei confronti del sistema Italia. La nostra è un' economia sana alla faccia dei gufi», ha commentato il vicepremier Matteo Salvini. Vero che il clima sia cambiato. Fitch nei giorni scorsi ha riconosciuto ad esempio un miglioramento inaspettato soprattutto per il miglioramento delle relazioni con l' Ue. Ma la sfida della crescita sarà più complessa.

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…