TERZA VITTORIA CONSECUTIVA E TRE PUNTI PREZIOSI DELLA ROMA – JUVE, QUATTORDICESIMA VITTORIA CONSECUTIVA SONO UN’ENORMITÀ - RISPONDE IL NAPOLI ALIAS HIGUAIN. LE DUE SI ASPETTANO AL VARCO. SABATO A TORINO. BOTTE DA ORCHI

Delle altre tre, il colabrodo Inter cola a picco a Verona, prima di trovare tra smorfie di paura un tribolatissimo pari. La sensazione è che Mancini abbia perso il filo e forse anche la squadra. Male anche il Milan che regala un tempo all’Udinese e si ostina a presentare un impresentabile Balotelli...

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Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia

 

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Terza vittoria consecutiva e tre punti preziosi della Roma in trasferta all’Olimpico contro la sempre più affranta Samp di Montella. Bel modo di acchiappare il massimo vantaggio dal triplice e inatteso passo falso di Fiorentina, Inter e Milan. Terzo posto visibilissimo a due punti. Non la Roma alta marea che ha macinato il Sassuolo, ma disciplinata e padrona, sebbene solo per un’ora e sempre senza uno straccio di pubblico.

 

Due supremi dietro, Rudiger e Manolas, e un supremo davanti, Perotti, bastano. La pera arriva da Florenzi, di testa, fin lì cacciato e perso nel caos delle sue infinite mutazioni. Perotti, che fa rima e non solo con Totti, sembra chiudere il match, ma il disastroso Pjanic è molto deciso a dare il peggio di sé in tutti i modi possibili, incluso l’autogol con cui mette in croce il polacco di porta sua.

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Sbaglia tutto con una dedizione che sarebbe d’applausi se non fosse da schiaffi. Si rivede Dzeko. Per modo di dire. Sempre più un cammellone stracco. La sua mezz’ora in campo è quella di un ex giocatore. Due bosniaci non ne fanno mezzo. Giallorossi che collassano dopo l’ora di gioco e quasi Cassano prima (parata di Scezny) e Cassani dopo (traversa all’ultimo secondo) firmano l’orrenda beffa.

 

Delle altre tre, il colabrodo Inter cola a picco a Verona, prima di trovare tra smorfie di paura un tribolatissimo pari. La sensazione è che Mancini abbia perso il filo e forse anche la squadra. Male anche il Milan che regala un tempo all’Udinese e si ostina a presentare un impresentabile Balotelli. 

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Quattordicesimo scalpo. Tante vittorie consecutive sono un’enormità. Ma Dybala è enorme. La fa nel vaso anche stavolta con la naturalezza irritante del genio. Ci si mette anche Cuadrado, quando non è Morata. Vendono cara la pelle i ciociari.

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Non potendo fraseggiare, menano. Sanno di essere poveri, gli tocca essere feroci. Risponde il Napoli alias Higuain, alla sua ottava in serie. Le due si aspettano al varco. Sabato a Torino. Botte da orchi. Una delle due, forse entrambe, dovranno fermarsi. Per ora, padrone assolute.

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