blatter fifa

PALLONE MARCIO – JOSEPH V RESTA PRESIDENTE MA È SOTTO ASSEDIO PER LE INCHIESTE E DEVE PAGARE LE PRIME CAMBIALI – L’EUROPA SCONTERÀ LA FRONDA CON UN POSTO IN MENO AI MONDIALI – OLIVIERO BEHA: “BLATTER È UNA SPECIE DI BERLUSCONI SVIZZERO, QUINDI ODIOSO QUANTO IL NOSTRO È SUADENTE”

1.JOSEPH V RESTA SOTTO ASSEDIO E OGGI PAGA LE PRIME CAMBIALI

Fabio Monti per “Il Corriere della Sera

 

Ha vinto il re Sole (e si sapeva), perché, come ha detto il segretario della Fifa, Jérôme Valcke, «il principe Ali ha preso 73 voti e questo è un bene. Ma Blatter è Blatter». Ma la sintesi del momento è venuta dal presidente della Federcalcio olandese, Michael van Praag, candidato alla presidenza della Fifa prima di decidere di ritirarsi per far confluire i voti sul principe Ali: «Abbiamo forse perso una battaglia, però la guerra non è finita».

blatter ieri a zurigoblatter ieri a zurigo

 

Per capire quali siano i rapporti di forza fra Blatter (con il suo esercito afro-asiatico e regia russa) e l’opposizione (euro-statunitense) occorrerà prima di tutto aspettare gli sviluppi dell’inchiesta dell’Fbi, dopo i sette arresti zurighesi di mercoledì e poi osservare le carte che usciranno in altre sedi. Loretta Lynch, il ministro della giustizia degli Stati Uniti, ha lanciato accuse pesantissime e i primi ad accorgersi che il quadro è deteriorato in maniera irrimediabile sono stati gli sponsor. Per il presidente respingere le accuse (fino a quando indirette?) dei tribunali di mezzo mondo sarà molto complicato, anche perché il presidente dimostra 20 anni meno di quelli che ha, ma 79 anni non sono pochi per chi dovrà combattere battaglie molto difficili.

 

Blatter V si sente blindato non soltanto dai numeri del bilancio: 308 milioni di euro di guadagni nel periodo 2011-2014, con riserve di 1,36 miliardi di euro. Quando giovedì, aprendo il congresso, ha parlato di «altre brutte notizie, in arrivo nei prossimi mesi, qualcuno ha pensato che il presidente avesse nel mirino l’Uefa del suo ex amico Platini. Perché nemmeno l’Europa è al di sopra di ogni sospetto, come sa bene chi era presente a Cardiff 2007 alla scelta della sede dell’Europeo 2012: non l’Italia, ma Polonia e Ucraina. E non è stato solo Blatter a scegliere Russia e Qatar per i prossimi Mondiali.

blatter con platiniblatter con platini

 

Chi pensava che Blatter, una volta rieletto (aveva faticato di più nel 1998 contro Johansson), avviasse un’immediata opera di redenzione, ha appreso con stupore che questa mattina a Zurigo, in una riunione d’urgenza del Comitato esecutivo della Fifa , verrà deciso come dividere fra i continenti i 32 posti per le prossime due edizioni del Mondiale. È la prima cambiale che Blatter pagherà ai suoi grandi elettori.

 

blatter con linda barrasblatter con linda barras

Chi rischia è l’Europa, che ha chiesto l’uscita di scena del presidente: l’Uefa vuole 14 posti per il 2018 (13 nazionali da qualificare sul campo più la Russia, che organizza) e 13 per il 2022, mentre Blatter è orientato a tagliare un posto (12 più la Russia e poi 12), perché «in 40 anni il calcio è molto cambiato e l’Europa non è più il punto di riferimento».

 

Al Sudamerica, fedele al presidente, oggi verranno confermate le quattro qualificate dirette più una quinta dopo spareggio. E la Concacaf, travolta dallo scandalo, potrebbe ritrovarsi ad avere non più tre qualificate dirette, ma quattro. Andare a un Mondiale significa anche aumentare gli introiti. E di fronte a un futuro migliore, qualcuno dei grandi accusati potrebbe non ricordare bene quello che è stato. E quello che sarà.

 

 

2. OLIVIERO BEHA PER DAGOSPIA

 

blatter con la tennista ilonablatter con la tennista ilona

Alla moviola, per usare una formula che è congeniale alla sua merce, Joseph Blatter detto Sepp incamera il suo quinto mandato presidenzial-dittatoriale dal 65° congresso della Fifa, a Zurigo. E’ stato splendido nel modo in cui ha trattato pubblicamente lo scandalo, quasi fosse stato un dispetto al Calcio con la maiuscola e un torto a lui stesso.

 

Questo Blatter, dal suono onomatopeico per gli scarafaggi contenuti nel suo cognome che evocano un famoso romanzo di Tommaso Landolfi, ”Il mar delle blatte”, sembra un personaggio da spy story: uomo “fatto da sé” attraverso mille lavori, nonché ex colonnello dell’esercito, andazzo da contrabbandiere sempre romanzesco (cfr. i racconti di Joseph Roth), è una figura affascinante, una specie di Berlusconi svizzero, quindi odioso per molti aspetti quanto il Nostro è suadente e “venditore”( di affetti, cariche, prebende).

 

Si circonda di donne da seduttore incallito e fisicamente inattendibile, e tendenzialmente compra tutti nella cascata ininterrotta di miliardi di dollari piovuta in quasi mezzo secolo su questa organizzazione. Come fa a stare ancora in sella benché gli scandali l’abbiano sfiorato più volte e da quasi vent’anni, dopo aver esercitato negli anni ’80 e ’90 il ruolo di segretario generale factotum della congrega calcistica planetaria ed aver preso il posto di un altro rotto a tutto, il brasiliano Havelange, nel 1998?

blatter con la nipote selenablatter con la nipote selena

 

Perché da sempre ha fatto in modo di elargire denaro e favori a chiunque gli servisse, sia pure attraverso mediazioni speciali di ogni genere,e perché nel tempo si è confezionato un dossier su ogni membro del board della Fifa, che riesce quindi a prendere per la gola quando vuole. Lo stesso Platini, molto più versato alla politica di quel che può immaginare chi lo ricorda sul campo, non a caso gli è stato vicino fino all’ultimo, fino a che non è scoppiato lo scandalo di cui tutti sapevano almeno all’interno della Fifa ma di cui appunto nessuno parlava.

 

Poi in extremis “Le roy marlin” ha preso le distanze dal suo presidente, direi dilettantisticamente, appoggiando un principe giordano poco più che nessuno. E così Blatter ha trionfato, riuscendo a dare l’impressione che lui e lo scandalo siano due cose distinte. Il problema è ovviamente composizione e funzionamento della Fifa stessa, a metà tra una “Cosa Nostra rotondocratica” e una Spectre cinematografica.

 

blatter con la compagna graziellablatter con la compagna graziella

Ogni flatus interno sulle ondate periodiche di sospetta corruzione legate all’assegnazione della Coppa del Mondo, che fa ruotare interessi stratosferici, assegnazione che Blatter usa per una colonizzazione assai personalizzata del pianeta (cfr. Corea-Giappone nel 2002, il Sudafrica nel 2010, il Qatar nel 2022), è stato sempre messo a tacere. Altro che inchieste volute dalla Fifa: tutto è sempre stato insabbiato, e stavolta pesa il fatto che con un paio di pentiti importanti ci sia anche un dissociato.

 

Un tale,l’avvocato Michael Garcia responsabile dell’Ufficio Investigativo di una fantomatica “Commissione etica” Fifa che fa sbudellare dalle risa anche solo a nominarla, chiamato a mo’ di “perito”  per risolvere le denunce intestine, dopo aver condotto una corposa indagine all’interno  è stato messo poi a tacere e scandalizzato ha vuotato il sacco con l’FBI.

 

Qui si arriva al nocciolo: la Fifa, come la Uefa di Platini, come la nostra Federcalcio, sono organismi chiusi,”mafiosi”, al cui interno non vige alcuna divisione dei poteri: quindi il giudiziario  così come il legislativo dipende strettamente dall’esecutivo, e finisce tutto in un imbuto. E se Blatter è un monarca, tutto va di conseguenza e nessuno si può permettere di combatterlo se non “democraticamente”, quando si vota.

blatter fifa indagine americana  9blatter fifa indagine americana 9

 

E si è visto meravigliosamente a Zurigo di quanta democrazia disponga la Fifa. Ma adesso, sia pure spinta da interessi contrapposti (gli Usa che hanno perso i Mondiali 2018 per la maggior “pressione” di Putin e soci) che con l’idea di giustizia e legalità non hanno poi tantissimo a che vedere, l’inchiesta è finalmente “esterna” alla “cupola”, e la rielezione di Blatter può essere l’ultima chiusura a riccio di Sepp il magnaccione. Il coperchio è stato parzialmente sollevato e nel pentolone c’è di tutto. Difficile che direttamente o per interposti parenti o sodali questo Ecclestone del pallone ne esca indenne e salvi anche questa volta la ghirba. Si accettano scommesse, come su tutto….

blatter fifa indagine americana  8blatter fifa indagine americana 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…