PALLONE SGONFIO – BEHA: LA SERIE A È ORRENDA, IL CONI TOGLIE I SOLDI AL CALCIO E DUE BANCHE SI AGGIUNGONO AGLI SPONSOR DELLA FIGC: LO STRESS TEST NON È SOLO PER GLI ISTITUTI DI CREDITO MA ANCHE PER I PALLONARI

Oliviero Beha per “Il Fatto Quotidiano"

  

tavecchiotavecchio

C’è un aspetto tra il comico e il paradossale nella situazione attuale del nostro calcio: tutti gli indicatori segnano il ribasso, come per il resto del Paese, ma nessuno vuole tenere insieme le cose.

 

Dico, per esemplificare, di Zvonimir Boban che ha sentenziato in tv domenica sera, alla faccia di tutti gli imbonitori pallonari che ci perseguitano e con noi schiaffeggiano senza remore la lingua italiana, che “Milan-Fiorentina è stata una partita orrenda”: forse da eleggere a simbolo della mediocrità del nostro campionato.

 

Ma dico anche di Malagò, presidente del Coni, e di Tavecchio, presidente della Federcalcio, che da ieri sono in fibrillazione per le Giunte Coni e il relativo Consiglio Nazionale, dove si deciderà la spartizione dei soldi pubblici tra le Federazioni. Il calcio rischia seriamente per la prima volta tagli grossi e questo preoccupa assai.

  malago foto mezzelani gmt105 malago foto mezzelani gmt105

 

È aperto il negoziato, più probabilmente il contenzioso tra la Federazione delle Federazioni, responsabile da un secolo dello sport in Italia, e la Federazione con più tesserati, più movimento alle spalle e ai lati, più denaro, più contenuto politico (per mille motivi) in confronto a tutte le altre discipline.

 

In coda al prospetto della due giorni al Palazzo H, tanto ma tanto mussoliniano per celebrare i fasci muscolari, pare ci sia una buona notizia per la Rotondocrazia: due banche, Bnl e Unipol, si aggiungono agli sponsor della Federcalcio. Così, tanto per gradire e per farci sapere dove finiscono parte dei nostri soldi, quelli famosi del percorso tasse-spending review-Bce-banche italiane: lo stress test non è per gli istituti di credito, bensì per noi, anche per noi calciomani.

 

prandelli no smokingprandelli no smoking

   Ma perché suggerivo il lato comico e paradossale della situazione? Perché sempre e solo di soldi si finisce di parlare, sia per analizzare il paragone tra ciò che si vede in Italia e invece spettacoli come il “clasico” iberico tra Real e Barcellona, o la sfida tra Manchester United e Chelsea, sia per sminuzzare la politica sportiva di cui ci si occupa intermittente-mente solo per le poltrone.

 

zemanzeman

Oggi infatti, a maggior ragione in tempi di crisi, chiedersi qual è la politica sportiva del nostro Paese fa il paio con le domande sulla politica industriale, o sul lavoro. È tutto generico, indistinto, misconosciuto. L’importante è presidiare il territorio, anche se è in piena desertificazione. Ritornando a Boban, vivaddio le spara come le sente, ed è perfino imbarazzante ascoltare nei commenti postumi il sempre più callido e con sempre meno punti Vincenzino Montella affermare con un lieve sorriso che “la Fiorentina ha fatto una grossa prestazione”. Si capisce che pari i colpi, meno che voglia strafare con le parole dopo una partita strafatta. Ma ovviamente il discorso riguarda un po’ tutto il sistema-calcio.

 

Si gioca male, e direi soprattutto si gioca a ritmi inqualificabili specie se rapportati con qualunque incontro anche solo medio dei campionati già citati. E per giocare così, con una blandizie quasi commovente perché rende inutile la moviola essendo già tutto in registrata, il campionato italiano fa incetta di giocatori stranieri, riuscendo a impoverire i vivai, a snaturare gli ambienti calciofili, a contribuire pesantemente al disarmo della Nazionale, il cui penultimo Ct, Cesare Prandelli, rischia la cacciata anche in Turchia, dal Galatasaray.

 

montella montella

   Tutto questo avviene da tempo, ma la novità di queste settimane è forse che siamo al capolinea e si è costretti a rendersene conto. Meno soldi al calcio è addirittura una vox popolare, facile da sostenere, anche per un passato remoto non impareggiabile come Malagò: di fronte a ciò che si vede anche il tifoso più bue si ritrova a pensare che il pallone è sgonfio e il tifo, magari anche solo per disperazione in mancanza d’altro, davvero sprecato.

 

messimessi

Aleggia dunque almeno un quesito (la faccio semplice, avete già da pensare a Renzi, la Camusso, la Boschi, il Civati): perché vanno tutti così piano, da che cosa dipende? Perché in Spagna, ma soprattutto in Inghilterra e in Germania si corre tanto di più? Si allenano meglio? Hanno un’altra mentalità? Non fanno calcoli? È anche questo un risvolto di cultura sportiva applicata che non abbiamo?

 

cristiano ronaldocristiano ronaldo

È forse sbagliato il percorso, il processo che porta a giocare in Serie A, per cui come alla Rai o negli Enti pubblici si sentono tutti tremendamente precari e stimolati finché non hanno il posto fisso, e poi smettono di lavorare “avendo già dato”? Ovverosia i nostri baldi in calzoncini hanno già dato il meglio al momento di firmare i loro contratti milionari ? E compriamo stranieri a gogò perché costano meno, perché intaschiamo più agevolmente il “nero” oppure perché fa scena il nome?

 

   A PROPOSITO di nomi, uno per delle risposte in positivo, per dare una sterzata alle due facce filigranate e bancarottiere del calcio in campo e in società, a dire il vero ce l’avrei: Zeman, che va dritto per la sua strada e non ha mai dirazzato in fatto di etica e di serietà (anche se le sue difese uno contro uno continuano a mettere tatticamente i brividi...) . Se è troppo maturo per allenare, perché non si candida a Presidente (del Coni, della Federcalcio, della Lega ecc.)?

mourinhomourinho

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?