luciano benetton toscani

MALEDETTO TOSCANI: "DA QUANDO C’È LA FOTO ESISTE LA VERA REALTÀ, PRIMA ERANO BALLE, LA BIBBIA È UNA FAKE NEWS – I RAGAZZI CRESCIUTI CON GOOGLE E FACEBOOK MI SEMBRANO RINCOGLIONITI - I POLITICI? HANNO TUTTI PERSO. TORNA BERLUSCONI DOPO TUTTI I DANNI CHE HA FATTO, E GLI ITALIANI LECCACULO LO VOTERANNO - SALVO SOLO EMMA BONINO. LE FARÒ ANCHE LA CAMPAGNA"

 

toscani1

Michele Boroni per www.spns.it

 

Buongiorno. Lei è quello che è molto critico nei miei confronti? Perché se è così, facciamola pure questa intervista. Non ho problemi con le critiche, anzi, mi piacciono”. Inizia così la chiacchierata con Oliviero Toscani in una pigra mattina tra Natale e Capodanno.

Il contatto è stato possibile grazie a un amico, collaboratore di Toscani che aveva letto certe mie considerazioni sul suo lavoro; e che mi ha presentato al più situazionista dei fotografi italiani, di recente tornato alle cronache per avere ripreso la storica collaborazione con Benetton.  

 

Forza! Allora, mi dica cosa c’è che non va in me, secondo lei”

In realtà io volevo partire da una cosa sua che ho ammirato molto. Sa, sono di Livorno…

Eh, e io son di Milano.

Dicevo, sono passati 20 anni da Casting Livorno che fece nel 1998, l’ho  trovata una delle sue cose più interessanti. È partito da lì il progetto Razza Umana?

BENETTON TOSCANI

Ma no, io faccio da sempre questa operazione. Anche prima di Livorno. È il mio studio antropologico.

 

Adesso fa delle masterclass con il fotografo Benedusi e lo psicologo Crepet: c’è più bisogno di fotografi o di persone che sanno leggere le fotografie?

Allora, prima di tutto bisogna definire chi è un fotografo. Ci sono vari tipi di fotografi: ci sono quelli che fanno i reporter, vanno in giro e fotografano l’accaduto o l’accadente; ci sono quelli che eseguono le immagini di visione di altri, cioè quelli che lavorano per la pubblicità, per quelli che si fanno chiamare direttori creativi e poi ci sono gli esecutori che vanno a fotografare le “settimane sante” dove tutto è già fatto e predisposto, che vengono chiamati i documentaristi. E poi ci sono i fotografi che sono degli autori, cioè che creano delle immagini perché pensano che quella foto sia un documento della condizione umana.

 

Qualcosa mi fa pensare che lei faccia parte di quest’ultima categoria

toscani2

Sì, molti ci chiamano artisti, ma sbagliano. Il vero fotografo non è un artista, però deve essere un autore; gli altri sono solo degli esecutori. “È molto più difficile fare una foto di bambini italiani su un fondo bianco che andare a fare una foto di guerra” questa è una battuta di mio padre, che faceva il reporter. Stava fotografando cinque bambini che saltavano e urlavano, con le mamme rompicoglioni che non riuscivano a metterli in gruppo come voleva. Meglio fotografarli in guerra.

 

E per quanto riguarda la lettura delle foto?

Lo dovrebbe insegnare la scuola. Lì si insegna l’alfabeto, le tabelline, I promessi sposi, ma non si insegna a leggere e a capire il significato di un’immagine. Questo insegnerei a scuola.

Dovrebbero farlo gli insegnanti di storia dell’arte?

Sì, ma è qualcosa che va oltre. Dobbiamo renderci conto che il 90% delle cose che sappiamo è grazie alle cose che abbiamo visto in fotografia. Noi non conosciamo l’intera realtà, ma conosciamo l’immagine che rappresenta la realtà. Quindi la fotografia è diventata più reale della realtà. Da quando c’è la fotografia esiste la vera realtà, prima erano balle, erano tutte fake news. La Bibbia è una fake news.

 

 

 

Mi faccia un esempio

Oggi ci si sciocca davanti a un’immagine e si snobbano le cose che si vedono nella realtà. È assurdo.

Per esempio con l’immagine del malato di Aids per Benetton

Perché la foto è l’unico mezzo che ci fa ancora emozionare, che ci mette di fronte alla nostra responsabilità.

 

LUCIANO BENETTON TOSCANI

Il video sta soppiantando le foto?

Direi il contrario. La fotografia sta diventando sempre più importante. Il video ha un inizio e una fine, c’è una storia che è già scritta ed è finita. Mentre la fotografia è l’unica forma di comunicazione ferma e in silenzio.

Anche la lettura è in silenzio

Sì, però la lettura è interpretabile, mentre nella fotografia il silenzio rappresenta il suo vero valore. Solo il silenzio di una foto ci permette di riflettere in profondità e di guardarci dentro.

 

Ultimamente è molto impegnato con Fabrica

Fabrica l’ho fondata quasi 20 anni fa, l’ho gestita per circa 10 anni e poi sono andato a fare altre cose. Ora sono ritornato chiamato da Luciano Benetton che è tornato a gestire l’azienda e la sto riazzerando per farla diventare una cosa diversa.  Si chiamerà Fabrica Circus e sarà fondamentalmente un luogo dove sarà interessante esserci. Così come per me è stata la sala cinematografica dove mi rifugiavo invece di andare a scuola, come sono stati la Londra degli anni ’60 quando ero a scuola d’arte o come la Factory di Warhol: un luogo dove si guarda e si impara, voglio fare 600 workshop all’anno, invitando gente da tutto il mondo.

 

Dalla Factory di Warhol a oggi però le cose sono un po’ cambiate, oggi c’è anche la rete

toscani3

Ma c’è una novità: non voglio più gli allievi che devo mantenere. Devono tutti pagare. Si pagherà per entrare e verrà pagato bene chi viene a insegnare. E poi non ci sarà più limite d’età.

 

 I giovani non le interessano più?

Credo che oggi non serva più avere pochi anni per essere interessanti. Una volta era così. Però i ragazzi allevati a Google e Facebook mi sembrano un pochettino rincoglioniti.

 

Dice? Però hanno altre capacità

Certamente. Voglio vedere cosa. Io entro in macchina accendo la radio e sento ancora i Beatles.

Forse perché è sintonizzato su una radio di classic rock

toscani benetton

Ma non sono i Rolling Stones che riempiono ancora gli stadi?

Beh, ma quello è revival, in fondo c’è sempre stato

Oggi i cantanti cos’hanno? I tatuaggi…

Però i tatuaggi sono belli da fotografare

Sì, ma la musica non c’è.

 

Ok, passiamo ad altro. Come è andata a finire l’esperienza con la Sterpaia, l’agenzia che aveva fondato dentro il parco di San Rossore.

Non era un’agenzia, era tipo una bottega dell’arte, un laboratorio.

Come mai è finita?

Perché non bisogna mai fidarsi delle istituzioni italiane, perché secondo loro la cultura non serve. Nessuno ha voglia di investire nella cultura.

Invece dietro Fabrica c’è sempre Benetton e investitori privati

Certo, lì si decide senza avere il problema dell’amministrazione pubblica che invece non prende mai una decisione, agli amministratori pubblici interessa solo mantenere la seggiola.

Lei che è sempre molto critico nei confronti dell’Italia: perché continua a vivere qui?

toscani benetton

Sono critico perché vorrei che non ci fossero i limiti che ci sono. Se vivessi in Svizzera troverei cose da criticare anche in Svizzera. Essere critici non vuol dire essere negativi, anzi. Anzi.

Cosa rimprovera e cosa salva dell’Italia?

È un Paese dalle grandissime eccellenze individuali.Fortunatamente l’Italia è un Paese così mal gestito che esistono vari spazi anarchici in cui si riescono a fare delle cose.

Io non capisco perché per fare cose interessanti e per bene bisogna litigare con l’amministrazione.

 

Ho letto il suo Dire Fare Baciare, scritto con Marco Rubiola, un saggio sul suo concetto di creatività. Dice che è figlia del coraggio, del rischio e della sovversione. Ma se tutti fossero sovversivi come lei auspica, poi che gusto c’è?

È impossibile che tutti diventino sovversivi. Tutti sanno cantare, ma pochi sanno cantar bene. Mi piacerebbe che tutti potessero essere in grado di essere sovversivi, avremmo risolto il problema umano.

Tra le varie attività continua a fare dei progetti di comunicazione

È logico. Cosa non è comunicazione. La Cappella Sistina in fondo cos’è?

Prendiamo dei riferimenti bassi!

Si fanno continuamente distinzioni. Voglio dire… chi non lavora per la comunicazione oggi? Mi faccia un nome di un artista che non lavora per la comunicazione…

Intendevo progetti pubblicitari

TOSCANI BENETTON 4

Ma non cambia molto sa? C’è sempre un pubblico a cui mostrare quello che hai fatto e qualcuno che ti paga che farlo. Un artista che non lavora per la comunicazione non è un artista, è uno isolato che sta a casa a farsi le seghe. 

 

Cosa c’è di sovversivo nella sua campagna per Best Company?

Ma niente. Mi sono divertito, ogni tanto ci si può anche divertire.

Che si sia divertito non c’è dubbio, ma il cliente è rimasto soddisfatto?

Certo. Erano loro che volevano qualcosa di vero e senza filtri, e quindi sono diventato io stesso il soggetto della foto. Quel bambino che ho in braccio è il mio nipotino. Ho avuto anche lettere minatorie “non si tengono in braccio dei bambini così, la denunciamo…”. Si è sempre sovversivi per qualche cretino.

Sui social media tre cretini che non capiscono, ma dal commento facile possono rovinare un intero progetto

Questi social hanno rincretinito tutti.

 

Ma i social sono solo un mezzo

Anche fisicamente sono tutti un po’ più debilitati a stare sempre davanti agli schermi e alle tastiere. E siccome mens sana in corpore sano, allora anche l’intelligenza ne risente.

C’è oggi un’azienda, un personaggio, un’associazione che dal suo punto di vista sta comunicando meglio di altri?

toscani benetton

Sicuro, ci sarà. Non è che io guardo tutto quello che succede nel mondo. Ma poi, mi prendono tutti per un pubblicitario, ma io non ho mai lavorato con le agenzie di pubblicità. Va bene? Che sia chiaro questo.

Perché?

Primo, perché le agenzie hanno paura, e poi quando ci sono state delle proposte mi sono reso conto che con loro è impossibile fare cose che abbiano un senso. Sono alla continua ricerca del consenso e quindi sono nel mediocre, perché alla fine vogliono solo mantenere il cliente.

 

Alle agenzie manca il coraggio, che come ho detto per me è fondamentale. E poi hanno una struttura enorme, inutile, assurda e costosa. Quindi io non so bene come funzioni la pubblicità, non capisco nemmeno quando parlano: strategic planner, target, cazzi. Per me sono inutili, è tutto troppo complicato.

 

 

È molto difficile essere semplici, loro invece sono complicati, facili e comodi. E facile e comodo per me equivale a stupido.

OLIVIERO E KIRSTI TOSCANI

 

Ma io non parlavo di pubblicità, bensì di comunicazione in genere. Visto che tutti comunicano, chiedevo se c’era qualcuno che secondo lei lo fa meglio di altri

Ma sì, sicuro… tanti… il Cirque Du Soleil, (ride, ndr) per dire, no? Ci sono delle eccellenze fantastiche che quando le guardo rimango a bocca aperta. Espressioni fisiche, sonore, estetiche. Non faccio molte distinzioni. Per me una bella architettura vale un concerto musicale.

A proposito di architettura: le piace Milano adesso?

Milano è l’unica città italiana che ha un senso europeo, soprattutto perché accoglie tutti. Una volta lì, sono tutti milanesi. Non ce ne sono tante di città così in Italia, forse la sua Livorno. Provi ad andare a Pisa e dire “Sono pisano” se non lo è. Non ti accettano. La forza di Milano è questa. Non tutte le architetture mi piacciono, ma sono gusti. È giusto che ci siano.  

 

OLIVIERO TOSCANI

Sempre in Dire Fare Baciare ho trovato molto divertente il capitolo delle categorie da sovvertire: chi si riempe la bocca della parola influencer, i mammi, le punk bene. C’è qualche altra categoria negli ultimi tempi?

I leccaculo. Anche ora che sono tornato in Benetton tutti mi fanno, “Ah, ma io lo dicevo che eri il più bravo“, proprio quelli stronzi che erano contenti quando ero andato via… ora tutti a fare i complimenti! Come se io non me ne ricordassi (ride, ndr). È un paese di corrotti, corruttori e corruttibili, non c’è niente da fare. L’italiano è così.

Dice che è la natura degli italiani?

Ma no, non è nemmeno colpa nostra. È che abbiamo sempre avuto dei padroni di merda che ci hanno fatto vivere in modo precario con dei governi, sistemi e partiti politici, dalla DC al PCI. Abbiamo scarsa memoria e succhi gastrici tali da digerire tutto.

 

Chi salva oggi tra i politici?

Hanno tutti perso.

 

CARLO CALENDA EMMA BONINO

Chi perde deve andare via, in un paese civile. In Francia è così. Sarkozy ha perso e ora non si vede più. E invece qui torna Berlusconi dopo tutti i danni che ha fatto, e gli italiani leccaculo lo voteranno perché è ricco e va in televisione.

Non salva nessuno?

Emma Bonino. Non solo la voterò, ma le farò anche la campagna.

È una notizia

Abbiamo deciso ieri. Ho delle idee in testa, ma dobbiamo ancora parlarne per bene.

 

Lei nel suo libro dice che tutto è standardizzato e vincono solo i format. Poi però in tv è il giudice di Master of photography, un format

berlusconi convention forza italia 2017

Ma io non generalizzerei sempre tutto, ragazzi. Non è che se critico una cosa, tutto è così. Gli italiani non sono tutti delle merde, no… io sto parlando di quella parte di italiani che mi sta sui coglioni. Poi c’è una parte di italiani che è fantastica, così come pure la tv, ma la maggioranza dei programmi tv fa cagare. Come la politica: la grande maggioranza dei politici fa cagare. Purtroppo è così.

In cosa crede Oliviero Toscani oggi, a parte se stesso e la sua famiglia?

Io non credo molto a me stesso o alla mia famiglia. Credo che bisogna credere. Io ci credo. E non credo nelle generalizzazioni. In ogni cosa ci sono dei dettagli interessantissimi. Nessun dettaglio è piccolo.

emma boninoOLIVIERO TOSCANI berlusconi convention forza italia 2017TOSCANIoliviero toscaniTOSCANIANDY WARHOL OLIVIERO TOSCANIrocco e oliviero toscani

 

FIORUCCI TOSCANI

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO