Giulio Cardone e Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”

CRISTIANO RONALDO

 

L’ultima tentazione di Cristiano è un futuro altrove, lontano da Madrid. Tornare a Manchester, sbarcare a Parigi o, forse, clamorosamente, farsi ricoprire d’oro dalla lega americana. Una profonda inquietudine si nasconde in quella frase da sbruffoncello pronunciata dopo il derby perduto con l’Atletico, roba da far invidia al Marchese del Grillo, io so’ io e voi nun siete eccetera. 

 

CRISTIANO RONALDO 2

«Se gli altri fossero al mio livello saremmo primi», ha detto CR7, neanche giocasse con un manipolo di brocchi anziché con i galacticos. Poi si è corretto, «le mie parole sono state mal interpretate, mi riferivo alla condizione fisica, ci mancano Pepe, Bale, Benzema, Marcelo. Ho grande rispetto per i miei compagni e mai li offenderei. Non credo di essere migliore di nessuno ».

 

Non sembra però un malessere passeggero, piuttosto la crisi del settimo anno, lui che al Real è arrivato nel 2009 e con questa maglia ha vinto una Champions e due palloni d’oro, tre successi legati alla gestione di Ancelotti. La separazione da Carletto è stata traumatica, Ronaldo e Sergio Ramos sono i due giocatori che non l’hanno mai accettata.

 

ronaldo 4

 

E forse, già con l’addio del tecnico reggiano, CR7 ha cominciato a pensare che i suoi giorni a Madrid stessero per finire. Varcata da poco la soglia dei 31 anni, è all’ultimo grande bivio della sua carriera, ci arriva pieno di dubbi, ma con una certezza: se deciderà di andarsene, stabilirà un altro record, quello del trasferimento più caro della storia del mercato.

RONALDO RAMOS

 

La prima destinazione si chiama Manchester United, lasciato allora dopo sei stagioni: per riportarlo a casa, il club a settembre aveva già preparato un’offerta da 90 milioni di sterline (125 milioni di euro in quel momento) per il cartellino, più 20 milioni l’anno al giocatore. Cristiano oggi ne guadagna 17 ed è legato al Real fino al 2018. Nel frattempo, però, lo United ha praticamente preso Mourinho per i prossimi tre anni, e i due non si sono lasciati benissimo a Madrid.

ANCELOTTI

 

«Non ho nessun rapporto con Ronaldo, io ho allenato quello vero, il brasiliano», disse lo Special One. «Non rispondo, non sputo nel piatto dove ho mangiato», replicò CR7.

 

All’interno della scuderia di Jorge Mendes, di cui fanno parte entrambi, non sarebbe difficile fare la pace. Ma l’agente portoghese, intanto, ha già ricevuto l’offerta di Al-Khelaifi per portare Ronaldo al Psg: anche qui, 125 milioni al Real, 19 e mezzo al giocatore.

 

PEREZ

Poi c’è l’America. Un mese fa, a GQ, CR7ha detto che «il calcio negli Usa sta crescendo, più avanti per me potrebbe essere una grande opportunità». Avrebbe già ricevuto adesso una proposta da 100 milioni d’ingaggio totali per il prossimo triennio dalla Major League Soccer.

 

Poco tranquillo era sembrato a Roma, nella conferenza prima dell’andata di Champions, abbandonata platealmente per una «domanda sbagliata». Dopo il derby se l’è presa con la rosa, i medici, il club. Il chiarimento chiude la polemica. Sul piatto restano le offerte. E l’ultima, irresistibile tentazione.

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