SGAMBETTI (POCO) OLIMPICI - ALT DI RENZI A MALAGÒ: NIENTE SOLDI AI PRESIDENTI DELLE FEDERAZIONI SPORTIVE - IL PREMIER PUNISCE IL CAPO DEL CONI PER LA NOMINA DI MONTEZEMOLO ALLA PRESIDENZA DEL COMITATO PER ROMA 2024

Il governo non ha dato il permesso di corrispondere ai presidenti delle 45 Federazioni sportive lo stipendio da 36 mila€ promesso loro in campagna elettorale da Malagò - Il capo della Federnuoto Barelli attacca: “Giovannino non ha ancora capito che governa un ente pubblico, non l’azienda di famiglia”

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Luca Pisapia per il “Fatto quotidiano”

 

malago e montezemolo renzi malago e montezemolo renzi

Matteo Renzi boccia Giovanni Malagò. O meglio, boccia le promesse da lui fatte in campagna elettorale, e rischia di creare nuovi scompensi nella infinita querelle dialettica e legale tra Paolo Barelli, presidente della Fin (Federazione Italiana Nuoto), e lo stesso presidente del Coni. Il tutto mentre Renzi e Malagò, coadiuvati dal lavoro del sottosegretario Graziano Delrio, hanno sul tavolo dossier anche abbastanza importanti come la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 e, ancora più urgente, la questione calcio con il Parma che settimana prossima rischia di fallire e la Federazione che potrebbe essere commissariata.

 

È successo infatti che nella riunione della Giunta Nazionale del Coni di ieri, aperta dal minuto di silenzio in memoria dei tre sportivi francesi morti nell’incidente nel reality show in Argentina e proseguita proprio con gli ultimi sviluppi sulla candidatura a Roma 2024 per cui è stata nominata come “General Coordinator” Claudia Bugno, il presidente Malagò abbia dichiarato che no, il governo non ha dato il permesso di corrispondere ai presidenti delle 45 Federazioni sportive italiane lo stipendio da 36 mila euro promesso loro in campagna elettorale: “Con i soldi del finanziamento pubblico allo sport italiano non si possono pagare stipendi a dirigenti di organismi privati”, hanno detto in buona sostanza da Palazzo Chigi.

renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330 renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330

 

Una doccia gelata per Malagò che, anche sull’onda di queste promesse, in campagna elettorale nel febbraio 2013 era riuscito a sconfiggere il favoritissimo Raffaele Pagnozzi nella successione a Gianni Petrucci. Se già il governo aveva imposto il contenimento delle spese previste per le Federazioni sportive, altra durissima mazzata, e pochi mesi fa Malagò era riuscito a farlo diventare esecutivo solo dal 2016, questa volta non c’è stato nulla da fare.

 

RENZI MALAGO' RENZI MALAGO'

I SOLDI rimarranno accantonati, in mano al Coni e sempre a disposizione delle federazioni, ma non per gli stipendi dei loro presidenti. Di questa débâcle inaspettata per Malagò, dati i suoi stretti rapporti con Renzi e Delrio, ha subito approfittato il senatore di Forza Italia e presidente della federnuoto Paolo Barelli, che all’uscita della Giunta ha riservato l’ennesima stoccata al rivale: “Giovannino non ha ancora capito che governa un ente pubblico, non l’azienda di famiglia”.

 

Ex grandi alleati, Barelli e Malagò hanno iniziato una guerra politica fatta di denunce e ricorsi, che non si è ancora conclusa, dopo avere rotto il loro antico sodalizio all’indomani dei Mondiali di Nuoto del 2009 a Roma. Buona in vasca dal punto di vista delle medaglie, quella manifestazione fu un disastro fuori per la città: sperpero di denaro pubblico, costi cresciuti a dismisura per impianti mai completati (la città dello sport a Tor Vergata) o addirittura costruiti non a norma (il polo di Ostia).

RENZI E MALAGO coppa italia foto di stasi gmt RENZI E MALAGO coppa italia foto di stasi gmt

 

RENZI E MALAGO' RENZI E MALAGO'

Una festa per i palazzinari e per la cricca dei Grandi Eventi, tutti assolti nel procedimento penale, una mazzata per l’immagine e per le casse del paese. Dato che il duello con Barelli si svolge sullo sfondo delle opportunità politiche e di guadagno della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, lo schiaffo che oggi Malagò ha ricevuto dal Governo rischia di avere ripercussioni a lungo termine.

 

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