james hogan montezemolo

L’ALITALIA CHE VERRÀ - I DEBITI SONO IL DOPPIO DEL PREVISTO, MA ETIHAD NON MOLLA: HA TROPPO INTERESSE A CRESCERE IN EUROPA – HOGAN NON MOLLA: MONTEZEMOLO SENZA DELEGHE PESANTI - AIR FRANCE DICE ADDIO: “ABBIAMO PERSO MOLTI SOLDI IN ALITALIA E NON SEGUIREMO LE SUE AVVENTURE” - IL VERDETTO UE RIMANDATO AL 17 NOVEMBRE

1. DAGOREPORT -  L’ALITALIA CHE VERRÀ: L’ADDIO DI AIR FRANCE, IL RICATTO (FINTO) DI ETIHAD

james hogan etihad 7james hogan etihad 7

 

La Commissione Europea fa sapere oggi di aver rinviato la decisione sull’operazione Alitalia-Etihad al 17 novembre: due settimane in più per stabilire se la nuova compagnia è in regola con le norme della concorrenza e del mercato europeo. Doveva arrivare lunedì 3 novembre l’ok (eventuale) all’ingresso degli emiri di Abu Dhabi nella compagnia di bandiera italiana, e alla luce di questa scadenza, si ipotizzava il closing dell’operazione per venerdì 31 ottobre.

 

Invece rischia di saltare, e non solo per il dossier aperto con Bruxelles. I conti, come sempre con Alitalia, non tornano. Servono molti più soldi di quelli preventivati dagli attuali manager. Stavolta però il compratore lo sa benissimo. Oltre al capo di Etihad James Hogan, gli emiri hanno piazzato dentro Alitalia due uomini a controllare i conti, e hanno fatto una “due diligence” come si deve. Anche il nuovo amministratore delegato, Silvano Cassano, è uomo fidato di Hogan, con cui ha lavorato per anni in Hertz.

james hogan etihad 6james hogan etihad 6

 

Questi emissari stanno mettendo il sale sulla coda di Del Torchio (in uscita) e degli azionisti, minacciando la necessità di iniettare più soldi rispetto ai 250 milioni approvati in estate, vista la peggiorata situazione finanziaria di Alitalia. Alla fine però, i nuovi soci non faranno saltare il banco: entrare a prezzo stracciato nel mercato europeo, e comandare (di fatto) su uno degli hub più importanti del Mediterraneo è un obiettivo che non si farebbero mai sfuggire (Malpensa servirà per i cargo). Per questo hanno accettato praticamente tutte le condizioni degli attuali azionisti, da Poste alle banche.

 

CAPITOLO MONTEZEMOLO

james hogan etihad 5james hogan etihad 5

Sul ruolo dell’ex presidente Ferrari, James Hogan è d’accordo con Marchionne: è buono per tagliare i nastri e parlare in pubblico, ma non dovrà avere deleghe pesanti. Un ‘presidente di campanello’ vecchio stile, al quale potranno essere conferite le competenze minori, come l’internal audit, ma non dossier importanti e doviziosi come la comunicazione. Se a Luchino va bene così, la poltrona è sua. Ed essendo molto a corto di offerte prestigiose, ultimamente, accetterà di buon grado anche un ruolo senza veri poteri.

 

ADIEU LES FRANCAIS

Nelle voci incontrollate che precedono la chiusura dell’operazione Alitalia-Etihad, si parlava anche di appioppare Malpensa ad Air France, che sono interessati a creare una rete del Nord Europa. Il piano al momento non è fattibile: i conti della società transalpina sono un disastro peggiore delle previsioni, e dopo aver “perso molti soldi in Alitalia, il direttore finanziario Francois Riolacci non ha intenzione di farlo anche con l’aeroporto del varesotto: “Non c’è alcuna ambizione di seguire l’avventura di Alitalia, che resta però un partner industriale importante”.

montezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al Mubarakmontezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al Mubarak

 

 

2. ALITALIA: AF-KLM, BENE ALLEANZA CON ETIHAD MA TRATTIAMO SU SINERGIE

Radiocor - Air France-Klm sostiene l'alleanza tra Alitalia e Etihad, ma non nasconde che non sara' poi facile conciliare le sinergie dell'accordo industriale che la lega ad Alitalia e quindi le tre compagnie dovranno trovarsi al tavolo della trattative per discuterne. 'L'interesse per Air France-Klm e' che la transazione tra Alitalia e Etihad si faccia e che si possa poi trovare un accordo intelligente per conservare l'essenziale delle nostre sinergie con Alitalia o anche trovarne altre se e' possibile', ha detto il cfo di Air France-Klm Pierre Francois Riolacci nel corso di una conference call.

 

montezemolo ad abu dhabimontezemolo ad abu dhabi

'Bisogna essere chiari: non e' cosi' facile da parte di Alitalia mantenere le sinergie con Air France-Klm e generare sinergie anche con Etihad. Non e' facile riconciliare le sinergie con i due gruppi. Sicuramente ci saranno discussioni che sono complicate', ha aggiunto il cfo. Da Parigi giunge la puntualizzazione che dopo l'entrata di Etihad la quota in Alitalia, ora al 7,08%, scendera' tra 0 e l'1% e 'non c'e' alcuna ambizione di seguire l'avventura' di Alitalia, che resta pero' un partner industriale importantissimo. 'Abbiamo perso molti soldi in Alitalia, ma ne abbiamo guadagnato e ne guadagniamo molto con Alitalia come partner', ha detto Riolacci.

 

3. ETIHAD E ALITALIA FANNO CONCESSIONI PER OTTENERE OK ANTITRUST UE

GABRIELE DEL TORCHIOGABRIELE DEL TORCHIO

 (Reuters) - Etihad Airways e Alitalia hanno offerto una serie di concessioni alla Ue nel tentativo di ottenere l'ok dell'antitrust di Bruxelles riguardo al piano della compagnia di Abu Dhabi per acquisire il 49% di Alitalia. La Commissione europea ha scritto ieri sul suo sito web che deciderà in merito entro il 17 novembre dopo aver ricevuto nuove notifiche, senza dare dettagli sul tipo di concessioni fatte.

 

Le due compagnie hanno fatto sapere che rinunceranno ad alcuni slot sulla rotta Roma-Belgrado per facilitare i loro concorrenti, secondo quanto riferisce una fonte a conoscenza del dossier. Un'altra fonte ha detto a Reuters in settembre che dovrebbero bastare concessioni minori per guadagnare il via libera dell'Antitrust europeo.

SILVANO CASSANOSILVANO CASSANO

 

Etihad, detenuta dallo Stato di Abu Dhabi, ha quote di minoranza in Air Berlin, Air Seychelles, Virgin Australia, Aer Lingus, Air Serbia e Jet Airways. Il piano di salvataggio di Alitalia da 1,76 miliardi di euro include l'azionista pubblico Poste italiane.

ROBERTO COLANINNO IN MOTO ROBERTO COLANINNO IN MOTO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...