CLIC! NON SOLO MODERNARIATO E VINTAGE, IL “MERCANTEINFIERA” DI PARMA SCODELLA SCATTI D’AUTORE, DA TILLMANN AI NUDI DI EDWARD WESTON - LO SHOOTING DI MODA DI NAN GOLDIN, LA REGINA DELL’OBIETTIVO CHE MISE IN IMBARAZZO BILL CLINTON (AUTORE DI UNA MEMORABILE GAFFE) - -

Nel 1997 l’allora presidente Usa accusò «Dan» Goldin di promuovere presso i giovani una moda che implicava uno stile di vita «malato». Di lì a poco, nel gennaio del 1998, la nemesi giungeva da una fotografia di Bill che lo ritraeva accanto a una stagista, labbra carnose e baschetto nero: Monica Levinsky... -

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1. OSSESSIONE REPORTER

Chiara Mariani per il “Corriere della Sera”

 

NAN GOLDIN NAN GOLDIN

Sul finire degli anni Settanta, i suoi occhi inflessibili registrano lo stile di vita dissoluto del suo entourage newyorkese: tossicodipendenti, travestiti, prostitute o semplici sbandati con l' inclinazione a delinquere. Fino ad allora la fotografia aveva raccontato il mondo abbastanza bene.
 

Quando però è il turno di Nan Goldin la pratica fotografica è già arrugginita. La macchina dell' informazione a poco a poco l' aveva piegata alle sue necessità. È a questo punto che irrompe sulla scena questa ragazza irrequieta che esplora suo malgrado una nuova frontiera: trasforma il suo obiettivo in uno specchio, non necessariamente gradevole, della realtà tra le mura domestiche.
 

Sopportare la vista del proprio abisso e percepirlo onestamente per poterlo raccontare richiede pazienza, coraggio e tanta complicità. Temi così complessi non si risolvono in un solo scatto. Anche se poi, nel migliore dei casi, la memoria estrapola e consegna alla Storia la fotografia che i media ritengono emblematica.
 

NAN GOLDIN 1 NAN GOLDIN 1

Il curatore Fabio Castelli ha individuato un' impostazione originale per allestire il progetto di fotografia a corredo della kermesse di Parma, dal titolo Sole o accompagnate? L' opera fotografica come opera singola e come serie : «Spesso le fotografie singole utilizzate sono tratte da progetti che l' artista aveva concepito al fine di illustrare un soggetto o dimostrare un assunto.

 

E che sono quindi parte di un lavoro più vasto che si vede raramente nella sua interezza. Qui ho voluto mostrare come cambia la valenza delle opere, sia dal punto di vista concettuale che estetico, quando sono decontestualizzate. Come lo abbiamo fatto? Tredici sono gli autori su cui ci siamo concentrati. Nella prima stanza ognuno di loro è presente con un' opera. Poi nelle successive lo stesso scatto è esposto insieme a quelli della serie nella quale era stato immaginato».
 

NAN GOLDIN 2 NAN GOLDIN 2

Il pubblico valuterà per proprio conto il potere delle fotografie singole e in sequenza: quanto l' accostamento corretto ne amplifichi il senso, quanto l' accezione attribuita al singolo scatto subisca correzioni impreviste. Franco Fontana, uno degli autori esposti a Parma, scrive in una delle sue antologie: «La cosa più difficile per un fotografo è capire cosa può mostrare e successivamente come realizzare ciò che si porta dentro».
 

Un problema ulteriore è come leggere ciò che il fotografo ha realizzato: perché se la materia prima della fotografia è a disposizione di tutti, l' alfabeto artistico ed emotivo per creare le proprie immagini e decodificare quelle altrui, è patrimonio personale.

 

MONICA LEWINSKY BILL CLINTON MONICA LEWINSKY BILL CLINTON

Le sette opere di Antonio Biasiucci, che l' autore chiama Il Filo di Arianna , realizzato nei primi Anni Ottanta, è un lavoro sulla memoria e il senso delle origini: «È stato uno dei miei primi lavori - ci racconta -. Era un periodo in cui percepivo l' esigenza di riappropriarmi della mia identità e pensai che ciò fosse possibile solo a Dragoni, il paese in provincia di Caserta dove ero nato.
 

Il sogno metropolitano di vivere a Napoli, dove mi ero trasferito per seguire i corsi all' università, si era infranto. Io che ero cresciuto in un contesto di mucche sognando Bukowski, nel pieno della crisi personale ho impugnato la macchina fotografica di mio padre, che era un fotografo, e sono andato a caccia di ciò che avevo ripudiato. Ho ritrovato le case e le stanze, ora disabitate, che riportano segni che mi appartenevano, anche le foto del mio papà e tracce di cerimonie della mia famiglia».
 

Tra le cento opere in mostra, 21 sono di Ulrich Tillmann, l' autore tedesco che negli Anni Ottanta si è divertito a reinterpretare i capolavori della storia della fotografia: i paesaggi di Ansel Adams, Le violon d' Ingres di Man Ray, i nudi di Edward Weston e così via.
A Parma Nan Goldin lascia la sua impronta con uno shooting di moda del 1995: James (nickname di Jamie) King supermodel.

 

Nel 1997 Bill Clinton fu l' autore di una memorabile gaffe che rivelò la sua incompetenza in materia di fotografia: si scagliò contro colei, ormai famosa, che aveva legittimato uno stile definito in modo sommario diaristico , senza conoscere la struttura del suo lavoro, né il sesso dell' autrice e persino il nome.
 

NAN GOLDIN FOTO NAN GOLDIN FOTO

L' allora Presidente degli Stati Uniti infatti accusò «Dan» Goldin di promuovere presso i giovani una moda che implicava uno stile di vita «malato». Di lì a poco, nel gennaio del 1998, la nemesi giungeva da una fotografia di Bill che lo ritraeva accanto a una stagista, labbra carnose e baschetto nero.
 

Sarebbe diventata virale ante litteram. E ancora oggi non ha bisogno né di testo né di contesto.

 

2. DAI MOBILI ALLE INSTALLAZIONI. CON LA FEBBRE DELL’ARTE VARIA

Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”

 

«Negli ultimi quattro anni abbiamo cominciato un percorso di riposizionamento. Per noi era importante far capire, sia ai frequentatori più affezionati che a quelli nuovi, che qui c' è non solo la possibilità di acquistare pezzi di antiquariato, ma anche di entrare nelle pieghe del collezionismo». Persino il fascino dell' antico, a volte, ha bisogno di una spolverata. Anche un «Mercante» navigato come quello che si dà appuntamento alla fiera Parma.

 

Perché l' obiettivo, una volta raccolta di nuovo la merce esposta, è molto semplice: poter dire di aver superato la soglia dei 59 mila visitatori abituali e quella dei 5 mila buyer stranieri. Perciò quest' anno il Mercanteinfiera contamina ancora una volta le sue cifre caratterizzanti (mobili e oggetti antichi) con l' arte e la fotografia.

 

nan goldin scopophilia x nan goldin scopophilia x

Da sabato a domenica 6 marzo la manifestazione, che andrà in scena nell' expo della città ducale, ospiterà un migliaio di espositori sparsi per quasi 45 mila metri quadri: al padiglione 3 l' alto antiquariato; al 5 quello più di sintesi con proposte che sfociano nel modernariato e al 6 le proposte vintage che hanno attirato più curiosi negli ultimi anni.

 

«Cerchiamo di dare sempre più respiro internazionale alla kermesse - sostiene la curatrice di Mercanteinfiera, Ilaria Dazzi - dal punto di vista culturale allora quale miglior veicolo se non la fotografia e tutto quell' universo che ruota attorno all' arte contemporanea per avvicinare pubblici diversi?».
 

Oltre a trumeau, porcellane ed ebanisteria centenaria si potranno dunque ammirare gli scatti dell' esposizione realizzata grazie a Fabio Castelli di Mia Photo Fair. Al centro le istantanee di Nan Goldin, classe 1953, che mescola intride i ricordi privati all' osservazione della parte trasgressiva e nascosta della società americana.
 

Con lei anche i colorati paesaggi di Franco Fontana, la natura artistica di un' altra statunitense, Lynne Lawner, e poi quella di Sergio Scabar, realizzata con la stampa alchemica ai sali d' argento, per passare al compianto Luigi Veronesi, tra i più grandi astrattisti italiani del '900.

 

nan goldin at matthew marks gallery x nan goldin at matthew marks gallery x

All' interno della sezione «Parma Art Fair», invece, verrà inaugurata un' altra mostra, dal sapore ancor più celebrativo: «Mario Sironi: illustrazione, pittura, grande decorazione», curata da Estemio Serri e Alan Serri, ricorderà i 55 anni della scomparsa del famoso esponente del «Novecento».

 

Per la prima volta verrà esposta l' opera «Paesaggio» - dipinta dall' artista all' età di circa 15 anni e di cui fu persa traccia intorno agli anni '40 - acquistata dalla Galleria Cinquantasei di Bologna da un antiquario di Rothenburg ob der Tauber, in Baviera.

 

TILLMANN TILLMANN

Le opere, una novantina, provengono in larga parte dalla collezione di Andrea Sironi Straußwald, nipote del pittore, e sono proposte in tre sezioni: «Pittura», che raccoglie le produzioni che vanno dagli anni '20 al 1961; «Grande Decorazione» (dal 1934 al 1938); «Illustrazione» (dal 1915 al 1925).
 

Il terzo appuntamento artistico di Mercanteinfiera sarà con «Parma 360 on view» che, attraverso una serie di immagini, video e performance, anticiperà i temi portanti del Festival sull' arte creativa, in programma nel capoluogo emiliana dal 2 aprile al 15 maggio:

 

Maurizio Galimberti sarà presente con gli scatti dell' inedito progetto Aridadakalimba , Michelangelo Pistoletto con una videointervista e poi le provocazioni di C999 e ancora artisti del calibro di Vico Magistretti, Enrico Robusti e Paolo Ceribelli.

 

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