berlusconi mr pink

IL DIAVOLO SULL’ORIENT EXPRESS - NON C’É SOLO IL THAILANDESE MR BEE, PER IL MILAN SPUNTA UNA PISTA CINESE -LA FOTO DEL CAV COL RE DEL GINSENG MA SILVIO NON PUO' FIRMARE LA CESSIONE DEL CLUB (CHE È DI FININVEST)

Mario Gerevini e Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”

 

BERLUSCONI MR PINKBERLUSCONI MR PINK

Un thailandese, tanti cinesi, una modella romena, una misteriosa vendita e il Milan sullo sfondo. La squadra è rossonera, ma i colori sono quelli del giallo. È di qualche giorno fa la notizia della firma di una dichiarazione di intenti con il broker thailandese Bee Taechaubol, intenzionato ad acquisire il 30% del club (pare offrendo 250 milioni). 
 

Ieri, l’ennesima notizia che crea scompiglio al Milan (già agitato dai cattivi risultati, tanto che la panchina di Pippo Inzaghi è sempre a rischio) appare su un sito romeno (wowbiz.ro), diffusa da una modella, ex fidanzata di un miliardario cinese, Poe Qui Ying Wangsuo, 35 anni, noto come Mr Pink, dal nome della sua bevanda al ginseng che spopola negli Usa e pare molto apprezzata dai divi di Hollywood. Mr Pink e i suoi uomini — questa è l’unica certezza — lunedì erano a Villa Gernetto ricevuti da Berlusconi.

 

BEE TAECHAUBOL,  beeBEE TAECHAUBOL, bee

E nelle foto diffuse da Monica Gabor — questo il nome della modella —, appaiono seduti a una scrivania (in primo piano il libro «Amiamo Silvio») intenti a firmare dei documenti. Monica, dopo aver ricevuto le foto dagli avvocati di Mr Pink, le ha diffuse assieme a un messaggio di congratulazioni: «Complimenti a Mr Pink che è diventato azionista di maggioranza del Milan». Panico in società. Berlusconi, però, non ha il potere di firmare la vendita del club, visto che la proprietaria è Fininvest (possono farlo Marina Berlusconi e l’ad Pasquale Cannatelli, che infatti era presente all’ultimo incontro con Mr Bee). E dal Biscione arriva l’ennesima smentita.

 

«La Fininvest smentisce nel modo più categorico che sia stato raggiunto alcun accordo per la cessione di quote del Milan. Sulla questione si ribadisce peraltro quanto più volte affermato: vari soggetti hanno mostrato interesse per una partnership relativa al Milan, ma le ipotesi riguardano esclusivamente eventuali partecipazioni di minoranza. La Fininvest non è infatti interessata a cedere il controllo della società calcistica».

 

Quello che è certo è che, oltre alla proposta del thailandese Mr Bee (che intanto, attraverso la banca Rothschild, suo advisor, ha avviato la due diligence del Milan), sul tavolo per una quota di minoranza del Milan c’è un’offerta di un altro gruppo cinese, che però nulla c’entrerebbe con Mr Pink. 
 

berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus

Ma la pista giusta potrebbe davvero portare alla Cina. Lo pensa Alberto Forchielli, per esempio, imprenditore e presidente dell’Osservatorio Asia: «I cinesi sono in competizione per soddisfare le ambizioni calcistiche del presidente Xi Jinping, che vorrebbe una Cina forte anche nel pallone: un’offerta cinese suona meglio che una thailandese dopo che Wanda ha comprato il 20% dell’Atletico Madrid». 
 

Ma allora: che cosa ha trattato Berlusconi l’altro giorno con Mr Pink? Un pezzo pregiato della collezione è la hollywoodiana Villa Certosa in Sardegna. Se fosse questo l’obiettivo di Mr Pink? Oppure Villa Gernetto, a Lesmo, dove è stato ricevuto? Da anni si dice che l’ex premier voglia vendere la proprietà in Sardegna. Voci tante e forse anche qualche proposta seria. Tre anni fa sembrava ben avviato il negoziato con un imprenditore russo al modico prezzo di 470 milioni.

BEE TAECHAUBOL,  imagesBEE TAECHAUBOL, images

 

L’anno successivo era la stampa spagnola a dare per certo il vendesi: 400 milioni. Infine sulla ribalta dei potenziali pretendenti è comparso, pochi mesi fa, l’immancabile emiro. Mai un rogito, però, e nemmeno un preliminare. Villa Certosa resta così un pezzo pregiato sul mercato. Ma non è l’unica.

 

Da tempo anche Villa Gernetto, il palazzo di Lesmo che era stato acquistato per la mai nata Università della libertà e poi divenuta sede di rappresentanza per gli eventi privati berlusconiani, sembra destinata a una nuova proprietà. Olbia, Macherio, Arcore: i gioielli del mattone berlusconiano sono raccolti dentro la Immobiliare Idra che fa capo, tramite la holding Dolcedrago, direttamente al leader di Forza Italia. Lui non ha cariche societarie, affidate ai fedelissimi Giuseppe Spinelli, Giuseppe Scabini e Marco Sirtori, ma la titolarità diretta delle azioni.

 

Da poche ore però è tornato nel pieno dei poteri di gestione del suo patrimonio. Con il termine dell’affidamento ai servizi sociali (8 marzo) sono cessate anche le pene accessorie (interdizione) e dunque Berlusconi è tornato in possesso di tutte le capacità di amministrazione diretta del suo patrimonio. Anche, eventualmente, vendere una delle sue ville a un miliardario cinese. 

 

Bee -TaechaubolBee -Taechaubol

barbara berlusconi 5barbara berlusconi 5berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventusberlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventusSILVIO BERLUSCONI, 16 ANNI, PROVINO MILANSILVIO BERLUSCONI, 16 ANNI, PROVINO MILAN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…