JEFF KOONS, L’ARTE DEL BLUFF – “ALLA GENTE PIACCIONO LE COSE BANALI, CHI COMPRA LE MIE OPERE NON CAPISCE UN FICO SECCO MA VUOLE DIMOSTRARE DI AVERE IL POTERE E I SOLDI PER COMPRARE” - E FU COSI’ CHE LA SCULTURA DI UN CANE-PALLONCINO VENNE BATTUTA PER 58 MILIONI

Le creazioni di Jeff Koons hanno sempre diviso i critici e gli appassionati d’arte: o lo si ama alla follia o lo si sdegna. In ogni modo i prezzi delle sue opere sono sempre più alti così come la sua influenza sui galleristi e l’arte in generale. Nel 2014 ci furono talmente tante richieste…

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Amah-Rose Abrams per https://news.artnet.com/

 

jeff koons ilona on top jeff koons ilona on top

Le creazioni di Jeff Koons hanno sempre diviso i critici e gli appassionati d’arte: o lo si ama alla follia o lo si sdegna. In ogni modo i prezzi delle sue opere sono sempre più alti così come la sua influenza sui galleristi e l’arte in generale. Nel 2014 ci furono talmente tante richieste per visitare la sua esposizione alla biennale Whitney che il museo rimase aperto per 36 ore consecutive per soddisfare il pubblico.

 

Ma parlare di Koons significa anche aprire un discorso generale sul gusto. Durante un’esposizione nel 2008 a Versailles l’artista si mascherò tra il pubblico per ascoltare i commenti della gente e sentì una guardia che mentre camminava tra le sue installazioni diceva: “Merde, merde, merde”, in francese.

jeff koons e ilona staller 1 jeff koons e ilona staller 1

 

“Stava molestando il pubblico perché era sconvolto”, ricorda Koons, che fece licenziare la guardia. Un altro tema “caldo” è la serie “Made in Heaven” del 1990, in cui l’artista appare insieme alla sua ex moglie Ilona Staller (Cicciolina) in diverse posizioni sessuali rese con colori forti e saturi, stile Pierre et Gilles.

 

“Quando creai Made in Heaven – racconta Koons – pensavo solo alle idee che mi frullavano in testa. Ero affascinato dalle immagini banali e realizzai che alla fine è questo che la gente vuole: cose banali. Le persone non accettano la propria storia personale, non partecipano all’accettazione del loro essere. Iniziai a prendere questa questione sul serio e mi chiesi: dov’è che le persone iniziano a provare vergogna e repulsione per se stesse?”

jeff koons e ilona staller jeff koons e ilona staller

 

Jeff Koons pensa che il ruolo interpretato da lui e dalla sua ex moglie fosse qualcosa di universale: “Penso a Francoise Boucher, alle scene domestiche e a quelle non domestiche, penso alla polarità del Barocco e del Rococo…Io e mia moglie stavamo là, come un uomo e una donna qualunque. Volevo rappresentare questa visione delle cose dionisiaca e Junghiana”.

jeff koons jeff koons

 

Koons, però, finì col distruggere alcuni pezzi di Made in Heaven durante la battaglia legale per la custodia del figlio Ludwig: “La mia ex moglie diceva che alcuni pezzi erano pornografici. Il mio interesse era naturalmente quello di proteggere mio figlio – spiega – è stato l’unico periodo della mia vita in cui tutto ciò che era bello si è rovinato davanti ai miei occhi. Sentivo di aver perso la fiducia nell’umanità”.

jeff koons at frieze london jeff koons at frieze london

 

Padre di otto figli – Ludwig, una bambina avuta da un’altra relazione, e sei figli con la sua seconda moglie Justine – Koons è noto per riferirsi alla sua prole come a “sculture biologiche”. Le sue ultime installazioni hanno un’apparenza sintetica, sono scintillanti, metalliche, a volte incredibilmente larghe e, quando figurative, assomigliano alle caricature di cartoni animati.

colorin book di jeff koons e?? stato venduto per 12 milioni di euro colorin book di jeff koons e?? stato venduto per 12 milioni di euro

 

baroque egg with bow blueturquoise baroque egg with bow blueturquoise jeff koons a versailles jeff koons a versailles

Koons chiama i suoi brillanti cani a palloncino “Troiani” e immagina persone danzarvi attorno, impegnate in un rituale di guerra. “C’è qualcosa di mitico in queste opere, un senso profondo che rimanda all’arte troiana – afferma – ma allo stesso tempo sono pezzi molto moderni: sembrano palloncini di una festa di compleanno e, siccome sono ancora gonfi, fanno pensare a una festa recente, non a una cosa di vent’anni fa…”.

 

Koons si rifiuta di parlare dei prezzi cui sono vendute all’asta le sue opere. Un cane palloncino del 1994, alto 3,65 metri, è stato battuto da Christie a New York per 58 milioni di dollari, ma lui afferma di non occuparsi del mercato dell’arte secondario.

balloon dog balloon dog

 

“Succede sempre – dice Koons – le mie opere sono possedute da gente che nemmeno le apprezza e le tiene in qualche magazzino, dove rimarranno per i prossimi 20 anni. A molta gente non piace proprio quello che faccio ma comprano i miei pezzi solo per dimostrare che hanno i soldi e il potere per farlo”.

YINKA SHONIBARE E SULLO SFONDO DUE OPERE DI KOONS YINKA SHONIBARE E SULLO SFONDO DUE OPERE DI KOONS

 

 

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