1. L’AFFARE S’INGROSSA: I VERTICI MPS NOTI COME LA “BANDA DEL 5 PER CENTO” GIÀ NEL 2008! - 2. IL CAPO DELLA FINANZA MPS GIANLUCA BALDASSARRI E MATTEO PONTONE DELLA MPS DI LONDRA SPUNTANO IN UN’INCHIESTA DI CINQUE ANNI FA SULLA FINANZIARIA SVIZZERA LITIFIN E LA DRESDNER BANK: INCASSAVANO UNA TANGENTE DEL 5% SU TUTTE LE OPERAZIONI - 3. LA GUARDIA DI FINANZA LI AVEVA GIÀ SGAMATI NEL 2010: DOVE ERANO LA BANKITALIA DI DRAGO DRAGHI, LA CONSOB DI VEGAS E IL MINISTERO DELL’ECONOMIA DI TREMONTI? - 4. IL CERCHIO SI STRINGE: I PM SENESI INTERROGANO COME PERSONA INFORMATA DEI FATTI VALENTINO FANTI, EX CAPO DELLA SEGRETERIA DI MUSSARI, CARO AI DS DI SIENA… -

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1 - MPS: ATTI MILANO, BALDASSARRI E PONTONE 'BANDA 5 PER CENTO' =
(AGI) - Gianluca Baldassarri e Matteo Pontone, rispettivamente all'epoca capo della finanza di Mps e responsabile della filiale di Londra di Monte dei Paschi di Siena, erano conosciuti come "la banda del cinque per cento perche su ogni operazione prendevano tale percentuale". A rivelarlo nell'inchiesta milanese sulla finanziaria svizzera Lutifin che riguarda anche un derivato comprato da Mps a Dresdner e Antonio Rizzo, ex funzionario della banca d'affari tedesca, sentito il 13 ottobre 2008 dai pm di Milano.

PONTONEPONTONE gianluca baldassarrigianluca baldassarri

Rizzo racconta di un incontro che si svolse nel 2007 tra lui, il suo superiore Lorenzo Cutolo e Massimilano Pero, che si occupa all'interno di Dresdner della vendita di prodotti finanziari strutturati, durante il quale "Pero caldeggiava l'operazione di riacquisto di un pacchetto di titoli ristrutturato da Mps Londra". "Nell'occasione - racconta Rizzo - si venne a sapere che Dresdner per l'operazione avrebbe pagato una somma di intermediazione a tale Lutifin.

Cutolo rimase sorpreso e disse che era assurdo pagare un'intermediazione per un affare che Dresdner poteva fare tranquillamente da sola". Rizzo spiega poi di avere saputo dopo Natale che, nonostante l'opposizione di Cutolo, il pagamento di Lutifin era stato autorizzato dal suo superiore, Stefan Guetter. "Parlai della cosa con Cutolo il quale mi disse di farsi i fatti propri senza nulla dire all'organismo di controllo interno della banca. Cutolo mi disse che lui aveva provato a fare qualcosa ma che aveva rischiato il licenziamento".

Giuseppe MussariGiuseppe Mussari MUSSARIMUSSARI

Rizzo aggiunge di avere esposto nel marzo 2008 quanto accaduto all'organismo di controllo di Dresdner e poi di essere andato a cena con Michele Cortese, che si occupava della vendita di prodotti finanziari all'interno della filiale londinese di Dresdner. "Cortese sostanzialmente mi ha detto - prosegue - che a suo avviso, ma il fatto sembrava notorio, Pontone e Baldassarre avevano percepito un'indebita commissione dell'operazione per il tramite di Lutifin. Mi disse anche che i due erano conosciuti come la banda del cinque per cento perche su ogni operazione prendevano tale percentuale".

2 - MPS: GDF MILANO, PAGAMENTI RISERVATI A ALTI DIRIGENTI BANCA
(ANSA) - ''Nel corso delle indagini e' stato accertato che la Lutifin Services era stata utilizzata quale veicolo per effettuare pagamenti riservati nei confronti di alti dirigenti del Monte dei Paschi di Siena''. E' quanto scrive il Nucleo di Polizia tributaria di Milano in un'informativa del 2010 inviata ai pm che indagavano sulla societa' di intermediazione svizzera. L'informativa, anticipata dal sito de Linkiesta, sarebbe ora agli atti della Procura di Siena per quello che riguarda i profili relativi a Mps.

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3 - MPS: SENTITO COME PERSONA INFORMATA EX CAPO SEGRETERIA MUSSARI (ASCA) - Valentino Fanti, ex capo della segreteria di Giuseppe Mussari e segretario del CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena, viene sentito oggi come persona informata sui fatti dai magistrati senesi che conducono le indagini sul Monte. Fanti, che oggi e responsabile dell'area segreteria generale e segretario del CdA, e entrato nell'ufficio dei Pm poco dopo le 13.

lutifinlutifin

Oggi a Siena sono presenti anche uomini del nucleo valutario della Guardia di Finanza di Roma, che conduce le indagini, per un vertice con i sostituti procuratori Giuseppe Grosso, Antonino Nastasi e Aldo Natalini e con il procuratore capo Tito Salerno. Sulle indagini, pero, i magistrati senesi continuano a tenere il piu stretto riserbo.

 

 

 

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