“WHERE IS TRANI?” - PRIMA CHE OBAMA, INCASSATA LA RIELEZIONE SI SCAGLIASSE CONTRO LE AGENZIE DI RATING, CI AVEVA PENSATO LA PROCURA TRANI AD ACCENDERE LA MICCIA CONTRO LA FINANZA MARCIA - OGGI L’FBI VUOLE ACCEDERE AGLI ATTI DEI PM PER SEGUIRNE LA SCIA: MA NONOSTANTE IL PLAUSO AMERICANO, TRANI È NEL MIRINO DEL CSM E DELLA PROCURA DI MILANO - FORSE PERCHÉ È STATO APERTO UNO SCOMODO FASCICOLO SU MPS E SUI CONTROLLI DI CONSOB E BANKITALIA (INDAGATA LA TARANTOLA)?...

Condividi questo articolo


Filippo Barone e Antonio Massari per il "Fatto quotidiano"

agenzie di rating moodysagenzie di rating moodys

Barack Obama cita in giudizio Standard & Poor's per 5 miliardi di dollari. Il procuratore generale di New York, Eric Scheiderman, avvia un'indagine su Moody's. E l'Fbi - già da mesi - ha chiesto all'Italia di accedere agli atti che accusano le maggiori agenzie di rating: "Where's Trani?", si saranno chiesti gli investigatori, prima di contattare il comando generale della Guardia di Finanza, a Roma, per chiedere gli atti del Pm Mi-chele Ruggiero che, dopo aver indagato su Standard & Poor's - ma anche su Fitch e Moody's - ha chiesto il rinvio a giudizio del suo ex presidente, Deven Sharma.

Insomma, in una sorta di "Trani, yes we can", gli Usa seguono lo stesso percorso intrapreso da questa minuscola Procura, con gli uffici che affacciano sul mare, costruiti all'ombra di un'antica cattedrale e zeppi di fascicoli sui giganti della finanza italiana e internazionale . "Where's Trani" si sono chiesti anche i vertici di S&P, prima di sentirsi rispondere, in un'intercettazione ormai agli atti che "Trani è una specie di piccolo paese dell'Oklahoma".

ratingrating IL PM DI TRANI MICHELE RUGGIEROIL PM DI TRANI MICHELE RUGGIERO

"Dov'è Trani?" se lo sono chiesti in tanti, durante questi anni, anche in Italia. E si sono chiesti anche perché la Procura pugliese ambisca a indagare per reati commessi un po' ovunque nel mondo. Una domanda che - codice alla mano - può essere capovolta: perché non hanno indagato le altre procure che, raggiunte dal medesimo esposto firmato dall'Adusbef, un'associazione di risparmiatori, avrebbero potuto aprire fascicoli sulle agenzie di rating, sulla manipolazione dei tassi Libor ed Euribor, sui derivati. Il motivo è semplice: negli uffici di Trani, i pm, sono fulminei.

Appena arriva l'esposto, appresa la notizia di reato, all'istante aprono il fascicolo: per alcuni reati - quelli commessi all'estero, per esempio - chi prima apre il fascicolo, s'aggiudica la competenza. Inchieste farlocche? Indagini pretenziose? Buona parte dei media, e anche della magistratura, spesso ha storto il naso. Poi però arriva Obama che, per motivi simili (le valutazioni troppo ottimistiche sui prodotti legati ai mutui sub prime) chiede a S&P un risarcimento da 5 miliardi di dollari.

Lo segue a ruota il procuratore di New York, che decide d'indagare su Moody's. Nel frattempo la procura pugliese viene attaccata da Milano e dal Csm. Perché l'ennesimo esposto Adusbef ha portato i pm Michele Ruggiero e Antonio Savasta ad aprire un fascicolo sul Monte Paschi, sui controlli di Bankitalia e Consob. Il vicepresidente del Csm Michele Vietti ha parlato di "iniziativa estemporanea" dettata "dall'esigenza di inseguire la notorietà".

OBAMA DOWNGRADEOBAMA DOWNGRADE

IL PROCURATORE capo di Milano Edmondo Bruti Liberati chiede "un rigoroso rispetto delle regole, anche quelle che riguardano la competenza territoriale". Ma nei corridoi della procura di Trani - che è sotto organico di due sostituti - la pensano diversamente.

agenzie ratingagenzie rating

Persino al bar a Trani possono spiegarti che, se il principio di territorialità deve guardare a dove s'ottiene l'illecito profitto, considerato che nelle filiali di banca, intorno a Trani, di derivati, alle imprese ne hanno piazzati a bizzeffe, la Procura è competente eccome. Perfino se una parte di quei profitti dovesse essere finita a Milano o a Siena.

Chi prima apre il fascicolo, prima incardina la competenza, e finora nessuno è riuscito a smentire né i pm - Ruggiero e Savasta - né il loro procuratore capo, Carlo Maria Capristo, che oltre a coordinare le inchieste "è anche un filtro contro le ingerenze", come spiega una fonte qualificata: "Capristo risponde alle ingerenze che arrivano dall'alto e fa da scudo ai sostituti". E così tutto procede.

MOODYS RATINGMOODYS RATING

C'È UN VIA VAI di finanzieri e consulenti che ogni giorno masticano rating, studiano le ingegnerie dei derivati e delle manipolazioni sui tassi d'interesse. Qui s'indaga sui derivati venduti da cinque banche (Mps, Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem) a risparmiatori e imprese pugliesi. E poi c'è l'inchiesta sulla manipolazione del tasso Euribor. Pochi giorni fa è stato sentito il tesoriere di Mps. Una bomba a orologeria, dicono in tanti, che può far cadere l'intero castello finanziario italiano.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…