LE MANI SULLO SCUDETTO - SCONCERTI: “CONTRO IL MILAN, LA JUVENTUS HA SOFFERTO MA HA VINTO DI FORZA. SEMBRAVANO DUE SQUADRE DI PICCHIATORI, DA CAMPIONATO GRECO. NON E’ UN CASO CHE A DECIDERLA SIA STATO POGBA, QUELLO CHE METTE INSIEME TECNICA E FORZA”

“Molto difficile che in Italia perda, è più forte fisicamente degli avversari e ha una qualità di fondo che le permette di cambiare qualche volta passo. Una grande squadra non brillante, molto pratica, anche improvvisa perché dura, difficile da affrontare. In sintesi estrema e forse inadeguata, è come se la Juve vincesse ormai a spinte”... -

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Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

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Ci sono state molte vibrazioni, ma non è cambiata la sostanza. La Juventus ha avuto anche fortuna a San Siro, è andata sotto al ritmo del Milan per molti minuti all' inizio dei due tempi, poi ha vinto la partita di forza,quasi soltanto quella di Pogba. Così il campionato che sembrava sul punto di aggiornarsi, resta sempre lo stesso e anzi spinge di più la Juve verso il traguardo. È stata una bella partita emotiva, molto sentita dal Milan, non lineare, piena di occasioni trovate di forza.

 

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La Juve l' ha sofferta, è stata costretta al disordine dall' insistenza del Milan, dalla sua rapidità. Ci sono stati errori in difesa che non sono da Juve, e dall' altra parte una voglia di essere in partita che non è da Milan, altrimenti avrebbe dieci punti in più. Non c' è stata classe, è stato un incontro tra due picchiatori, da campionato greco, confuso e intenso. Non è un caso che a deciderla sia stato Pogba, il giocatore che più mette insieme tecnica e forza. Per il Milan le indicazioni sono alla fine deboli: ha giocato bene, ha perso male pur dando tutto. Se il massimo non basta non è una bella notizia. La Juve aveva assenze importanti, ma gioca da tempo in questo modo quasi soltanto muscolare. È come fosse sicura che la resistenza degli altri ha una fine.

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Molto difficile che in Italia perda, è più forte fisicamente degli avversari e ha una qualità di fondo che le permette di cambiare qualche volta passo. Una grande squadra non brillante, molto pratica, anche improvvisa perché dura, difficile da affrontare. In sintesi estrema e forse inadeguata, è come se la Juve vincesse ormai a spinte.

 

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L' avversario alla lunga non regge. Resta un bel Milan, ma è onestamente più facile giocare bene contro la Juve, le motivazioni ti spingono da sole. Più difficile giocare così a Chievo o Bergamo. Come detto altre volte il Milan non ha quasi mai colpe gravi, ha limiti. Tiene in compenso il sesto posto, il Sassuolo sembra sazio. L' Inter intanto ha recuperato un quarto posto che forse le appartiene per qualità complessiva. Sarebbe sbagliato discutere sul gioco a Frosinone, non è più il tempo. Si può appena ricordare che è l' undicesimo 1-0 stagionale della squadra di Mancini, ma a questo punto della corsa l' importante è vincere, molto meno come.

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