eziolino capuano

EZIOLINO PANE E VINO - ”NON VOGLIO CHECCHE IN CAMPO”: IL TECNICO DELL’AREZZO EZIOLINO CAPUANO ANCORA NELLA BUFERA: “QUANTA IPOCRISIA. NON SAPEVO NEANCHE CHE QUELLA PAROLA VUOL DIRE GAY! SONO IGNORANTE, IGNORANTISSIMO”...

1. CAPUANO STRAPPA LA CAMICIA E VA VIA - VIDEO

 

 

2. EZIOLINO CAPUANO VIVE E REGNA SU DI NOI

Andrea Scanzi per “Il Fatto Quotidiano

 

Quando allenava la Juve Stabia in C1, conducendola a una salvezza insperata, Eziolino Capuano garantiva: “Se non arrivo in B torno a zappare la terra”. Sono passati sei anni e la B non è ancora arrivata.

eziolino capuano 5eziolino capuano 5

 

Capuano, 50 anni a gennaio di cui 27 spesi in panchina, è ora ad Arezzo. Lo hanno chiamato di corsa, pare perché fosse il meno caro su piazza, quando la squadra era iscritta in serie D. Poi l’hanno ripescata in Lega Pro. Oggi l’Arezzo è nona. Domenica ha perso ad Alessandria, subendo un contropiede nei minuti finali nonostante la superiorità numerica. Commentando a caldo con Radio Groove, emittente di Castiglion Fiorentino, il tecnico salernitano è andato nuovamente su di giri: “In campo le checche non vanno bene. In campo debbono andare gli uomini con le palle, non le checche in mezzo al campo”.

 

Ce l’aveva anzitutto con Montini, il calciatore che aveva perso palla: “Deve andare a lavare i panni”. Polemiche e strali, Arcigay in testa, in una sorta di caso Tavecchio 2. Capuano, in equilibrio precario tra sincerità ostentata e teatralità folkloristica, ha chiesto scusa anche ieri. A modo molto suo, ovviamente: “Una volta dissi che i giocatori che vendono le partite dovrebbero finire nei formi crematori, ma fui frainteso. Anche Lippi diceva che il calcio non è sport per ‘signorine’, ma se lo dico io mi accusate di omofibia”.

eziolino capuano 4eziolino capuano 4

 

Capuano, che non è omofobo e nemmeno “omofibo”, è un po’ Oronzo Canà e un po’ Ferrero: vulcanico oltremodo, la Gialappa’s ci sarebbe andata a nozze. Conscio del suo vocabolario tormentato (“Io non sono molto bravo sull’aspetto lessico”), regala saggezze criptiche: “E’ uno dei più grandi competenti che ho trovato come fisiokinisiterapeutici” (?); “Dobbiamo giocare al limite dello strapazzo”; “Io friggo i pesci con l’acqua minerale”; “In campo voglio undici maiali rabbiosi” (alè).

 

eziolino capuano 3eziolino capuano 3

D’estate, quando la società parve rinunciare al ricorso per essere ripescata, bestemmiò in una gremitissima conferenza stampa per difendere la buonafede del presidente. Quando vince corre sotto la curva, quando perde va fuorigiri. Più uomo solo al comando che allenatore, arriva in sede alle otto del mattino e fa tutto lui: ordina medicinali, risponde al telefono. E soprattutto si incensa: “Ho azzeccato le sostituzioni come nessuno”; “I giocatori mi vedono come un totem da seguire e per questo abbiamo 16 punti, altrimenti ne avremmo tre”. Fino al leggendario: “Sono il garante del popolo e il depositario di verità”.

 

Quando qualcuno non gli crede, giura di dire la verità sui suoi figli. “Gioca sempre con il 5-3-1-1”, racconta il giornalista Andrea Avato di Amaranto Magazine. “Un po’ catenacciaro, e più che altro difensivista, ma preparato. Un tecnico più da salvezza che da promozione. Ad Arezzo ha saputo ricompattare un ambiente polverizzato. E’ la piazza più a nord nella sua carriera, Fiandre a parte”.

 

eziolino capuano 2eziolino capuano 2

Nella sua carriera ci sono imprese (Altamura, Cavese, Potenza) e dolori, soprattutto negli ultimi quattro anni: Paganese, Fondi, Casertana. E le dimissioni dall’Eupen, serie A belga: "Non baratto con nessuno la mia dignità”, tuonò.

 

Dopo una sconfitta con la Casertana, si inalberò fino a strapparsi un bottone della camicia davanti ai giornalisti. Nel 2007 fu squalificato sei mesi per violazione dell’articolo 11 bis, la clausola compromissoria che impedisce ai tesserati Figc di rivolgersi alla giustizia ordinaria senza preventiva autorizzazione. In passato la Commissione Disciplinare aveva valutato la sua condotta per una ipotetica violazione dell’articolo 5, che vieta ai tesserati di scommettere su eventi sportivi, ritenendolo non colpevole. 

eziolino capuano 1eziolino capuano 1

 

In un rigurgito di veggenza, predisse un futuro di stenti per il belga Mertens: “Io lo conosco Martens (Mertens). E’ un giocatore normalissimo, e ve lo dico (oggi) 17 giugno 2013 che non fa più di 8 partite nel Napoli”.

 

Dopo un anno di lazzi dei tifosi partenopei, il tricologicamente irrisolto Capuano ammise che Mertens “mi ha meravigliato positivamente: visto e considerato che io non pensassi (??) gli do 10”. Poi però aggiunse che Benitez non lo faceva mai partire titolare, e dunque tutto sommato aveva ragione lui. Il suo apice resta forse il j’accuse lanciato a TeleSalerno contro il direttore sportivo del Potenza Galigani:

 

“Io non so nell’intrinseco (?) come è andata (..) All’ultimo giorno quando siamo ripescati (??) a mezzanotte è arrivato il signor Galigani e io lì ho sbagliato, perché lì me ne dovevo andare immediatamente perché avevo avuto in precedenza dieci anni fa con lui a Trapani, che poi dovette scappare di notte portandoci via anche la cucina (???)

MARCELLO LIPPIMARCELLO LIPPI

 

Quando parliamo di feccia umana, qui stiamo all’apoteosi dell’immondizia illimitata, e se ha il coraggio mi venga a denunciare di quello che sto dicendo”. Non è dato sapere se Galigani lo abbia poi denunciato, ma una domanda resta a tutt’oggi inevasa: perché Galigani se ne andò di notte portandosi via anche la cucina? Che se ne faceva? Boh, misteri.

 

3. PAROLA DI CAPUANO: “CHECCA NON È GAY. LO DICE LA TRECCANI”

Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica

 

Guardi, ho la Treccani sotto mano. Non c’è scritto da nessuna parte che checca vuol dire gay».

 

Eziolino Capuano, tecnico dell’Arezzo in Lega Pro: bel pasticcio la sua frase dopo la sconfitta ad Alessandria.

MERTENS BANANA MERTENS BANANA

«Sono basito, si è montato un caso sul nulla. Perdo una gara in contropiede al 93’ e con l’uomo in più, dico che in campo ci vogliono le palle e non le checche, e viene il finimondo. Un’esternazione a caldo a una radio, manco in conferenza».

 

Cosa cambia?

«Qualcuno ha voluto farsi pubblicità sulla mia pelle. Il gusto dello scoop».

Suvvia, certe cose non si dicono e basta.

«Neanche lo sapevo che quella parola vuol dire gay! Giuro sui miei figli! Sono ignorante, ignorantissimo se volete, ma per me è solo un termine calcistico, indica un giocatore molle in mezzo al campo. Quando Lippi sostiene che non si gioca con le signorine va tutto bene, ma cos’ho detto io di strano da essere attaccato a livello mondiale? Impazzisco».

 

Però adesso vuole scusarsi, no?

«Non volevo offendere nessuno. Sono dispiaciuto, neanche devo scusarmi: si scusa chi commette un errore, mi dite io che errore ho fatto? Dopo una gara adrenalinica ho usato solo un termine calcistico per rimproverare un atteggiamento dei miei giocatori, mai pensato venisse interpretato come un’offesa sessuale. Sono una persona onesta e leale. Trovo scorretto offendere qualcuno, non lo farei mai».

rafa benitezrafa benitez

La Treccani, diceva.

«Ce l’ho qui, la sfoglio. Mi sto documentando perché da due giorni sono bersagliato. Controlli anche lei, “checca” al massimo indica l’atteggiamento effeminato, ma il calcio è fatto per maschi o per donne? Io ho solo detto che ci vogliono le palle, più aggressività, non si può perdere in contropiede con l’uomo in più a tempo scaduto.

 

Nel calcio, quella parola indica un atteggiamento mentale, un’interpretazione della partita, di non grande intensità. Sa cosa le dico? L’Italia va a rotoli, e da due giorni parliamo dell’esternazione di un allenatore dopo una partita persa al 93’».

 

Cosa pensa dell’omosessualità nel calcio?

«Nessun commento, la vita privata di ogni individuo va rispettata in maniera illimitata».

Quelle parole, però...

tavecchiotavecchio

«Ma io faccio l’allenatore, mica il tabaccaio: devo essere un motivatore. Sa quante ne dico ai giocatori per stimolarli? Mi gioco la vita in ogni partita e non posso dire di tirare fuori le palle? Questa è ipocrisia, io dico sempre quello che penso».

Al suo attaccante Montini ha suggerito di andare a lavare i panni o pettinare le bambole.

«Gli ho chiesto scusa davanti a tutti nello spogliatoio, loro mi conoscono. Adesso mi auguro che non si arrabbino con me pure i bambini che pettinano le bambole».

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…