L’ARTE ITALIANA ESPLODE A LONDRA - FINALMENTE IL POSTO GIUSTO PER ESPORRE E VENDERE LE OPERE DI ARTISTI ITALIANI DEL DOPOGUERRA - PREPARATEVI PER UNA STAGIONE DA RECORD

Già durante le aste che si terranno durante la fiera “Frieze” si prevede per l’arte italiana un record di 65 milioni di euro circa. Inoltre verranno inaugurate almeno 6 esposizioni in importanti gallerie nel centro di Londra. I venditori hanno riconosciuto che la capitale inglese è il posto giusto per vendere l’arte italiana del dopoguerra…

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Da http://www.telegraph.co.uk

 

paolo scheggi, zone riflesse, 1965 paolo scheggi, zone riflesse, 1965

Secondo l’esperto d’arte Colin Gleadell, Il mercato d’arte londinese si sta preparando a trangugiare le più grandi vendite d’arte italiana del periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale. Si prevedono prezzi di vendita mai visti fino ad’ora per questo settore italiano.

 

mario merz, doppia spirale, 1985 mario merz, doppia spirale, 1985

Già alle aste che si terranno durante l’importante fiera Frieze, nell’arco di due settimane, si calcola un record per l’arte italiana di 65.000.000 di euro circa. Oltre a queste, sono previste almeno 6 esposizioni di alta qualità di vendita in diverse gallerie nel centro di Londra.

 

Il mercato d'arte italiana del 20° secolo a Londra iniziò a svilupparsi nell'ottobre 1999, arrivando a un valore di 13 milioni nel 2002 e a 54.000.000 di euro l'anno scorso. I venditori hanno riconosciuto che Londra è il posto giusto per commerciare l’arte italiana del dopoguerra.

enrico castellani, superficie rossa, 1964 enrico castellani, superficie rossa, 1964

 

La scorsa settimana, la Pace Gallery ha dedicato una retrospettiva all'artista Mario Merz, che morì nel 2003. All’ultima “asta di Christie”, la Pace ha comprato una scultura a spirale di Merz per più di 200 mila euro. Le opere più conosciute di Merz sono degli igloo realizzati con materiali industriali, e i tre igloo, di vetro, di pietra e d’argilla sono stati venduti dalla Fondazione Merz superando il prezzo record di 1 milione e mezzo di euro.

 

Domani invece, la Robilant & Voena, nel quartiere Mayfair di Londra, aprirà una mostra dedicata a Paolo Scheggi, che morì nel 1971 all'età di soli 31 anni. La tecnica di Scheggi è chiamata "spazialismo" e il suo lavoro è stato recentemente riscoperto dal mercato.

boetti 158222 boetti 158222

 

Il primo quadro di Scheggi è stato venduto all’asta l'anno scorso per 280 mila euro. Nel maggio di quest'anno, il record è stato superato quando un'altra delle sue opere a Vienna è stata venduta a 573.000 €.

 

Il tema dello spazialismo prosegue anche alla Dominique Levy Gallery, che aprirà a Londra il 13 ottobre con una mostra che accosterà l'italiano Enrico Castellani agli americani Frank Stella e Donald Judd (il quale aveva definito Castellani come "il padre del minimalismo"). I dipinti monocromi di Castellani hanno raggiunto un record di 2.300.000 euro l'anno scorso.

arte italiana arte italiana

 

Il movimento artistico dell’Arte Povera è di nuovo alla ribalta con una mostra di opere di Alighiero Boetti alla Luxembourg and Dayan Gallery, sempre nel centro di Londra. Qui è stata riunita la serie completa della parodia di Boetti verso il feticismo delle merci in Italia negli anni Sessanta, con particolare riferimento alle aziende Gilera e Guzzi. Un paio di questi pannelli sono stati venduti per un record di 2 milioni nel mese di febbraio, ma si prevede che arriveranno fino a 2.8 millioni di euro.

 

alberto alberto

Alla Frieze Masters, che si aprirà il 14 ottobre, verrà presenterà la prima mostra dedicata alle opere di Boetti su carta. Fissato il prezzo tra 7.7 mila fino a più di 2 milioni di euro, andando da schizzi e studi a lavori finiti. Sempre alla Frieze Masters, saranno esposte le opere di tre importanti esponenti dell'Arte Povera: Giovanni Anselmo, Giulio Paolini e Giuseppe Penone.

 

Che il mercato di Londra sia molto più forte che in Italia, è chiaro già con l'apertura a Mayfair della Mazzoleni Gallery proveniente da Torino, che si occupa di arte moderna italiana a partire dagli anni Sessanta. La sua prima mostra sarà composta da opere di leader importanti come Lucio Fontana, Piero Manzoni e Alberto Burri, così come dei nuovi contendenti, come Castellani e Scheggi. In vero stile patriottico, i lavori sono stati selezionati sulla base dei colori della bandiera italiana.

 

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