AURELIO MATADOR! DE LAURENTIIS MANDA LA SQUADRA IN RITIRO FORZATO, DÀ IL BENSERVITO A BENITEZ E FA IL CASTING PER IL PROSSIMO ALLENATORE (PRANDELLI, MIHAJLOVIC O MONTELLA) - LE “NOTTI BRAVE” DEI GIOCATORI DEL NAPOLI

1. BENITEZ APRE LE DANZE

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

aurelio de laurentiis. d2519fd4a9aurelio de laurentiis. d2519fd4a9

«Mi dispiace, ma grazie», dice in un sussurro Rafa Benitez dentro il ventre del San Paolo mentre fuori i tifosi contestano e De Laurentiis ordina il ritiro punitivo. Il futuro dello spagnolo non è qui. Le sue ultime parole, dopo essere stato disarcionato dalla Lazio, assomigliano a una specie di testamento. E l’appuntamento con De Laurentiis, fissato dopo la trasferta di Wolfsburg in Europa League, servirà solo a rendere ufficiale il divorzio dal Napoli. Benitez se ne andrà, forse al City come ha anticipato The Independent, in ogni caso lontano dal Vesuvio e dagli umori variabili di Fuorigrotta.
 

La scelta, maturata dallo spagnolo qualche mese fa, ora è diventata del tumultuoso presidente, stufo di aspettare, ma soprattutto deluso dagli ultimi due mesi della sua squadra. La prima mossa di «Dela» è stata mandare il Napoli in clausura sino a data da destinarsi a meditare su errori, leggerezze comportamenti poco professionali.

aurelio de laurentiis laurea ad honorem aurelio de laurentiis laurea ad honorem

 

La seconda sarà scegliere una nuova guida. Al primo posto della sua lista c’è Mihajlovic. Il serbo piace per come fa giocare la Sampdoria, ma soprattutto per come governa lo spogliatoio. Sinisa però, ingolosito dalla telefonata di Galliani e dall’idea di allenare il Milan, ha frenato gli ardori napoletani e scelto di aspettare sviluppi. «Qualcosa di buono capiterà», ha confidato con un mezzo sorriso. Anche all’estero lo cercano.

 

AURELIO DE LAURENTIISAURELIO DE LAURENTIIS

Così De Laurentiis dovrà guardarsi in giro. Spalletti è un nome forte, Montella una suggestione, ma occhio alle sorprese: dal rilancio di Prandelli al ritorno di Mazzarri senza trascurare il tedesco Klopp del Borussia Dortmund.
 

HIGUAIN E BENITEZ HIGUAIN E BENITEZ

Napoli accende il fuoco. È il momento del primo giro di valzer. Inzaghi in queste ultime 9 giornate di passione va a caccia dell’Europa sperando nella conferma al Milan, favorito dall’immobilismo di Berlusconi, ora come ora più concentrato sulla cessione della società che sui progetti futuri. Thohir vuole Yaya Touré, che guadagna 6 milioni di euro e rischia di rovinare il dissestato bilancio dell’Inter, per trattenere Mancini.
 

E che ne sarà di Garcia se dovesse perdere il lungo derby con la Lazio? La conferma del francese è probabile, ma non più scontata. Montella dovrebbe rimanere alla Fiorentina ieri lo ha confermato a Mediaset Premium: «Per il momento non c’è nessuna possibilità che lasci Firenze». Ma, al di là dei risultati, che potrebbero cambiare lo scenario, l’aeroplanino a fine stagione dovrà verificare se le sue ambizioni collimano con quelle della famiglia Della Valle. Di Francesco aspetta Firenze o Genova (Sampdoria).
 

KLOPP BENITEZ KLOPP BENITEZ

Lui e Sarri animeranno l’estate in ogni caso. E in ballo, nel prossimo mercato delle panchine, ci sarà quasi certamente Carlo Ancelotti. Il rapporto con Perez è arrivato ai titoli di coda, nonostante Carletto abbia regalato al Madrid la «decima» Champions. Soltanto un pirotecnico finale di stagione potrebbe riaggiustare le cose. Il nostro allenatore più vincente però difficilmente andrà dove lo porta il cuore, cioè al Milan o alla Roma, più facile che scelga un altro grande club straniero, magari il City, in concorrenza con Benitez.

 

Vincenzo MontellaVincenzo Montella

Già, don Rafè. È lui che accende il giro. Ma non vuole lasciare così. Lo spagnolo è convinto di poter vincere l’Europa League e risalire in campionato: «Non è tempo di bilanci, pensiamo a battere la Fiorentina», ha detto prima in sala stampa e poi al gruppo riunito a Castelvolturno. Se non ci sarà la svolta, De Laurentiis potrebbe esonerarlo prima della fine. Uno sgarbo che Benitez non meriterebbe.

 

2. “RISPETTO DA CHI LAVORA CON ME” - DE LAURENTIIS, DIETRO LA FURIA C’È LA PAURA DI PERDERE TUTTO

 Andrea D’Amico per “la Stampa”

 

SPALLETTI A ROMA FOTO BARILLARI PER IL MESSAGGEROSPALLETTI A ROMA FOTO BARILLARI PER IL MESSAGGERO

Le parole sono come pietre: e volano ad altezza d’uomo, colpiscono al cuore del Napoli, non concedono alibi: «Si va in ritiro e se non si cambia rotta si resta lì sino alla fine della stagione». È finita, almeno in Coppa Italia; e chissà, forse è finita anche in campionato, perché 8 punti dalla terza e nove dalla seconda sembrano crepacci oltre i quali è impossibile spingersi: però non può finire così, perché il Torino è a cinque punti e l’Europa League è a rischio; e perché c’è il Wolfsburg che s’avvicina e un quarto di finale da onorare; e perché c’è il prestigio d’una società che Aurelio De Laurentiis, essendone il presidente, va a tutelare con la lucida consapevolezza del manager moderno. 
 

«SERVE DISCIPLINA»

Jurgen KloppJurgen Klopp

Sente l’esigenza di custodire la propria storia e gli investimenti e il futuro non lanciandosi sul primo motorino che passa, ma entrando con immediatezza (ed autorevolezza) nel cuore del problema: «Napoli è una città rapace sul piano della bellezza, piena di distrazioni. Questi sono ragazzi, io sono padre ma ho dei figli e sono stato figlio, e a 25 anni facevo cose che oggi non fare Il mio successo si è basato sulla disciplina e come imprenditore non ho mai ritardato un pagamento ed esigo, da chi lavora con me per uno scopo comune, per un impegno nei confronti dei tifosi e della città, eguale atteggiamento».

«HO INVESTITO 386 MILIONI»

mazzarri mazzarri

Napoli-Lazio è l’ultima ferita d’una quarantena cominciata a Palermo, di una esistenza improvvisamente grama in campionato (2 punti nelle ultime 5 partite) e d’una Coppa Italia che non c’è più: ma stavolta, non c’è da urlare al vento, c’è da accomodarsi sullo scanno presidenziale e mostrare la versione decisa - niente pause, nessuna scena - di De Laurentiis.

 

«Perché se da oggi in poi se non si è capaci di onorare la maglia, si rimane in ritiro. E se non si cambia impostazione, se non si cambia rotta, si resta lì fino alla fine della stagione. Io ho investito, in questi dieci anni, 386 milioni in giocatori e non mi si può assolutamente rimproverare nulla. Guardandomi allo specchio sono tranquillo». Pietre, non parole.

 

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…