1. DIETRO LA PRIMA PAGINA ‘NEGAZIONISTA’ DELLO JUVENTINISSIMO ‘TUTTOSPORT’ SI NASCONDE LA LOTTA FRATRICIDA TRA ANDREA AGNELLI E JOHN ELKANN, CHE SI PRENDERÀ LA SQUADRA
2. L’EDITORIALE DEL DIRETTORE DE PAOLA PARLA DI UN AGNELLI ‘DEFILATO IN UNO STRANO SNOBISMO. MA LA JUVE, ESULTANZE SUGLI SPALTI A PARTE, QUANTO GLI INTERESSA ANCORA?’
3. I GIORNALI NASCONDONO IL PROCESSO, MA IL FIGLIO DI UMBERTO SARÀ PROBABILMENTE CONDANNATO DALLA GIUSTIZIA SPORTIVA, E SQUALIFICATO, PER I RAPPORTI CON ULTRÀ MAFIOSI
4. NON SONO SCARAMUCCE FAMILIARI INTORNO A UN GIOCATTOLINO: LA JUVE VALE 1,2 MILIARDI

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1 - DIETRO L’ATTACCO DI TUTTOSPORT ALLA JUVENTUS C’È L’AVVICENDAMENTO AGNELLI-ELKANN?

Da http://www.ilnapolista.it

 

LA COPERTINA CHE TRAE IN INGANNO

LA COPERTINA DI TUTTOSPORT DOPO LA SCONFITTA DELLA JUVENTUS NELLA FINALE DI CHAMPIONS LA COPERTINA DI TUTTOSPORT DOPO LA SCONFITTA DELLA JUVENTUS NELLA FINALE DI CHAMPIONS

È stato confezionato molto bene Tuttosport, c’è poco da dire. Una copertina che induceva all’errore, con un titolone a nove colonne: “La Juve è questa…” e sotto le foto dei successi in Coppa Italia e campionato. Una prima pagina negazionista, per usare un termine che oggi viene adoperato con pericolosa superficialità. Ma la confezione non rende l’idea del messaggio del quotidiano. Messaggio che invece è efficacemente sintetizzato dal titolo della “reale” prima pagina: “Non si vince a parole”. Titolone che campeggia sui volti a capo chino e affranti di Higuain e Dybala simboli della disfatta bianconera.

 

L’ATTACCO VIOLENTISSIMO DEL DIRETTORE DE PAOLA

Il direttore De Paola – lo abbiamo scritto qui – ha sferrato un attacco violentissimo nei confronti dell’ambiente Juventus. Non ha risparmiato nessuno. Né i calciatori (“se l’ambiente respira un’aria di leggerezza e si gongola nei selfie, difficilmente si trova la giusta concentrazione e la fame necessaria per centrare l’obiettivo”).

AGNELLI ELKANN AGNELLI ELKANN

 

Né Allegri (“Non può una squadra con un obiettivo così chiaro e ambizioso arrivare a questo appuntamento in queste condizioni fisiche e e mentali. Il salto di qualità, caro Allegri, si fa in partite come questa”). Né Andrea Agnelli “spesso defilato in uno strano snobismo. Ma la Juve, esultanze a parte sugli spalti, quanto gli interessa ancora?”.

 

ANDREA AGNELLI SARÀ SQUALIFICATO

Ed è proprio Andrea Agnelli il punto. In Italia, ahinoi, il sistema informativo – in particolar modo quando si parla di Juventus – è a dir poco lacunoso. E non soltanto per le imbarcate da tifosi da bar su Cristiano Ronaldo che farebbe panchina alla Juve.

 

IL PROCESSO SILENZIATO DAI MEDIA

andrea agnelli lapo john elkann andrea agnelli lapo john elkann

Ma perché in questi mesi si è cercato di tenere sotto silenzio un processo sportivo piuttosto grave che ha visto imputata la Juventus e Andrea Agnelli. La propaganda juventina – operosa persino in queste ore, tra cellule ufficiali e cellule finto-terziste – ha provato a depotenziare l’inchiesta della procura della Figc nata peraltro da una costola di un’inchiesta penale che è sfociata nel processo alle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte.

 

Insomma, quella di ieri sera è stata con ogni probabilità l’ultima ribalta di Andrea Agnelli che a settembre sarà condannato e squalificato dalla giustizia sportiva. Ovviamente non possiamo conoscere l’entità della pena. Potranno essere due anni di squalifica, oppure uno, o ancora sei mesi. La squalifica di Agnelli porterà a un avvicendamento in seno alla Juventus. Da tempo è in atto una battaglia sotterranea e John Elkann alla fine porterà il risultato a casa.

deniz akalin andrea agnelli john elkann lavinia borromeo deniz akalin andrea agnelli john elkann lavinia borromeo

 

I LEGAMI CON ROCCO DOMINELLO CHE RISCHIA OTTO ANNI DI CARCERE

L’editoriale di Tuttosport può essere anche letto con questa scenografia sullo sfondo. Agnelli pagherà, a livello di giustizia sportiva, il bagarinaggio di fatto autorizzato e concesso agli ultras in cambio della pace nelle curve dello Juventus Stadium. E a far da tramite era quel Rocco Dominello indagato al processo ‘ndrangheta – che non coinvolge dirigenti della Juventus – e per cui l’accusa ha chiesto una condanna di otto anni. Il gip Giacomo Marson ha detto in Aula che «la ndrangheta fa affari con i biglietti della Juve dal 2013. Dominello aveva tutti i biglietti che voleva». In un altro Paese, se ne sarebbe parlato e scritto tanto. Anche se la Juve ha sempre detto – e le hanno creduto – che non sapevano chi realmente fosse Dominello.

 

PAOLO DE PAOLA PAOLO DE PAOLA

È grave quello che è successo in questi anni a Torino, fronte Juventus. C’è anche un morto in questa vicenda: Raffello Bucci, ultras che poi si è scoperto essere un informatore dei servizi segreti. Insomma, una storiaccia. C’è un episodio poco chiaro sugli striscioni esposti allo Stadium per infangare a memoria di Superga e ci sono molti dubbi sul ruolo di Andrea Agnelli.

 

Insomma, anche silenziato mediaticamente, il processo sportivo alla Juventus porterà alla squalifica di Agnelli. E a un avvicendamento in casa Juventus. La Juve di Andrea Agnelli, con ogni probabilità, è finita a Cardiff.

 

 

2 - L’EDITORIALE DI TUTTOSPORT: «CARA JUVENTUS, TROPPI SELFIE»

Da http://www.ilnapolista.it

 

paolo de paola paolo de paola

Ci ha un po’ stranito, Tuttosport. Che, nel day after della Champions, esordisce in edicola con una doppia prima pagina. Nella prima-vetrina, un richiamo alla grande stagione della Juventus. Ma sotto, ecco la prima prova di un atteggiamento (sorprendentemente) critico e severo: “Troppa sicurezza ha rammollito tutti”, scrive De Paola. Primo sussulto di incredulità. Poi, come un uovo a sorpresa, sfogli il giornale e ti trovi il titolo che proprio non ti aspetti. “Non si vince a parole”. Il confronto tra le due prime pagine, che vedete nell’immagine in evidenza, è impietoso.

 

LE PAROLE

allegri marotta allegri marotta

Ancora più impietose e sbalorditive sono le parole usate da Paolo De Paola, in quell’editoriale che è una dichiarazione di intenti. Sotto le due foto che celebrano le vittorie della stagione, tu ti aspetteresti un pezzo come quello di Andrea Monti sulla Gazzetta dello Sport (ne parleremo dopo). Invece, ecco l’attacco. Totale, diretto, severissimo.

 

Leggiamo un po’: «Nella finale di Cardiff sono venuti meno gli uomini più importanti. Da Buffon a Bonucci, da Pjanic a Dani Alves, ma soprattutto Higuain e Dybala. Diciamolo con chiarezza. Un ko limpido a favore del Real e inaccettabile per la Juve arrivata a Cardiff su un’onda di consensi. Molto più di quello di Berlino di due anni fa. E non si venga a dire che chiunque avrebbe firmato per un risultato del genere al termine della stagione perché è una menzogna. La Juventus e i suoi tifosi puntavano alla Champions. E non può una squadra con un obiettivo così chiaro e ambizioso arrivare a questo appuntamento in queste condizioni fisiche e e mentali».

 

HIGUAIN E DYBALA DOPO LA SCONFITTA CON IL REAL MADRID HIGUAIN E DYBALA DOPO LA SCONFITTA CON IL REAL MADRID

ALLEGRI

Qui parte l’attacco ai calciatori per colpire Allegri: «Non si contano i passaggi sbagliati, soprattutto quelli di Dybala da cui sono scaturiti gol e azioni pericolose del Real Madrid. Poi un’impostazione sbagliata a centrocampo. Gli spagnoli avevano sempre un uomo in più, tre (Modric, Casemiro e Kroos) contro Khedira (fuori condizione) e Pjanic (evanescente). In più Marcelo e Carvajal allineandosi ai compagni rendevano ancora più evidente questo sbilanciamento lasciando spesso isolati Higuain, Mandzukic e un Dybala che si ostinava a rimanere fra linee di campo nelle quali veniva pesso stritolato. Il salto di qualità, caro Allegri, si fa in partite come questa». Bum.

 

AGNELLI

Sul finale, il volo kamikaze diretto su Agnelli. L’uomo/presidente che si è presentato ai microfoni, a far sentire il peso di chi comanda. Il leaderismo. De Paola ha visto altro, ieri sera e nei giorni e mesi precedenti: «C’era forse troppa sicumera, troppa baldanza nello spogliatoio? Sono solo interrogativi. È vero che prima di Cardiff non c’è stata nessuna festa ufficiale, ma se l’ambiente respira un’aria di leggerezza e si gongola nei selfie, difficilmente si trova la giusta concentrazione e la fame necessaria per centrare l’obiettivo. E il primo input dovrebbe arrivare dal presidente Andrea Agnelli spesso defilato in uno strano snobismo. Ma la Juve, esultanze a parte sugli spalti, quanto gli interessa ancora?».

Luciano Moggi Andrea Agnelli Luciano Moggi Andrea Agnelli

 

Capirete il nostro sentimento di interdizione e straniamento nei confronti del giornale torinese. Che, a differenza della Gazzetta, ha fatto critica e non celebrazione. Andrea Monti, ve lo dovevamo.

 

Ecco qualche stralcio: «La Juventus s’è caricata sulle spalle le insegne del nostro calcio portandole a vette di gioco, agonismo ed emozione che, senza di lei, non sogneremmo neppure. Grazie Signora: al netto degli accecati da dal tifo e degli odiatori social, ogni italiano innamorato del pallone e dotato di buon senso non può che esserti riconoscente». Del resto, ne parleremo a parte. Dopo aver letto Tuttosport, magari. Oggi va così.

 

 

3 - KPMG: LA JUVE ENTRA NEL CLUB DEI 10 CLUB CHE VALGONO PIÙ DI UN MILIARDO

Estratto dell’articolo di Giovanni Armanini per http://www.calcioefinanza.it

 

Nello studio di 32 squadre dominano i club inglesi, a loro vanno 6 posti dei primi 10.

Andrea Sartori, responsabile mondiale dello sport di KPMG e autore del rapporto, ha dichiarato che il valore complessivo dell’industria del calcio è cresciuto nell’ultimo anno.

juventus andrea agnelli antonio conte juventus andrea agnelli antonio conte

 

“Anche se questo è parzialmente spiegato dal boom di trasmissione del calcio, l’internazionalizzazione delle operazioni commerciali dei club, il loro investimento in strutture private e moderne e pratiche di gestione più sostenibili sono altri motivi fondamentali per questa crescita”, ha detto.

 

“Per quanto riguarda il valore dei diritti dei media, la Premier League inglese si trova comodamente al vertice delle leghe europee, anche se altre leghe principali hanno illustrato strategie ben definite per competere per l’attenzione dei tifosi mondiali”.

 

Questa la top ten dei club europei per “Valore d’impresa”.

 

Manchester United 3,09 miliardi di euro

Real Madrid 2.97 miliardi di euro

Barcellona 2,76 miliardi di euro

Bayern Monaco  2,44 miliardi di euro

Manchester City 1,97 miliardi di euro

Arsenal 1,95 miliardi di euro

Chelsea 1,59 mliardi di euro

andrea agnelli marotta andrea agnelli marotta

Liverpool 1,33 miliardi di euro

Juventus 1,21 miliardi di euro

Tottenham 1,01 miliardi di euro

 

 

 

 

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