ALITALIA D’ARABIA – MONTEZEMOLO PLANA SULLA PRESIDENZA DI ALITALIA MA HOGAN NON GLI FA VEDERE MEZZA DELEGA OPERATIVA – BELLICAPELLI SARÀ UN PRESIDENTE DI CAMPANELLO – IN ARRIVO BRUNELLI COME DIRETTORE FINANZIARIO

L’ex presidente della Ferrari designato alla presidenza della nuova Alitalia, con il vero boss James Hogan alla vicepresidenza e tutte le deleghe operative in mano all’ad Silvano Cassano. Intanto i soci italiani devono anticipare subito 80 milioni dei 300 previsti dall’aumento di capitale. La cassa sta finendo…

Condividi questo articolo


Rosario Dimito per “Il Messaggero

 

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Luca Cordero di Montezemolo è il presidente della nuova Alitalia, James Hogan il vicepresidente. Quest'ultimo incarico è una novità, maturata negli ultimi giorni, rispetto invece alla scelta dell'ex presidente della Ferrari, in piedi da prima dell'estate.

 

Montezemolo e Hogan, secondo quanto risulta al Messaggero, sono stati designati ieri dal consiglio dell'attuale compagnia destinata a diventare la Holdco con in pancia il 100% di Midco che, a sua volta, avrà il 51% della nuova Alitalia nella quale Etihad deterrà il 49%.

 

james hogan etihad 4 james hogan etihad 4

Il cda presieduto da Roberto Colaninno ha esaminato vari punti, tra cui le designazioni nella nuova società già costituita, assieme a Midco, il 24 settembre. Le nomine avverranno nel corso dell'assemblea fissata per il 20 novembre in prima convocazione anche se, quasi certamente, si svolgerà il 26 in seconda. Il tutto dopo l'autorizzazione dell'Antitrust Ue che, come riferito ieri da Colaninno, dovrebbe arrivare nei tempi previsti, lunedì 17. Il closing dovrebbe avvenire prima del 31 dicembre in modo da far spiccare il volo alla nuova compagnia in anticipo.

ARRIVA ANCHE BRUNELLI
Montezemolo non avrà deleghe operative che saranno tutte attribuite all'ad Silvano Cassano che sostituirà Gabriele Del Torchio. Nella nuova Alitalia verrà conferito un ramo d'azienda di valore pari a 550 milioni. Anche ieri il board ha esaminato le perizie di Enrico Laghi, Gabriele Villa, Maurizio Dallocchio: secondo il piano, dei 550 milioni ben 401 si riferiscono al capitale e 149 al sovrapprezzo. Etihad verserà 387,5 milioni in aumento di capitale pari al 49%.

SILVANO CASSANO SILVANO CASSANO

 

Ma l'ingresso della compagnia araba avverrà dopo alcuni adempimenti: Holdco conferirà il ramo d'azienda alla newco e a seguire la partecipazione del 100% sarà trasferita a Midco, nella quale Poste verserà la sua quota a fronte della sottoscrizione di notes (bond). A sua volta Midco per far affluire la liquidità a Holdco, distribuirà al suo unico azionista le riserve sovrapprezzo azioni.


C'è da dire, però, che prima di arrivare a queste manovre conclusive, nelle prossime ore, i sette soci che si sono assunti l'impegno con Etihad di tenere in vita l'attuale Alitalia fino al passaggio agli arabi, dovranno anticipare parte dell'aumento fino a 300 milioni. Sempre ieri, infatti, il board ha richiesto il versamento di 80 milioni decisi alcune settimane fa: questo perché Del Torchio ha riferito che domani finisce la cassa, molto dopo rispetto alle previsioni del 24 ottobre. I consiglieri hanno attribuito al manager in uscita il merito di aver risparmiato più di quanto previsto. Gli 80 milioni comprendono i 25 milioni della quota parte di Poste che verserà tramite Midco: quando partirà il giro dei conferimenti Poste parteciperà con 50 milioni che verranno destinati alla Holdco.

Intanto dalla vecchia Alitalia oltre a Del Torchio si prepara ad uscire anche il cfo Paolo Amato: il timone verrà affidato a Massimo Brunelli, ex Enel, ex Telecom Italia e, da ultimo, IdeaFimit.

ROBERTO COLANINNO IN MOTO ROBERTO COLANINNO IN MOTO

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA “DITTA FERRAGNEZ” È SCOPPIATA DEFINITIVAMENTE CON L’ADDIO DI FEDEZ ALLE TETTINE CONIUGALI DI CHIARA. UN “TRASLOCO” CHE PARE SIA STATO ALLIETATO DA UN DURISSIMO LITIGIO TRA I NOSTRI EROI CADUTI DALL’OLIMPO DIGITALE. UNA PAROLA TIRA UNA PAROLACCIA, FINCHÉ SI È ARRIVATI A UN CLASSICO DI OGNI FINE MATRIMONIO: IL RINFACCIO DI GELOSIE E TRADIMENTI - UNA VOLTA TORNATO A CASA DELLA MAMMINA, IL FEDEZZONE È TORNATO MASCHIO ALFA. ED E’ SUBITO SCOPPIATA UNA RISSA CON NASKA, UN ROCKER BONAZZO IN MODALITÀ MANESKIN - IL 'CAOS BELLI' DI TANTO FERVORE MUSCOLOIDE DEL RAPPER DEFERRAGNIZZATO NEI CONFRONTI DEL BALDO NASKA E' SINTETIZZATO DA FABRIZIO CORONA IN UNA FRASE SIBILLINA: “A QUANTO PARE, I SUOI FIGLI”. OHIBO', CHE C’ENTRA NASKA CON LA FERRAGNI? AH, SAPERLO…

DAGOREPORT – CHE CONFUSIONE, SARÀ PERCHÉ VOTIAMO: LE EUROPEE DEL 9 GIUGNO METTONO IN CAMPO DUE SCHIERAMENTI: URSULA & GIORGIA CONTRO MACRON & SCHOLZ - SE LE DUE BIONDE SI FANNO BELLE IN EGITTO CON 7,4 MILIARDI SGANCIATI DALL'UNIONE EUROPEA, I MASCHIETTI FANNO FUORI LE DUE MERKEL IMMAGINARIE, CHIAMANO IL POLACCO TUSK E DANNO VITA AL "TRIANGOLO DI WEIMAR" PER FRONTEGGIARE LA GUERRA UCRAINA - IL DOPPIO GIOCO DELLA DUCETTA: SPINGE URSULA MA TIENE IN CALDO LA MALTESE METSOLA – OSTACOLI PER DRAGHI - IL MESSAGGIO “IN CODICE” DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA E LE PAROLE AL VENTO DI CROSETTO…

DAGOREPORT – L'ENNESIMO BLUFF DELLA MELONA SI CHIAMA UCRAINA: IL SUO SOSTEGNO E' SOLO UN RIDANCIANO ''CONFORTO VOCALE” COL SOLITO CONTORNO DI SMORFIE E OCCHIONI SBATTUTI A QUELL'ANIMA IN PENA DI ZELENSKY - LA PROVA? A BERLINO, OGGI, SI SONO RIUNITI I LEADER CHE DECIDONO DAVVERO LA STRATEGIA EUROPEA PER SOSTENERE CON ARMI E MEZZI L'UCRAINA: IL FRANCESE MACRON, IL TEDESCO SCHOLZ E IL POLACCO TUSK. E L'ITALIA? NON RIUSCENDO A TRASFORMARE IL BLA-BLA DELLA MELONA NÉ IN SOLDI NÉ IN ARMI, NON CONTA UN CAZZO E STA A CASA - COSI' MENTRE OGGI SI RIUNIVA IL COSIDDETTO "TRIANGOLO DI WEIMAR", SAPETE DOV'ERA L'UNDERDOG DE' NOANTRI? A CIANCIARE SU UN ALTRO SUO POLVERONE: QUEL FANTOMATICO "PIANO MATTEI" CHE FINIRA' CON L'INAUGURAZIONE DI UNA BELLA POMPA DI BENZINA A TUNISI (SE VA BENE...)