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Alessandra Mammì per Dago-art
Palermo ha vinto Manifesta. L'evento artistico che coinvolge i giovani artisti di tutta Europa. E bisogna fargli gli auguri. Dopo L'Hermitage di San Pietroburgo che l'ha ospitata quest'anno e la ricca Zurigo che ha vinto l'edizione del 2016 , nel 2018 quei 4 milioni (minimo) che costa la Biennale dei giovani artisti saranno sulle spalle del capoluogo siciliano. Il che è un messaggio di speranza dopo il flop per la corsa a capitale della cultura.
i cantieri della Zisa palermo
E un messaggio di speranza anti crisi. Bisogna aver fiducia nel Pil per candidarsi, perchè la biennale con sede ad Amsterdam capitanata dalla bionda forte e volitiva olandese direttora Hedwig Fijenha regole ferree. Versare subito una capara di mezzo milione di euro e garantirne almeno altri 3 e mezzo istituendo immediatamente una fondazione. Sennò le chiacchiere stanno a zero e la città non si ritiene degna.
Hedwig Fijen
Ma Palermo è degnissima. Ha offerto come spazi i bellissimi cantieri della Zisa finalmente riaperti, la chiesa dello Spasimo, il museo Riso, l'Eco museo del Mare e la Favorita. Ha già preparato le carte per la fondazione che di chiamerà Fm12 ( Fondazione Manifesta12) e già si analizzano le nomine per il presidente effettivo scelto da Manifesta e quello onorario scelto dal sindaco. E' già stato versata la quota di iscirizione di 541mila euro e già si è impegnata a trovare ulteriori sponsor e finanziamenti pubblici per gestire i 100 giorni di eventi che si aggiungono alla pur potente messa in scena della mostra.
Manifesta9
E inoltre già è pronto il titolo (in inglese) dell'edizione palermitana che è tutto un programma "Feel the past, living the contemporary, design the future".
manifesta uffici amsterdam
