CHI VUOLE LE OLIMPIADI A ROMA? BEHA: “BOSTON NON HA PRESENTATO LA CANDIDATURA DOPO UNA SOLLEVAZIONE POPOLARE. PERCHÉ NON INDIRE UN REFERENDUM PER SAPERE SE I ROMANI HANNO UN BISOGNO IMPELLENTE DI OLIMPIADI?”

“Il referendum dovrebbe essere indetto subito, così si eviterebbe il bis del 1996, quando Roma fu candidata per i Giochi del 2004 con le conseguenze economiche che tutti hanno sotto gli occhi. Mi riferisco alla costosa nascita di un Comitato Promotore, che Malagò affiderebbe a Montezemolo non pago delle esperienze precedenti (do you remember "Italia '90"?)”…

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Oliviero Beha per “il Fatto Quotidiano”

 

La vigilia di Ferragosto deve essere risultata piuttosto mossa per il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, principale azionista dell' azienda "Come ti organizzo le Olimpiadi a Roma". Dopo la rinuncia alla candidatura da parte di Boston, e restando Parigi una delle città più accreditate, sembra sul punto di saltar fuori dal cilindro Usa quella di Los Angeles. Ipotesi in teoria e in pratica fortissima, tanto da far definire la metropoli californiana "la città ideale per i Giochi" da parte del suo sindaco.

olimpiadi a roma il salto della buca olimpiadi a roma il salto della buca

 

Ma facciamo un passo indietro. Perché Boston ha rinunciato? Perché c' è stata una sollevazione della cittadinanza contro la prospettiva di ospitare per la prima volta i Giochi, benché le tradizioni sportive, gli impianti e la cultura locomotoria bostoniane certamente facciano impallidire quelle del Campidoglio.

 

Eppure la comunità della capitale del Massachusetts si è pesantemente ribellata, e il sindaco ha dovuto astenersi dal presentare la candidatura. Non risulta che Obama sia intervenuto nella faccenda, come invece ha fatto Renzi ormai mesi fa, scendendo in campo (e sì, lo so, la formula vi prude, ma è quella...) a fianco del Coni.

ILLUSTRAZIONE GIANNI CHIOSTRI OLIMPIADI A ROMA ILLUSTRAZIONE GIANNI CHIOSTRI OLIMPIADI A ROMA

 

A questo punto urge prendere esempio civico da Boston, indicendo almeno un referendum tra i romani per sapere se davvero sentono questo bisogno impellente di Olimpiadi, in una città trafitta dalle contraddizioni e da una regressione palpabile.

 

Ma questo referendum dovrebbe essere indetto da subito, così da evitare, se il parere della maggioranza fosse negativo, il bis del 1996, quando Roma fu candidata per i Giochi del2004 poi andati adAtene con le conseguenze economiche che tutti hanno sotto gli occhi. Mi riferisco alla costosa nascita di un Comitato Promotore, che simpaticamente Malagò affiderebbe alla cura di Luca Cordero di Montezemolo evidentemente non pago delle esperienze precedenti (do you remember "Italia '90"?), né sufficientemente occupato in aerei (Alitalia), treni (Italo) e altre amenità di impresa.

malago e montezemolo renzi malago e montezemolo renzi

 

Un referendum popolare capitolino a favore suffragherebbe le scelte renziane e sarebbe anche un piccolo test su di lui e il suo ruolo guida in un Paese in cui politicamente si è buttata la chiave dei seggi...Naturalmente mi aspetto che con tale referendum, "Olimpiadi a Roma sì, oppure no", per far meglio votare i romani vengano snocciolati tutti i costi intanto del Comitato Promotore, per capire, come si dice, di che morte si deve morire.

 

Se le urne bocciassero l' ipotesi, Renzi, Malagò e Marino avrebbero motivi fondati per indietreggiare, come ha fatto il sindaco di Boston, Walsh, con il duplice vantaggio di risparmiarsi anche le spese iniziali. E non vedrei questo snodo referendario solo come un' opportunità per evitare un nuovo Kolossal quanto mai dubbio, bensì anche come occasione di un dibattito pubblico sullo stato dello sport in Italia.

malago montezemolo malago montezemolo

 

Sul piano governativo non ha neppure un Ministro, sul piano del coordinamento sport -salute -scuola -ambiente solo a parlarne si passa per marziani dopo decenni di crassa incultura sportiva, sul piano mediatico salvo rare eccezioni c' è una generale grancassa che "smercia" lo sport, a partire da quel travisamento sportivo che è il calcio, solo come un prodotto non possedendo la minima idea di "servizio", di utilità del cittadino.

 

Lo so, sembrano vaneggiamenti anacronistici. E dalla sua villa di Sabaudia Malagò portando le mani a visiera e guardando lontano, a parte la rottura di scatole di Los Angeles pensa piuttosto alla Roma di cui è grande tifoso, commentando sulla spiaggia le prodezze di Dzeko e Salah. E lui è il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, pensate agli altri...

 

malago e montezemolo malago e montezemolo

Il tutto mentre la cronaca ci dà due notizie da sorbire insieme dopo averle ben shakerate, per vedere l' effetto che fa: tra il 2008 e il 2013 i risparmiatori italiani hanno tagliato i consumi di 67 miliardi, più di tutti gli altri europei messi insieme; quest' estate il calcio italiano ha speso nel mercato estivo a due settimane dalla chiusura oltre 400 milioni di euro, secondo solo a quello inglese, più del doppio dell' anno scorso...Non si vorranno mica organizzare le Olimpiadi su queste basi farlocche, vero?

 

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