berlusconi silvio barbara bee taechaubol

UN'INCHIESTA SEGRETA SUL MONDO DEL CALCIO POTREBBE TRAVOLGERE LA CESSIONE DEI DIRITTI TV E ANCHE LA VENDITA DEL MILAN AL MISTERIOSO THAILANDESE MISTER BEE - I PM DI MILANO HANNO IN MANO LE OPERAZIONI DEL ''BARONE DEL RICICLAGGIO'', FILIPPO DOLLFUS DI VOLCKERSBERG, CHE TRA I SUOI CLIENTI AVEVA I 'MANOVRATORI' DELLA SERIE A - I SOSPETTI DELL'ANTITRUST SU UN 'CARTELLO' TRA LE SQUADRE MAGGIORI, LO STRAPOTERE DI INFRONT DI BOGARELLI, LE BASSE CIFRE OTTENUTE DALLA LEGA RISPETTO AI MEDIATORI - DAL MILAN FANNO SAPERE CHE L'ACCORDO CON 'MISTER BEE' VA AVANTI

1. DIRITTI TV GONFIATI E SCALATA AL MILAN L’INCHIESTA SEGRETA CHE SCUOTE IL CALCIO

Marco Mensurati ed Emilio Randacio per ''la Repubblica"

 

FILIPPO DOLLFUS DI VOLCKERSBERGFILIPPO DOLLFUS DI VOLCKERSBERG

I diritti televisivi del calcio e la scalata al Milan, nel mirino della Procura di Milano. Con una ipotesi di reato non tranquillizzante: nella spartizione della ricca torta dello sport più amato e seguito sui canali a pagamento, qualcuno avrebbe gonfiato i costi. È questa la pista seguita dai pm Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi, entrambi magistrati del dipartimento che combatte i reati contro la pubblica amministrazione. Un dettaglio non secondario, nel riserbo che accompagna un’indagine avviata a maggio in gran segreto. Non ci sarebbero, insomma, coinvolgimenti per reati societari, ma comportamenti infedeli da parte di chi ha un ruolo diretto nella gestione dei diritti.

 

philippe blatter e marco bogarelliphilippe blatter e marco bogarelli

I primi sospetti sono arrivati dopo che l’Antitrust si era presentata in Lega Calcio con un decreto di sequestro per acquisire le carte per l’assegnazione dei diritti televisivi per le stagioni di Serie A del triennio 2015-2018. Allora si ipotizzava che tra i grandi club si fosse creato un trust , un accordo occulto per garantirsi la parte più grossa dei diritti.

 

Poi sulla scrivania del pm Pellicano sono arrivati gli sviluppi dell’inchiesta sul barone Filippo Dollfus de Volkesberg, finito in manette a maggio con l’accusa di gestire conti cifrati in Svizzera a imprenditori italiani di primo piano. A quanto risulta a Repubblica , tra i clienti del nobile esperto in finanza sarebbe finito anche chi, materialmente, ha preso parte alla divisione dei diritti televisivi.

mister bee al compleanno ronzulli 3mister bee al compleanno ronzulli 3

 

Su questa scia la Procura sta portando avanti riscontri incrociati che sono sfociati nella nuova indagine. E quello che si sta scoprendo potrebbe diventare una vera e propria miniera di informazioni. Perché se l’inchiesta sui diritti e la loro spartizione non è una vera e propria novità — anche le procure di Roma e Velletri stanno cercando di vederci più chiaro — nella rete degli inquirenti sarebbero finiti anche altri filoni delicati sulla gestione del ricco mondo calcistico.

mister beemister bee

 

Come il ruolo e i collegamenti con la società Infront, che gestisce la cessione all’estero delle partite della Serie A, ma, soprattutto — al momento in secondo piano — tra le carte dell’accusa, ci sono anche tracce dei movimenti societari che hanno accompagnato la discussa compravendita — ancora in fase di perfezionamento — dell’Ac Milan, tra la famiglia Berlusconi e il tahilandese Mister Bee. Quale sia il collegamento con l’inchiesta sui diritti, al momento è praticamente impossibile scoprirlo.

MISTER BEE - LICIA RONZULLI - GERARDO SAGATMISTER BEE - LICIA RONZULLI - GERARDO SAGAT

 

L’acquisizione del 49 per cento della società di via Turati da parte di Bee è stata accompagnata sin dal suo annuncio, da molti misteri. E personaggi legati al mercato dei diritti sembrano aver seguito da vicino anche questa operazione. Di certo, quello che sta scoperchiando la magistratura milanese rischia di scatenare un terremoto. Un dato incontrovertibile si basa su anomalie difficilmente ribaltabili. Il primo è che per i diritti venduti all’estero la Lega incasserebbe una cifra ben inferiore a quella ottenuta dalla società a cui li gira.

berlusconi bee berlusconi bee

 

La seconda riguarda il ruolo della potente Infront, la società fondata da Marco Bogarelli che incrocia le strade del calcio nel 2008. Prima mettendoci timidamente un piede per una modesta parte dei diritti. Oggi, la controllata della multinazionale cinese Wanda group oltre alla cessione all’estero dei diritti della Serie A è anche entrata direttamente in quote societarie di alcune squadre, come avvenuto nel caso del Bari, del Brescia e del Parma.

 

È probabile che proprio dall’analisi delle carte e delle attività della Infront, i pm Pellicano e Polizzi abbiano aperto il fascicolo che vuole accertare cosa si nasconda e chi guadagna realmente dietro al milionario business del calcio.

 

 

BERLUSCONI MR BEEBERLUSCONI MR BEE

2. DAI SOCI MISTERIOSI AI CONSULENTI LE OMBRE SULL’AFFARE CON MISTER BEE

Enrico Curro’ e Luca Pagni per ''la Repubblica''

 

I misteri, nell’operazione Milan, erano già parecchi. Adesso l’indagine della procura milanese li amplifica. Eppure l’affare si farà. Lo giurano i portavoce di Silvio Berlusconi e di Bee Taechaubol, anche se non c’è ancora stata l’accelerazione tipica della fase finale di una trattativa tanto delicata. Di sicuro, da domani a venerdì 2 ottobre sarà pienissima l’agenda del broker thailandese, scortato dall’ex europarlamentare di Forza Italia Licia Ronzulli in veste di mediatrice.

bee _taechaubol _kluivert_fabio_cannavaro_gettybee _taechaubol _kluivert_fabio_cannavaro_getty

 

Né il calendario annunciato sembra sfiorato dalle molte ombre sull’operazione che — salvo sorprese — mercoledì lo farà diventare nuovo socio del Milan col 49% delle quote per 480 milioni di euro: cifra considerata dagli addetti ai lavori fuori mercato, perché presuppone una valorizzazione complessiva di un miliardo di euro. La rivista economica Forbes la stimò in non più di 600 milioni, una cordata cinese ne offrì 500. Da qui parte il giallo.

 

TWEET DI MISTER BEETWEET DI MISTER BEE

Negli ambienti finanziari il dubbio d’origine è se i 480 milioni finiranno nelle casse del Milan, attraverso un aumento del capitale dedicato a Bee, oppure se una parte, o tutti, saliranno verso Fininvest con un dividendo straordinario. Ma anche tra i tifosi c’è perplessità: Berlusconi annunciò investimenti per 150 milioni nella campagna acquisti proprio grazie ai fondi freschi. Invece si è fermato a meno di 80.

 

berlusconi e mr beeberlusconi e mr bee

E il consulente di mercato di Bee, il portoghese Lucas del discusso fondo Doyen e affiancato allo storico amministratore delegato Adriano Galliani, è subito sparito dalla scena. Affiora poi un particolare inedito. Il “contratto preliminare” in realtà è un semplice foglio di carta con le firme dei due mister B., siglato a Villa Certosa in Sardegna dopo una visita di due ore, durante la quale Berlusconi esibì le varie “meraviglie”, dal finto vulcano alla collezione di cactus al giardino delle farfalle.

 

philippe blatter infront sports media philippe blatter infront sports media

È ignota la cordata di Taechaubol: non si sa ancora chi siano i suoi soci. E delle due banche garanti, la cinese Citic e Ads Securities dell’emirato di Abu Dhabi, la seconda non viene più citata. Come ricostruito da L’Espresso, inoltre, i consulenti Gerardo Segat, Paolo Di Filippo e Andrea Baroni sono i fondatori della società Tax e Finance di Lugano: la stessa al centro dell’inchiesta sui fondi neri che è costata a Berlusconi, nel 2013, la condanna definitiva per frode fiscale e la decadenza da parlamentare. In sostanza, Taechaubol si affiderebbe a consulenti storici e consolidati dell’ex premier, invece di sceglierne uno il più possibile autonomo. Infine resta nebuloso il piano per la commercializzazione del marchio in Oriente e per la vendita dei diritti di immagine, alla base del progetto quotazione in Borsa.

MARCO BOGARELLI INFRONT MARCO BOGARELLI INFRONT

 

Da domani sera al 2 ottobre, quando è previsto il suo ritorno a Bangkok, il broker sarà al centro della scena con la Ronzulli: è stata lei a mettere in contatto i due mister B., fieramente esibiti entrambi il 14 settembre scorso alla festa dei suoi 40 anni. Bee aveva festeggiato i suoi 40 due giorni prima, a Firenze, in un gala benefico a Palazzo Vecchio col tenore Bocelli, mentre Berlusconi era in Russia da Putin.

 

barbara berlusconi e gallianibarbara berlusconi e galliani

Esauriti i compleanni, restano sul tavolo i lati oscuri. La vicenda comincia un anno fa, quando l’imprenditore di Bangkok — immobili di lusso a Sydney e rilancio e vendita di aziende in crisi — si propone per l’acquisto del Milan, per il quale Berlusconi cerca nuovi capitali. Taechaubol trova sponda in Pablo Dana, banchiere ferrarese trapiantato a Dubai, ex Publitalia e socio di GLS, che organizza partite tra grandi ex fuoriclasse in Asia. Il successo di quella di Bangkok, sponsorizzata appunto da Mister Bee, lo spinge al business del calcio europeo. Dana contatta la Ronzulli e Taechaubol presenta la proposta a Berlusconi.

barbara berlusconi 7barbara berlusconi 7

 

Seguono foto simboliche — memorabile quella di Bee che mostra a Berlusconi la Tahilandia sul mappamondo — e incontri tra i consulenti finanziari e legali. Bee stesso illustra a Repubblica il progetto. L’accordo virtuale arriva prima dell’estate: quotazione entro un anno e mezzo su una Borsa asiatica (oggi un’incognita per la bolla cinese), espansione commerciale in Asia. Berlusconi quantifica i ricavi in 100 milioni l’anno. Gli piace molto, questo socio, che in teoria accetta la minoranza fino allo sbarco in Borsa. Così ridimensiona il ruolo della figlia Barbara: ne boccia il progetto per lo stadio al Portello. Anche il nuovo cda sarà un giallo nel giallo.

 

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO