MILAN, PIANTO GRECO: E' FUORI DALL'EUROPA LEAGUE - A ATENE I ROSSONERI PERDONO LA QUALIFICAZIONE CONTRO L'OLYMPIACOS NEI FOLLI 30 MINUTI FINALI IN CUI INCASSANO TRE RETI TRA CUI UN RIGORE INESISTENTE - GATTUSO: "SONO INCAZ*ATO NERO. ABBIAMO REGALATO LA PARTITA. L'ARBITRO? PENSIAMO AI NOSTRI ERRORI" VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

gattuso 5 gattuso 5

Da gazzetta.it

Arrabbiato, deluso. Ma con sé stesso e la sua squadra, prima che con l'arbitro o la sfortuna. Rino Gattuso analizza l'incredibile eliminazione del Milan dall'Europa League partendo da ciò che hanno sbagliato i rossoneri nella gara con l'Olympiacos. "Sono incazzato nero, bisogna capire che il Milan ha milioni di tifosi. Sugli episodi possiamo discutere, ma quando crei 7-8 palle gol e alla prima difficoltà inizi a commettere errori in serie, è giusto che vai fuori. Abbiamo regalato la partita all'Olympiacos. Prima di pensare all'arbitro, alla trombetta, al pubblico, ai palloni buttati in campo, guardiamo a noi...".

 

CATTIVERIA — Eppure non è stato un Milan tutto da buttare, anzi. "Il Milan non ha sbagliato la gara, perché ha anche giocato bene a tratti. Poi però ha commesso tante ingenuità, che hanno fatto entrare gli avversari in partita. Non abbiamo usato il veleno davanti, dove entravamo come il burro nella loro difesa. Da Castillejo a Calhanoglu, siamo entrati tante volte in area con pericolosità, ma non con la cattiveria giusta. Questa partita non la potevamo perdere: prendere 3 gol dall'Olympiacos è inaccettabile, noi siamo più forti dei greci". In conferenza stampa, Gattuso ha poi fatto un mea culpa anche per la sostituzione Laxalt-Cutrone: "Un cambio sbagliato, me ne prendo la responsabilità".

 

olympiacos milan olympiacos milan

 

 

 

OLYMPIACOS-MILAN 

Marco Guidi per gazzetta.it

Nella terra degli dei, le tradizioni vanno rispettate. Il Milan in Grecia non ha mai vinto, se non nelle finali e l'adagio si conferma anche in una serata che costa addirittura l'Europa ai rossoneri. E sì che alla squadra di Gattuso non sarebbe servito vincere e manco pareggiare.

 

Bastava perdere di un gol. Invece l'Olympiacos firma un'incredibile impresa, vince 3-1, raggiunge il Milan in classifica e lo supera per la differenza reti. Pazzesco, anche per come era stata la partita per un'ora, con Higuain e compagni più pericolosi della squadra di casa. Poi in una mezzora di tremende emozioni e capovolgimenti, il patatrac.

 

PARTENZA — L'alba della gara aveva avvisato i rossoneri. Il Milan rischia infatti dopo appena 10'': lancio di Cissè, Guerrero sfugge alla guardia dei centrali e solo davanti a Reina gli calcia sui piedi, non accorgendosi dell'uscita del portiere addirittura fuori area. Al 18' la prima, vera occasione rossonera: bel lavoro sulla destra del tandem Calabria-Castillejo, palla a Cutrone che la fa filtrare per Higuain, ma Sa in uscita mura il tocco ravvicinato del Pipita.

 

È un buon momento e infatti un minuto dopo è Zapata di testa a costringere il portiere alla deviazione in corner, quindi Cutrone col piatto calcia in bocca a Sa. Tre chance in tre minuti. L'Olympiacos spinge sempre con i terzini Elabdellaoui e Koutris, ma dietro lascia tanto campo. Il Milan non ne approfitta a fondo, non riuscendo a trovare la zampata vincente con Kessie e Higuain, mentre dall'altra parte i greci si vedono solo con una punizione di Fortounis sventata in corner dall'attento Reina.

 

cutrone cutrone

RIPRESA — Anche nel secondo tempo la squadra di Gattuso si concede un avvio rilassato e per poco Fetfatzidis non la punisce: sinistro a giro fuori di un soffio. Il greco ex Genoa e Chievo è il più attivo dei suoi, anche se dall'altra parte Kessie con una botta da fuori va a pochi millimetri dal vantaggio. Il Milan ha però il torto di crogiolarsi troppo e paga al 15' una disattenzione clamorosa: corner corto dei greci, Fetfatzidis è contrastato in ritardo da Castillejo, la palla schizza in mezzo dove Cissé trova il tap in vincente dopo la prima respinta di Higuain.

 

INCUBO — Il gol dell'Olympiacos stappa la partita. Il pubblico del Pireo spinge, ma il Milan va subito vicino al pareggio con Cutrone (destro a lato di un pelo) e Higuain (percussione con tiro fuori di pochissimo). A dire il vero, in mezzo rischia anche, quando Reina salva su Podence, concedendo però il rimbalzo a Guerrero che a porta vuota centra Zapata. Tutto in due minuti di fuoco. Ma quello che succede dal 25' al 27' è ancora più incredibile: Zapata prima devia nella sua porta il tiro di Guilherme, poi rimedia spingendo in qualche modo oltre Sa il calcio d'angolo di Calhanoglu.

 

olympiacos milan 3-1 olympiacos milan 3-1

Da 1-0 a 2-1 in un battibaleno. Gattuso capisce che la partita è imprevedibile e va in cerca di stabilità, togliendo Cutrone e inserendo Laxalt. Non servirà. L'Olympiacos sembra spegnersi, ma su di un corner innocuo, l'arbitro Bastien punisce con il rigore un abbraccio di Abate a Torosidis. Fiscale? Anche di più. Fatto sta che Fortounis spiazza Reina e rimanda i greci al secondo posto del girone dietro al Betis. L'assalto finale non porta a nulla. L'Olympiacos regge, il Milan esce dall'Europa. Per differenza reti, come l'Inter dai gironi di Champions: in Grecia lo sanno bene, se Atene piange, Sparta non ride.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – CHE CONFUSIONE, SARÀ PERCHÉ VOTIAMO: LE EUROPEE DEL 9 GIUGNO METTONO IN CAMPO DUE SCHIERAMENTI: URSULA & GIORGIA CONTRO MACRON & SCHOLZ - SE LE DUE BIONDE SI FANNO BELLE IN EGITTO CON 7,4 MILIARDI SGANCIATI DALL'UNIONE EUROPEA, I MASCHIETTI FANNO FUORI LE DUE MERKEL IMMAGINARIE, CHIAMANO IL POLACCO TUSK E DANNO VITA AL "TRIANGOLO DI WEIMAR" PER FRONTEGGIARE LA GUERRA UCRAINA - IL DOPPIO GIOCO DELLA DUCETTA: SPINGE URSULA MA TIENE IN CALDO LA MALTESE METSOLA – OSTACOLI PER DRAGHI - IL MESSAGGIO “IN CODICE” DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA E LE PAROLE AL VENTO DI CROSETTO…

DAGOREPORT – L'ENNESIMO BLUFF DELLA MELONA SI CHIAMA UCRAINA: IL SUO SOSTEGNO E' SOLO UN RIDANCIANO ''CONFORTO VOCALE” COL SOLITO CONTORNO DI SMORFIE E OCCHIONI SBATTUTI A QUELL'ANIMA IN PENA DI ZELENSKY - LA PROVA? A BERLINO, OGGI, SI SONO RIUNITI I LEADER CHE DECIDONO DAVVERO LA STRATEGIA EUROPEA PER SOSTENERE CON ARMI E MEZZI L'UCRAINA: IL FRANCESE MACRON, IL TEDESCO SCHOLZ E IL POLACCO TUSK. E L'ITALIA? NON RIUSCENDO A TRASFORMARE IL BLA-BLA DELLA MELONA NÉ IN SOLDI NÉ IN ARMI, NON CONTA UN CAZZO E STA A CASA - COSI' MENTRE OGGI SI RIUNIVA IL COSIDDETTO "TRIANGOLO DI WEIMAR", SAPETE DOV'ERA L'UNDERDOG DE' NOANTRI? A CIANCIARE SU UN ALTRO SUO POLVERONE: QUEL FANTOMATICO "PIANO MATTEI" CHE FINIRA' CON L'INAUGURAZIONE DI UNA BELLA POMPA DI BENZINA A TUNISI (SE VA BENE...)

DAGOREPORT – IL DILEMMA DELLA MELONA: DOPO L’UMILIAZIONE ABRUZZESE, CHE CE FAMO CON 'STO SALVINI? JE DAMO 'NA SPALLATA? - "IO SO' GIORGIA" SAREBBE PER LIQUIDARE IL ROMPICOJONI LEGHISTA UNA VOLTA PER TUTTE, MA LA SUA “FIAMMA TRAGICA” NICCHIA E PUNTA SUL LOGORAMENTO INTERNO, ATTIRANDO E FAVORENDO I FEDELISSIMI DEL CAPITONE – NOMINE: LA DUCETTA VUOLE RINVIARLE A DOPO LE EUROPEE, SALVINI HA FRETTA E GIORGETTI TENTENNA – ANCHE IN EUROPA LA MELONA HA UN PROBLEMA DI ALLEANZE: ORBAN E ZEMMOUR SONO LA ZAVORRA PIÙ INGOMBRANTE PER I SUOI SOGNI DI GLORIA IN UE. CHE FARE? RESTARE CON 'STI FASCISTONI È UN SUICIDIO MA SFANCULARLI VUOL DIRE PERDERE LA FACCIA...…