NON È LA VUELTA BUONA - NIBALI ESPULSO DAL GIRO DI SPAGNA PER ESSERSI ATTACCATO ALL'AUTO AMMIRAGLIA DOPO UNA CADUTA COLLETTIVA (VIDEO) - LUI MANCO CI VOLEVA ANDARE, MA ERA STATO ''ESORTATO'' DAL TEAM DOPO IL MANCATO PODIO AL TOUR DE FRANCE

Bruno Valcic, presidente dei commissari di gara: "Il filmato mostra chiaramente che Nibali si è aggrappato alla macchina per 200 metri. La decisione del panel dei commissari è quella di squalificarlo dalla gara" - Anche Fabio Aru resta intrappolato nella caduta, ma il gap dai vari Froome e Quintana è di una manciata di secondi...

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NIBALI SI ATTACCA ALL'AMMIRAGLIA: ESPULSO DALLA VUELTA

 

Luigi Panella per http://www.repubblica.it/

 

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La stagione di Vincenzo Nibali sarà caratterizzata dalla seconda tappa dei grandi giri. Al Tour de France, nel giorno dell'arrivo sulle strade viscide della diga di Zelande, lo Squalo era rimasto attardato dalla classica caduta spacca gruppo. Alla Vuelta va ancora peggio: si attacca all'ammiraglia per recuperare terreno dopo una caduta e viene espulso.  Una giornata da dimenticare, per lui e per il ciclismo italiano. I fatti: c'è una caduta collettiva, tra chi va a terra e chi resta attardato ne risentono in quaranta. Nibali non si fa niente, poco ci manca però che gli venga un attacco isterico: fermo in mezzo alla strada, le braccia sui fianchi ad attendere che arrivi una bici di ricambio.

 

Poi sembra che tutto rientri. I compagni di squadra Dario Cataldo, Diego Rosa, e Zeits lo aspettano. Con uno sforzo impressionante recuperano un margine preoccupante che sfiora i 2', poi lo Squalo rivede il gruppo. Sembra avercela fatta da solo, ma non è così. Un video infatti mostra un cambio di ritmo repentino una volta a contatto con l'ammiraglia.

 

La ripresa è da molto lontano, ma alla giuria basta e avanza. Lo Squalo torna a casa, finisce in maniera ingloriosa la sua Vuelta. Lui in realtà in Spagna proprio non voleva andarci, ma Alexander Vinokourov lo aveva 'invitato' a partecipare dopo il fallimento del podio al Tour de France. Ma ovviamente non ci sono scuse: l'episodio va condannato. Giusto esaltare il nostro campione nei momenti delle grandi imprese, doveroso sottolinearne l'antisportività del comportamento e la giustezza della decisione della giuria.

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Per la cronaca, a casa non va solo Nibali: anche Alexander Sheffer, il complice alla guida dell'ammiraglia, non avrà più rapporti con questa edizione. Un problema ad esempio per Fabio Aru: lui già era il capitano designato di una squadra che ora potrà essere seguita da una sola macchina. Una curiosità. Uno dei favoriti della Vuelta è Chris Froome: ironia della sorte, per un motivo analogo, il britannico subì il medesimo trattamento al Giro d'Italia del 2010, quando ancora non era... Chris Froome.

 

"Il filmato - spiega in una nota Bruno Valcic, presidente dei commissari di gara - mostra chiaramente che Nibali si è aggrappato alla macchina per 200 metri. La decisione del panel dei commissari è quella di squalificarlo dalla gara. E' stata una decisione difficile ma, vedendo le immagini, era chiaro che non potevamo infliggere altre sanzioni al corridore se non questa".

 

 

Dunque una giornata da dimenticare, anche per Przemyslaw Niemiec e dell'australiano della Iam David Tanner, rimasti doloranti sull'asfalto nella succitata caduta e costretti al ritiro unitamente all'italiano Pelucchi, a terra nei primi km.

 

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Analizziamo anche agli altri motivi della giornata, a questo punto secondari. Partiamo dal vincitore, che è anche il primo vero leader visto che dopo la crono a squadre corsa nella sabbia e ovviamente annullata per motivi di sicurezza, tutti partivano da zero. Peter Velits cede la maglia rossa a Johan Esteban Chaves: il colombiano della Orica-GreenEdge è il protagonista di una bella sfida con l'olandese Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) e l'irlandese Nicolas Roche (Sky), giunto a 9'.

 

Nella prima metà della gara, c'era stata una fuga a sei, della quale facevano parte anche gli italiani Montaguti e Villella. Nel finale la miccia la accende uno dei grandi favoriti, Nairo Quintana. Probabilmente il colombiano fa lo specchietto per le allodole. L'arrivo infatti si ritaglia perfettamente sulle caratteristiche di Alejandro Valverde (suo compagno di squadra alla Movistar), che però non coglie l'attimo, preoccupato dalla marcatura del 'nemico' Purito Rodriguez. Fatto sta che Valverde non arriva e Quintana (o per scelta, o perché ancora non ha la gamba giusta), viene ripreso e scavalcato da Chaves e gli altri.

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Altra indicazione per Fabio Aru. Anche lui resta intrappolato nella caduta, ne porta i segni sul ginocchio. Riesce però a ripartire prima ed alla fine il gap dai vari Froome e Quintana è di una manciata di secondi. Insomma, già tanta carne al fuoco e siamo solo alla seconda tappa: sarà una Vuelta dove se ne vedranno delle belle, speriamo di migliori di quelle odierne.

 

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Classica di Amburgo a Greipel - Dalla Spagna alla Germania, dove Andrè Greipel ha vinto la Classica di Amburgo, unica prova del World Tour che si disputa in Germania: 221 km da Kiel ad Amburgo. Il 33enne tedesco della Lotto-Soudal, dimostra di essere di gran lunga il velocista più forte della stagione (15 successi tra cui quattro tappe al Tour e una al Giro), battendo in volata il norvegese Alexander Kristoff (Katusha), vincitore della scorsa edizione e il nostro Giacomo Nizzolo (Trek). Messo fuori causa da una caduta nel finale il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma-Quickstep).

 

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