VOLANO PAPAGNI! L’ULTIMO CAZZOTTO DI BERGOGLIO È PER COMUNIONE & LIBERAZIONE: “QUANDO SIAMO AUTOREFERENZIALI FINIAMO PER COLTIVARE UNA SPIRITUALITÀ DI ETICHETTA. QUEL COMPIACIMENTO CI PORTA A TRASFORMARCI IN IMPRESARI DI UNA ONG”

Marco Politi per il “Fatto quotidiano”

 

bergoglio nelle filippine  24c64ffc00000578 2914365 image a 34 1421484178611bergoglio nelle filippine 24c64ffc00000578 2914365 image a 34 1421484178611

Dio non paga il sabato, dice il proverbio. Ma poi il conto arriva. È passato il pontificato di Giovanni Paolo II e quello di Benedetto XVI e Comunione e liberazione si gonfiava di orgoglio per essere tra i “giusti”, in prima linea nel combattere i “mali” del mondo, nell’attaccare i “nemici” della fede, nell’accusare i cattolici più pensosi o critici di essere “tiepidi”, filoprotestanti, eretici, succubi del relativismo, paurosi.

 

Loro erano i combattenti di Dio, gli altri erano gli infedeli o, se cattolici diversamente pensanti, gente debole nella difesa dei principi “non negoziabili”. Loro si sentivano l’avanguardia eletta, se c’era da far barriera al testamento biologico, la fecondazione artificiale, le unioni di fatto.

 

BERGOGLIO CORNA BERGOGLIO CORNA

Poi sono venuti gli scandali lombardi, si è aperto il coperchio su intrecci politici-affaristici che poco odoravano di incenso. E Roberto Formigoni, detto il Celeste, rimasto l’unico in Italia convinto che i cittadini normali credano alla favola dei lobbysti che gli pagano le vacanze a migliaia di euro, “ma – grida il Celeste furioso – non è vero, tra amici c’è chi anticipa e poi si paga alla fine, senza ricevute”. A insaputa evidentemente di chi aveva anticipato.

 

Finché la tunica lacerata della vanagloria è diventata così inguardabile che nel 2012 il successore di Giussani, Julian Carron, ha confessato pubblicamente via stampa: “Chiediamo perdono se abbiamo recato danno alla memoria di don Giussani con la nostra superficialità e mancanza di sequela”.

 

VIGNETTA VAURO - BERGOGLIO PAPAGNOVIGNETTA VAURO - BERGOGLIO PAPAGNO

Il conto è arrivato ieri mattina in Vaticano sotto forma di predica del Papa ad un incontro con Comunione e liberazione nel decennale della morte di Giussani. E il mite Francesco, con l’eleganza antica di chi sa maneggiare la penna e la parola nella Compagnia di Gesù, ha stilato l’elenco dei vizi ciellini. Madamini, il catalogo è questo!

 

“Quando io metto al centro il mio metodo spirituale, io esco di strada – ha spiegato – Quando siamo schiavi dell’autoreferenzialità finiamo per coltivare una spiritualità di etichetta: ‘Io sono Cl’... e poi cadiamo nelle mille trappole che ci offre il compiacimento... quel guardarci allo specchio che ci porta a trasformarci in meri impresari di una ong”.

 

don giussani e andreottidon giussani e andreotti

La strada della Chiesa, ha soggiunto Francesco, è andare a cercare i lontani, i senza fede, anche i delusi dalla Chiesa. Ed è essenziale “saper ascoltare chi non è come noi, imparando da tutti, con umiltà sincera”. Un breve catechismo di ciò che Cl non è mai stata. Guai a diventare adoratori del proprio carisma, ha lasciato intendere il pontefice argentino. Guai a lasciarsi pietrificare. “È il diavolo quello che ‘pietrifica’”, ha sottolineato. E con accento lieve ha aggiunto: “Non dimenticare!”.

 

Francesco ha citato il fondatore di Cl, don Giussani, per fissare due principi. Il cristianesimo non consiste nella difesa di posizioni fisse contrapposte al nuovo come pura antitesi. Non è (possiamo tradurre in linguaggio semplice) né guerra di trincea né farsi truppe d’assalto. E soprattutto, sempre citando Giussani, papa Bergoglio ha rimarcato che oggi la cosa fondamentale è agli aspetti elementari, originali del cristianesimo.

 

DON GIUSSANI CON I SUOI ALLIEVI NEL jpegDON GIUSSANI CON I SUOI ALLIEVI NEL jpeg

Seguire la morale cristiana, ha illustrato il pontefice, non è esibire uno sforzo titanico di coerenza “in una sorta di sfida solitaria di fronte al mondo”. È commuoversi di fronte a Dio, che conosce i tradimenti dell’uomo e gli vuol bene lo stesso e lo abbraccia.

 

DON MAURIZIO INZOLI E FORMIGONIDON MAURIZIO INZOLI E FORMIGONI

E qui Francesco ha preso simbolicamente per mano tutti coloro, che nella gerarchia, nel clero, nei movimenti si sentono militanti e militari di fronte alla società contemporanea – e perciò resistono alla sua immagine di Chiesa “ospedale da campo” – e ha sussurrato con la sua cadenza latinoamericana, indicando la rotta del cattolicesimo nel XXI secolo: “Dicevo nei giorni scorsi ai nuovi cardinali: la strada della Chiesa è quella di non condannare eternamente nessuno, di effondere la misericordia di Dio a tutte le persone che la chiedono con cuore sincero, di uscire dal proprio recinto per andare a cercare i lontani nelle periferie dell’esistenza”. Il Vangelo di Francesco è questo. I ciellini saranno disposti ad ascoltarlo? Certo, se facessero orecchie da sordi, sarebbero in numerosa compagnia.

FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO ROBERTO FORMIGONI NEL SUO VIDEO PROMOZIONALE ROBERTO FORMIGONI NEL SUO VIDEO PROMOZIONALE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!