VIVA IL PALLONE VINTAGE! - DA “90° MINUTO” AI LIBRI CHE RACCONTANO BOMBER, PARTITE E TRASFERTE DI 30 ANNI FA: E' TUTTA UNA NOSTALGIA PER IL CALCIO DI UNA VOLTA - ANTINELLI (RAISPORT): "IL RACCONTO SPORTIVO? PRIMA DI BUFFA L’HA RIVOLUZIONATO GALEAZZI. IL SUO EREDE? PARDO”

Francesco Persili per “Dagospia”

 

PRESENTAZIONE MEMORIE DELL EUROPA CALCISTICA -1PRESENTAZIONE MEMORIE DELL EUROPA CALCISTICA -1

Il vintage come antidoto al campionato spezzatino. Domenica con una sola partita al pomeriggio: 90°Minuto “riesuma” Cesare Castellotti e Luigi Necco, volti storici della trasmissione di Paolo Valenti, e manda in onda vecchi servizi. Cazzeggio color nostalgia e la solita, stucchevole tiritera su quanto era bello il calcio di una volta. Quello delle partite «tutte alle 15» e dell’attesa di 90°minuto per vedere i primi gol. Chi non ricorda le interviste stracult di Giampiero Galeazzi, il “Mundialito” trasmesso da Canale 5 e la Coppa d’Inghilterra su TeleMontecarlo? Anche grazie alla tv il calcio ha contribuito a formare l’immaginario della “generazione Erasmus”. La prima che può evitare di parlare di “calcio come metafora della vita” perché per quei ragazzi il calcio è stata la vita stessa.

 

memorie dell europa calcistica a cura di federico mastrolillimemorie dell europa calcistica a cura di federico mastrolilli

Tutto torna: l’ultimo gol di Van Basten e le domeniche cantate da Lucio Dalla chiusi in casa a vedere «la partita contro un muro e non allo stadio», i viaggi-studio e le trasferte di formazione nelle capitali europee, il mito di Highbury (galeotto fu Nick Hornby) e le magliette dell’Inghilterra «bianche, bellissime, con i Leoni e il marchio Umbro».

 

«L’unico calcio che vale è quello che uno conserva nei ricordi»: si parte dallo scrittore argentino Roberto “el Negro” Fontanarrosa, uno dei fuoriclasse insieme a Soriano della letteratura calcistica, per tornare ai nostri 20 anni in giro per l’Europa tra Erasmus, stadi, voli low cost, innamoramenti sbilenchi ed «entrate a gamba tesa che l’arbitro forse fischia, e forse no». L’occasione la offre la presentazione del libro di racconti “Memorie dell’Europa calcistica”, curato da Federico Mastrolilli per le Edizioni inContropiede in cui viene trasferito il nostalgismo pallonaro che anima il blog di scritture calcistiche “Lacrime di Borghetti”, tra i più letterari della Rete.

van basten golvan basten gol

 

Nei dieci racconti c’è sempre la storia di una partita e di una seduzione. Il pallone rotola tra gonne color pastello e tutto quello che c’è prima di un bacio. Chiacchiere, la verità è un’altra. «Il calcio è stato il miglior anticoncezionale del mondo» per una generazione di calciofili e calciofolli che «nell’orecchio ha più voci di telecronisti che voci di donne». «Se tutte le ragazze di cui ci siamo innamorati si fossero concesse, probabilmente, oggi faremmo altro», concordano autori e cultori di questo nuovo genere di affabulazione calcistica. Poco più in là Alessandro Antinelli, giornalista di RaiSport, scherza sulla presunta rivalità tra lui e Amedeo Goria e sciorina le sue memorie da inviato.

 

pariettiparietti

Dalle partite notturne giocate su un attico in una Barcellona pazza per il tiki taka fino a quel soldato turco che a Istanbul, nei giorni caldi del caso Ocalan, gli offrì del tè, ci sputò dentro e gli disse: «se vuoi, bevi». Sono tante le storie che rotolano insieme al pallone: trasferte a Lione al seguito della Roma di Spalletti che sembrano brandi di commedia all’italiana e quel tassista di Malmoe che a Giuseppe Perrelli (Radio Capital) disse: «Il giornalista sportivo? Meglio di un attore porno. Vai a vedere le partite e ti pagano pure».

 

galeazzi maradona rummeniggegaleazzi maradona rummenigge

Tripudio di digressioni, ossessione per il dettaglio e nostalgia canaglia (o Chinaglia, fate voi): la cifra stilistica di una comunità di pallonari che ai numeri e alle statistiche preferisce l’epos del calcio come “ritorno settimanale all’infanzia”: «Il modo di raccontare il calcio è cambiato in peggio – certifica Mastrolilli – alla cultura degli “highlights” noi preferiamo la cultura del racconto». In ambito di narrazione sportiva, il riferimento immediato è «lo storytelling shakespeariano» di Federico Buffa, «che però resta un unicum», così come il linguaggio di “Sfide”.

 

fontanarrosa sorianofontanarrosa soriano

«C’è un prima e un dopo nel racconto sportivo – sostiene Antinelli – e in mezzo c’è la rivoluzione di Giampiero Galeazzi. Le interviste a bordo campo e negli spogliatoi, il modo di narrare il canottaggio e il tennis: Galeazzi non ha inventato solo il termine «turborovescio» ma un genere. Il suo erede? Per certi versi Pardo ma Giampiero resta inimitabile».

antinelliantinelli

 

Dopo tanta nostalgia anche uno sguardo al futuro: «Se Messi è quello visto contro il City, il Barcellona può vincere Liga e Champions. Immaginate una finale tra il Barça di Luis Enrique e il Bayern di Guardiola. L’allievo contro il maestro. Sarebbe una storia bellissima da raccontare». E da ricordare.

 

 

 

 

PRESENTAZIONE MEMORIE DELL EUROPA CALCISTICA -2PRESENTAZIONE MEMORIE DELL EUROPA CALCISTICA -2federico buffafederico buffaPIERLUIGI PARDO PIERLUIGI PARDO alessandro antinellialessandro antinelli

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…