IL VICOLO CIECO DI TSIPRAS - STANDARD & POOR’S TORNA A TAGLIARE IL RATING GRECO (DA B A B-), L’11 FEBBRAIO LA BCE SMETTERÀ DI ACCETTARE TITOLI ELLENICI E ATENE AVREBBE BISOGNO DI ALTRI AIUTI ANCHE SE TSIPRAS ACCETTASSE IN PIENO IL PIANO DELLA TROIKA

In Grecia, nella ridda di indiscrezioni, inizia a trapelare anche una nuova possibile apertura da parte del governo. Secondo quanto riportato sulla stampa, l’entourage di Tsipras non escluderebbe a priori, per il vertice di mercoledì, una qualche forma di estensione dell’attuale accordo di salvataggio, per quanto contestato…

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1 - ATENE IN UN VICOLO CIECO - SERVONO ALTRI AIUTI UE - UNICREDIT: 16 MILIARDI DA RIMBORSARE NEL 2015

Stefano Lepri per “la Stampa”

 

tsipras merkel tsipras merkel

Servirebbero nuovi aiuti europei alla Grecia perfino nel caso che Alexis Tsipras capitolasse, ed accettasse di seguire in pieno il programma imposto dalla troika. Così risulta da una approfondita analisi di Unicredit, resa nota ieri. Nel 2015 il peso del rimborso di debiti è tale da non poter essere sostenuto in alcun modo se il ricorso al mercato resterà, come è ora, proibitivamente costoso.

 

Inquadrandolo in questi dati, il teatrale braccio di ferro in corso tra il governo di Atene e le istituzioni europee sembra schivare il centro del problema. Da una parte, gli altri Paesi europei devono rendersi conto che nemmeno un programma di austerità severissimo come quello della troika ha messo in grado la Grecia di far fronte ai suoi debiti.

Dall’altra parte, Tsipras e i suoi devono capire di non aver quasi spazio di manovra.

tsipras con un poster della merkel tsipras con un poster della merkel

 

Forse già il mese prossimo avranno le casse vuote. Il rifiuto di pagare, e la conseguente espulsione dall’euro, provocherebbero ancora più miseria: fallimento delle banche, altre chiusure di aziende, inflazione alle stelle, forse incapacità di importare viveri e benzina in quantità sufficienti.

 

Le cifre di Unicredit confermano che l’onere di restituzione dei debiti non è alto in una prospettiva pluriennale, come già molti avevano osservato. Presenta però due picchi elevatissimi, uno quest’anno, oltre 16 miliardi di euro (per un Paese con un prodotto lordo di circa 180), uno nel 2019, con 14 miliardi. Più che di ridurre l’onere del debito, occorre discutere su che fare subito.

TSIPRAS E JUNCKER TSIPRAS E JUNCKER

 

Il programma della troika aveva senso solo se alla sua scadenza, ovvero adesso, il Tesoro greco fosse potuto tornare a finanziarsi sui mercati internazionali. Si potrà discettare a lungo se i mercati impongano tassi insostenibili perché c’è ora un governo che non vuole rispettare il programma, o perché il programma ha messo a terra l’economia del Paese. Sta di fatto che servono soldi.

 

RENZI REGALA LA CRAVATTA A TSIPRAS RENZI REGALA LA CRAVATTA A TSIPRAS

Uno nuovo sforzo di solidarietà da parte degli altri Paesi dell’euro è dunque inevitabile. Nell’immediato, il suo importo dipende poco da quanto l’Europa conceda; nell’arco di 5 anni tuttavia accogliere per intero le richieste del governo greco quasi ne raddoppierebbe il costo, da 30-35 miliardi a 60, di cui 15 a causa del rifiuto di compiere nuove privatizzazioni. Per limitare i costi, la esile speranza è in un compromesso capace di far riprendere il ricorso autonomo ai mercati.

 

2 - EUROGRUPPO STRAORDINARIO PER ATENE S&P TAGLIA ANCORA IL RATING SUL DEBITO

G. Str. per il “Corriere della Sera”

 

STANDARD AND POOR'S STANDARD AND POOR'S

Ancora quattro giorni e poi arriverà il G-Day, il giorno della Grecia. Mercoledì 11 febbraio si incontrerà in via straordinaria l’Eurogruppo, il club dei ministri delle Finanze dell’eurozona. E la Grecia è invitata a presentare la sua proposta per risolvere l’impasse sul debito, dopo il no del governo di Alexis Tsipras all’austerità. 


La sollecitazione, condivisa in Europa, è giunta dal portavoce del ministero delle Finanze tedesco. La pressione su Atene è forte, visto che l’11 febbraio è anche il giorno in cui la Banca centrale europea smetterà di accettare titoli pubblici ellenici a garanzia dei prestiti. 
Intanto in Grecia, nella ridda di indiscrezioni, inizia a trapelare anche una nuova possibile apertura da parte del governo. Secondo quanto riportato sulla stampa, l’entourage di Tsipras non escluderebbe a priori, per il vertice di mercoledì, una qualche forma di estensione dell’attuale accordo di salvataggio, per quanto contestato.

mario draghi 6 mario draghi 6

 

Così Atene mirerebbe a riaprire per qualche mese i canali dei finanziamenti europei, in vista di un nuovo piano per metà dell’anno. Ma le voci si sono rincorse diversissime tra loro e spesso contraddittorie. Tanto che fonti governative dicono esattamente il contrario: l’esecutivo non accetterà proroghe all’attuale programma di salvataggio-austerity.

 

Ma, in questo caso, il programma-ponte che vorrebbe Atene incontra il secco «no» del presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem: i Paesi dell’area euro, ha detto, non concederanno alla Grecia un prestito temporaneo per tenerla a galla mentre Tsipras tenta di rinegoziare i termini di un nuovo accordo finanziario con l’Ue, senza proseguire con l’austerity. Poi, altre voci hanno lanciato l’al-larme liquidità per fine mese, mentre una fonte vicina all’esecutivo ha detto che Atene non vuole nuove tranche del piano di salvataggio, bensì gli utili realizzati dalla Bce sui bond ellenici e l’autorizzazione a emettere nuovo debito a breve termine. 

Jeroen Dijsselbloem Jeroen Dijsselbloem


Dal fronte dei creditori lo slogan è questo: niente nuovi soldi senza impegni. E nell’incertezza greca (ma domani Tsipras dovrebbe presentare il suo programma di governo) Standard& Poor’s è tornata a tagliare il rating del Paese, da B a B- con prospettive negative, e a parlare della possibilità dell’uscita dall’euro. Ma l’ipotesi di un addio della Grecia alla moneta unica è «del tutto fuori luogo», secondo il nostro ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

 

Intanto la Borsa greca ha perso un altro 2 per cento e lo spread con i Bund vale 940 punti. Una nota di ottimismo arriva però dalla Bce: per il presidente del consiglio di vigilanza, Daniele Nouy, «oggi le banche greche sono molto più solide». Sul fronte geopolitico, in concomitanza con l’invito a Mosca di Vladimir Putin a Tsipras, ad Atene il vicesegretario aggiunto al Tesoro Usa responsabile per gli Affari europei, Daleep Singh, ha incontrato i vertici del nuovo governo. Mentre il parlamento ha eletto il suo presidente: Zoe Constantopoulou, 38 anni, avvocato e seconda donna da sempre a ricoprire l’incarico. 
 

GRECIA CRACK GRECIA CRACK

 

 

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