volkswagen

ALTRO CHE CROLLO PER LO SCANDALO “DIESEL-GATE”: LA VOLKSWAGEN VENDE PIÙ DI PRIMA! - AUMENTATI SIA GLI ACQUISTI DEI PRIVATI SIA QUELLI DELLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO - LO SPRINT HA COME PROTAGONISTE SOPRATTUTTO POLO E GOLF

Alessandro Marchetti Tricamo per www.corriere.it

 

Presentazione dei risultati 2015 e assemblea degli azionisti rinviate. Il messaggio non proprio rassicurante arriva dal quartier generale Volkswagen. Segno che la grande corazzata tedesca balla ancora e lo scandalo delle emissioni truccate ha lasciato a Wolfsburg più di qualche conto aperto.

 

matthias  mueller  volkswagenmatthias mueller volkswagen

IN ITALIA: +20 PER CENTO IN GENNAIO

Eppure dal punto di vista commerciale tutto sembra andare meglio del previsto. Almeno in Europa dove le vendite delle auto del marchio tedesco hanno registrato nel 2015 un +1,9%. Nessun crollo. Solo qualche cedimento. È il caso della Germania: chiuso il 2015 con un +3,9%, a gennaio il calo è stato del 8,8%. Nessuna conseguenza in Italia. Anzi. Dopo il quasi +8% dello scorso anno, Volkswagen da noi a gennaio è salita di oltre il 20%: circa 2 mila auto in più, 1.200 delle quali acquistate da clienti privati. La spinta consistente arriva anche dal «rent a car», passato dalle 33 auto del gennaio 2015 alle 798 dello scorso mese.

VOLKSWAGENVOLKSWAGEN

 

Stabili le auto-immatricolazioni della casa e dei concessionari, molte delle quali destinate ai famosi «km zero», e il noleggio a lungo termine. Lo sprint ha come protagoniste soprattutto Polo e Golf, grandi classici del marchio: a gennaio la prima ha superato in un colpo solo Fiat Punto e Ford Fiesta, la seconda ha incrementato il vantaggio rispetto alle rivali. Per la Golf è un successo globale: per la prima volta nella sua storia è stata la seconda auto più venduta al mondo, solo la Toyota Corolla è riuscita a far meglio.

 

«IL CAPITALE DI FIDUCIA È ANCORA GRANDE»

«Per molti clienti il capitale di fiducia accumulato nel tempo da Volkswagen è tale da assorbire il colpo subito», spiega Leonardo Buzzavo docente di Strategie di Marketing all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Una fiducia sulla quale costruire l’immagine del futuro, anche con l’aiuto di una strategia che segna una linea ben marcata con il passato e prevede il lancio per l’intero gruppo tedesco di 20 modelli ibridi ricaricabili plug-in o elettrici entro il 2020.

VOLKSWAGENVOLKSWAGEN

 

Se poi un marchio ad alta reputazione come Volkswagen è reso più accessibile a tutti con le inevitabili campagne di vendita (sconti, supervalutazioni, …), il gioco è fatto e i volumi salgono. L’effetto saldi o outlet funziona sempre. Il mercato Italia lo dimostra. Senza contare che l’acquisto è «influenzato soprattutto da aspetti percepiti direttamente, come ad esempio la scarsa affidabilità». Altro che emissioni. Non solo: «Molti clienti sono ormai abituati a differenze anche importanti tra i dati teorici di omologazione e quelli effettivi, si pensi a quanto accade per i consumi dichiarati», continua Buzzavo. Manipolazioni che non fanno più effetto.

 

INIZIATI GLI INTERVENTI SUI MOTORI DIESEL

walter de silva con winterkorn di volkswagenwalter de silva con winterkorn di volkswagen

La risposta positiva del mercato non cancella quanto accaduto, tanto più se in Europa gli interventi sui motori diesel 1.2 TDI, 1.6 TDI e 2.0TDI interessati dallo scandalo emissioni, sono solo appena iniziati e dureranno tutto l’anno (i veicoli interessati sono oltre 8,5 milioni). L’operazione di aggiornamento del software e installazione di uno stabilizzatore di flusso (per il 1.6 TDI) richiede un massimo di 45 minuti e ha ricevuto il parere positivo del governo tedesco: «Le soluzioni proposte rispondono alle nostre richieste e non comportano penalizzazioni per i clienti», ha rassicurato il ministro dei trasporti, Alexander Dobrindt.

 

NEGLI USA, INVECE, C’È UNA FLESSIONE

Spostando il punto di osservazione qualcosa cambia. «Gli Stati Uniti sono per noi un mercato strategico», ripete Matthias Müller ceo del gruppo Volkswagen. Per ora le rassicurazioni e i soldi promessi (quasi 2 miliardi di dollari solo per lo stabilimento di Chattanooga e per la produzione del suv medio in Usa) non hanno avuto effetto: nel 2015 le vendite delle auto Volkswagen sono scese del 4,8% e a gennaio di un ulteriore 14,6%. A salvarsi è solo la Golf che ha visto raddoppiare le vendite.

VOLKSWAGENVOLKSWAGEN

 

Il California Air Resources Board, l’ente californiano per la salute dell’aria, ha finora respinto le soluzioni proposte dai tedeschi per il 2.0 TDI perché «prive di dettagli sufficienti, con informazioni che non assicurano il successo degli interventi e non garantiscono il mantenimento di prestazioni e affidabilità delle vetture interessate», ha spiegato il direttore del centro Richard W. Corey. Parole che la dicono lunga sulle difficoltà per Volkswagen di trovare presto una soluzione negli Stati Uniti.

 

I TIMORI IN BORSA

VOLKSWAGEN 1VOLKSWAGEN 1

C’è poi da convincere la Borsa. Chi ha in mano azioni Volkswagen resta il più preoccupato: a Francoforte il titolo è passato da una quotazione precedente allo scandalo emissioni di oltre 167 euro a poco più di 100 euro di oggi. A loro non basta un semplice richiamo.

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…