uguaglianza fra i sessi regola centrale del circo palestinese
«Abbiamo bisogno di creare una Palestina migliore, politicamente ma anche socialmente», dice Nayef Abdallah, nato nel campo profughi di Faraa. La sua famiglia ci era arrivata durante la creazione dello Stato di Israele nel 1948, evento a cui i palestinesi si riferiscono con il temine “catastrofe”.
il circo palestinese aperto a grandi e piccoli
Nayef ha portato nel campo una forma di arte non tradizionale: il circo. Racconta: «Non fa parte della nostra cultura e molte persone inizialmente erano contrarie». Dopo otto anni di duro lavoro la “Palestinian Circus School” è diventata una rispettabile parte della scena culturale palestinese. Attualmente vanno a lezione 150 persone, i partecipanti pagano circa 170 dollari annui ma la scuola fa laboratori settimanali nei campi del “West Bank”, corsi aperti a tutti, centri estivi, programmi di scambio con l’‘Europa.
nayef abdallah da circense ad allenatore
esercizi alla scuola di circo palestinese
“Circus Behind the Wall” è il primo spettacolo prodotto dalla scuola e parla della separazione, ma tenta anche di far dimenticare i problemi con un sorriso. La “Palestinian Circus School” si è già esibita davanti a 60.000 spettatori. Nel suo manifesto sogna una società inclusiva che abbracci diversità, libertà di espressione e creatività. Regola centrale della scuola è l’uguaglianza di genere, sono ammessi uomini e donne, senza distinzione. La base è a Birzeit, ma esistono distaccamenti a Jenin, Hebron, Ramallah e Al Fara. L’obiettivo è investire in energia positiva, mettere a frutto il potenziale dei più giovani e dare loro la speranza del futuro.
il circo palestinese fa base a birzeit
L’attività della scuola è stata documentata da Rich Wiles, la serie di foto è stata candidata ai “Sony World Photography Awards 2015”. I vincitori saranno annunciati il 23 aprile.
