garcia totti

1. FUORI ANCHE DALLA COPPA ITALIA. LA GATTA BUIA DELLA ROMA CONTINUA. ERA INIZIATA ALL’OLIMPICO CON I LANZICHENECCHI DI GUARDIOLA. QUELLA SERA SI È CONSUMATO UN DRAMMA: LO SCARTO TRA QUELLO CHE CREDEVI DI ESSERE E QUELLO CHE SCOPRI DI ESSERE 2. LA PARODIA DEL GLADIATORE, QUESTA È ROMA. FRANCESCO TOTTI CHE, SUL 2 A 2, SI FA IL SELFIE, INVECE DI PORTARE LA PALLA AL CENTRO E URLARE: “PRENDIAMOCI QUESTO DERBY” 3. IMMAGINARE UNA ROMA SENZA TOTTI È TROPPO PER FARLO SINO IN FONDO. DOVRÀ ESSERE LUI, FRANCESCO AD AIUTARE L’IMPRESA, FACENDOSI DA PARTE, IMMAGINARSI ALTRO DA QUELLO CHE È. IMMAGINARE LA SUA FINE DA CALCIATORE. IL PIÙ GRANDE ATTO D’AMORE ROMANISTA

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

il primo selfie di tottiil primo selfie di totti

Fuori anche dalla Coppa Italia. Per mano di Montella e piede di Gomez. La gatta buia della Roma continua. Era iniziata all’Olimpico con i lanzichenecchi di Guardiola. Uno stupro in piena regola. E’ un fatto. Quella sera si è consumato un dramma ordinario e straordinario. La trama/trauma dello specchio infranto. La storia di Dorian Gray. La cornice che contiene l’inganno va in pezzi. Lo scarto tra quello che credevi di essere e quello che scopri di essere. Il Gregor Samsa che si scopre insetto in Kafka.  

derby roma lazio   francesco totti  1derby roma lazio francesco totti 1

 

Fa tutta la differenza del mondo. Trascina il peggio e la cattiva sorte. Uno stato psichico insinuante, che non parla di sé, non bussa alla porta, non si presenta tipo: “Buongiorno Trigoria, piacere, io sono il verme che ti mangerà”. Credersi belli, meglio ancora onnipotenti, è l’anticorpo più forte che c’è.

 

SELFIE TOTTISELFIE TOTTI

La sera di Manchester, quando domina il City, la Roma costruisce il suo inganno. Su questo scheletro di oggi, improvvisamente infragilito, si erano già abbattute sciagure sparse. La perdita di Strootman, quelle quasi simultanee di Benatia e Castan, i tre lupi mannari della squadra. E ora Gervinho, l’Imprescindibile di Garcia. Nainggolan non compensa il Pjanic che non diventa mai corpo. Il Maicon evaporato è incompensabile. Togli alla Juventus Bonucci e Chiellini, invecchia Buffon, togli di mezzo Pogba per un anno e Tevez per un mese e mezzo.

TOTTI SELFIETOTTI SELFIE

 

L’ambiente. Il veleno come alimento, la negatività come libido, dentro una città talmente bella e larga nel dispensare doni che non ti dà mai la sensazione della tragedia incombente, ma solo del pettegolezzo assassino, della mormorazione letale. Gli avvoltoi che prosperano sul senno di poi.

 

RUDI GARCIA CHARLIE-1RUDI GARCIA CHARLIE-1

Rudi Garcia vaticina lo scudetto. “Temerario!”. Forse una divinità misteriosa ha punito il suo peccato di superbia. Ma è solo il capo del branco che dice: “Roma, lo scudetto deve essere il tuo destino permanente, non una festa ogni vent’anni”. La parodia del gladiatore, questa è Roma. Francesco Totti che, sul 2 a 2, si fa il selfie, invece di portare rabbiosamente la palla al centro e urlare: “Andiamo a prendercelo questo derby”.

 

derby roma lazio   francesco totti  8derby roma lazio francesco totti 8

Manca a Trigoria la presenza di un leader indiscutibile. Un capo. Ma sì, un presidente alla Dino Viola, grandissimo lui. Uno capace di tenere insieme tre personalità forti, tre teste notevoli ma difformi, come Baldissoni, Sabatini e Garcia. James Pallotta, pianta la tua tenda a Trigoria, almeno per un semestre.

 

Walter Sabatini, l’intelligenza fatta parossismo, il bucaniere nel suo caveau fumoso, nel suo circo solitario, che gioca il suo match personalissimo con una vita in bilico, mica perché fuma come un ossesso e pesca l’aria da polmoni sempre più stanchi, ma perché questo è lui, un uomo sempre in bilico.

Garcia
Pallotta 
Garcia Pallotta

 

Da Baldini a Baldissoni resta la radice, ma siamo passati dal narcisismo dolente al narcisismo imperativo. Un uomo irrorato giorno e notte, come certe pompe di benzina cui si guasta il timer, dalla certezza di essere più intelligente di chiunque, anche di se stesso.

garcia  foto mezzelani gmt072garcia foto mezzelani gmt072

 

Rudi Garcia è un uomo solare e leale, paracadutato da una visione di Sabatini in una Trigoria che non va compresa, interpretata, mediata. Va domata. E frustata, se serve. Vedi Fabio Capello. Garcia soffre, quasi fisicamente, la prevalenza delle ombre, il primato del non detto. Garcia è lo straniero meno idoneo a vivere il quotidiano di Trigoria. Per questo, se ce la farà, sarà la sua impresa più grande.

gervinho con rudi garciagervinho con rudi garcia

 

“Dobbiamo violentarci”, ha detto magnificamente ieri sera. Deve cominciare a violentare se stesso. Meno mediazioni, meno concessioni. Un esempio? Quanti punti sono costati a questa Roma lo scontro, prima strisciante, poi frontale, tra staff medico e preparatori?

 

I giocatori? Sono ragazzi. Non chiediamogli quello che non possono essere. Inutile e stupido mortificarli con la gogna del richiamo della curva. Sono quello che sarebbe chiunque di noi al posto loro, con la loro età e il loro conto in banca. Ragazzi che fanno fatica a capire la grande bellezza di diventare eroi di una città (quasi intera) che immagine l’esultare una volta ogni vent’anni come un regalo della sorte. Un incidente del destino, invece che il destino stesso.

rudi garcia e francesca brienza selfie da twitterrudi garcia e francesca brienza selfie da twitter

 

FRANCESCO TOTTI. FARSI FUORI PER SCRIVERE LA STORIA PERFETTA.

Di norma si uccide il padre. In certi casi è indispensabile uccidere il figlio. Quando si scrive che Francesco Totti è il miglior giocatore della storia della Roma si pecca per difetto. Totti è il miglior giocatore italiano di ogni tempo. Tecnica, potenza, tocco, istinto, tiro e assist. Mai visto niente di simile, se non pescando nel sancta sanctorum degli otto, dieci di sempre. Lo sanno i romani(sti) più degli altri, ma questo è un problema degli altri.

totti de rossi benatia pjanic totti de rossi benatia pjanic

 

Ma oggi, Totti, anche il Totti sublime del derby, quello che s’inventa un gol strapazzando le leggi della (sua) fisica, di un quasi trentanovenne sempre più ancorato alla legge di gravità, che miracolosamente pesta dentro ritmi ed esuberanze fisiche per lui proibitive, di gente che potrebbe essergli figlia, il Totti di oggi che i tifosi amano ancora più che mai, ma svenati dal dubbio che avanza: questo Totti è diventato un problema per la sua Roma.

 

Ad essere esatti, sono un problema reciproco. Sono prigionieri l’uno dell’altro. Totti e la Roma. Che non è mai libera d’immaginarsi senza Totti. E, invece, deve cominciare a farlo, da subito.

GARCIAGARCIA

 

Bello sarebbe pensare l’ultimo derby come il suo canto del cigno, prima che il cigno diventi pietra. Già presento i tamburi di guerra. Ma come? Il Garcia italianizzato, la pareggite e ora la sconfiggite che avanza, e tu mi tocchi l’Intoccabile? Il punto è questo. Immaginarsi senza il suo Dio stanco, è l’unica strada per immaginarsi un domani oltre che uno stadio.

 

EMPOLI ROMA NAINGGOLAN DE ROSSI PJANICEMPOLI ROMA NAINGGOLAN DE ROSSI PJANIC

Il problema della città romanista, a cominciare da trombettieri gregari e ruffiani, è l’incapacità di separarsi dall’ovvietà del Mito, di concedersi a un lutto troppo grande. E, allora, lo si vuole differire il più possibile. Questo ammazza la Roma.

 

STROOTMAN COLPITOSTROOTMAN COLPITO

Nel suo di dentro, Totti questo lo sa, che i tifosi non riescono a immaginarsi senza di lui e lui senza di loro. Totti oggi è un grande problema. Lo è nella spietata legge del tempo che tutto divora. E, come sempre, quando c’è di mezzo l’affetto, lucidare uno sguardo spietato è un’impresa.

 

Il Totti di oggi toglie più di quanto riesca a dare. Guardate quante volte, anche ieri, sempre, i compagni più giovani si affrettano a dargli palla, appena ne intuiscono la sagoma imperiosa, anche quando non è in condizione di riceverla, quando l’avversario è già li a pestargli l’ombra, e puntualmente lo sovrasta. Quante palle perdute, in tutti i sensi possibili, perché Totti in campo è un magnete che offusca, un richiamo totemico che confonde e rallenta.

 

STROOTMAN GESTO OMBRELLOSTROOTMAN GESTO OMBRELLO

La stessa “trovata” del selfie cos’è, se non una formidabile invenzione mediatica dentro una cornice che non era più il derby ma il rapporto d’amore pagano tra Totti e la sua gente?

 

I romanisti rischiano l’idolatria per l’uomo, che è la degenerazione del tifo per la propria squadra. Rischiano di amare Totti più di quanto amino la Roma. Immortalandosi con la sua gente alle spalle, Totti ha fissato iconicamente con un gesto mondano un rapporto sacro.

 

pjanic pjanic

Immaginare una Roma senza Totti è troppo per farlo sino in fondo. Dovrà essere lui, Francesco ad aiutare l’impresa, facendosi da parte, consegnandosi così a una grandezza assoluta e a una storia perfetta. Immaginarsi altro da quello che è. Immaginare la sua fine da calciatore. Il più grande atto d’amore romanista.

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”