UNA FOTO VALE PIÙ DI MILLE BURKINI - GUARDATE LA NAZIONALE DI PALLAVOLO IRANIANA 50 ANNI FA E OGGI: ATLETE CON CHADOR E GAMBE FASCIATE. E ALLE TIFOSE È PROIBITO ENTRARE NEGLI STADI, ANCHE DI PARTITE AL FEMMINILE! - SPESSO PENSIAMO AI SUNNITI COME AI PIÙ OSCURANTISTI (LO SONO), MA LA RIVOLUZIONE KHOMEINISTA HA STRAVOLTO UN PAESE SCIITA (FU) LAICO

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Pier Luigi Del Viscovo per www.ilgiornale.it

 

nazionale iraniana 1966 nazionale iraniana 1966

La foto della nazionale femminile iraniana di pallavolo 2016. Le atlete col chador e le gambe fasciate.

 

Che c'è di strano? È la loro religione, va rispettata. Stessa foto, stessa nazionale, 1966. Magliette e pantaloncini, come tutte le atlete del mondo. Hanno cambiato religione? Quella religione è diventata più restrittiva? No, sono cambiate loro. Cinquant'anni fa erano più evolute, avevano relegato la religione a un ambito più intimo, di rapporto con Dio. Queste foto stimolano alcune riflessioni.

nazionale iraniana pallavolo oggi nazionale iraniana pallavolo oggi

 

Una sui pregiudizi indotti dalla politica intesa come fede, senza spirito critico. Chi nel 1979 si schierò a favore della rivoluzione islamica di Khomeini contro lo scià Reza Pahlevi potrebbe riconsiderare criticamente quella posizione e le sue motivazioni, in gran parte riconducibili al fatto che lo scià era ritenuto di destra perché per lo sviluppo e la modernizzazione del paese (riforma agraria anti-clericale, suffragio femminile, divorzio, alfabetizzazione) favoriva le multinazionali occidentali interessate allo sfruttamento.

 

Di risulta, gli ayatollah erano di sinistra, anche perché sostenuti dal popolo, quella parte ancora poco educata ed evoluta, di cui oggi ci godiamo i figli, con annesse cinture al tritolo. In altre parole, la profondità dell'analisi politica era questa: il nemico del mio nemico è mio amico. Non c'è male.

protesta per i diritti delle donne iraniane a rio protesta per i diritti delle donne iraniane a rio

 

L'altra, più filosofica, sull'interpretazione delle vicende umane. Dovremmo ammettere che sebbene la storia nel lungo periodo va avanti, nei sotto-cicli brevi presenta a volte, anzi spesso, degli arretramenti culturali. Per corollario, chi viene dopo non necessariamente è migliore o semplicemente più avanti di chi c'era prima.

 

Poi, ci sarebbe quella sensazione di esagerazione, di misura colma, che avvertiamo di fronte a simili interpretazioni estreme e concrete della religione, incluso il burkini. Alcuni di noi in Occidente si sforzano di mediare, di far convivere le due culture, con intenti anche genuini e lodevoli. Ma per mediare bisogna essere in due.

nazionale iraniana 1966 nazionale iraniana 1966

 

Molti di fede islamica non sono disponibili. Giusto per fare un paragone con la religione cristiana, noi abbiamo inventato il Purgatorio, che ha abolito l'ergastolo dell'Inferno, abbiamo fatto la Riforma per liberare le forze produttive della borghesia, abbiamo creato la figura del «credente-non-praticante» (piccola riflessione, prego) e stiamo valutando di accogliere alla mensa del Padre i divorziati, dato il numero ingente e crescente andiamo, mica te li vorrai perdere? Grazie che poi dura da duemila anni.

 

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