AMORE ACIDO - “MI INFASTIDIVA SU FB”: GIOVANE AGGREDITO CON ACIDO E COLPI DI MARTELLO A MILANO DALL’EX FIDANZATA, STUDENTESSA ALLA BOCCONI, E DAL SUO NUOVO COMPAGNO (GIÀ CANDIDATO ALLA REGIONE LOMBARDIA NELLA LISTA DI TREMONTI) - I DUE SONO STATI ARRESTATI

Il 22enne milanese pensava gli dovessero consegnare un pacco, invece, è stato colpito al volto: ora si trova all’ospedale Niguarda ma le sue condizioni non sono gravi - La giovane ha agito insieme all’uomo con cui ha una relazione che ha inseguito la vittima con un martello - Secondo il pm la studentessa si è mostrata reticente, falsa e spocchiosa...

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Da “corriere.it

 

 

Alexander Boettcher Alexander Boettcher

Una ritorsione nei confronti dell’ex fidanzato del liceo, colpevole di averla «infastidita» con sms e messaggi su Facebook. Sarebbe questo il movente che ha spinto Martina Levato, studentessa bocconiana di 23 anni, ad aggredire il 22enne Pietro Barbini, lanciandogli addosso dell’acido. La giovane ha agito insieme all’uomo con cui ha una relazione, Alexander Boettcher, un 30enne che lavora in Borsa per una società immobiliare e già candidato alla regione Lombardia come consigliere, e che ha inseguito la vittima con un martello.

 

Martina Levato, ascoltata in aula dal giudice di Milano Lorella Trovato durante l’udienza di convalida dell’arresto, ha ammesso di aver gettato l’acido addosso a Barbini, compagno di scuola al liceo Parini di Milano, cercando però di scagionare l’attuale fidanzato che, secondo la sua versione, «non era consapevole» delle sue intenzioni. Non avrebbe fornito invece spiegazioni sulle telefonate al giovane, che vive a Boston, tornato a Milano nei giorni scorsi per trascorrere le vacanze di Natale insieme alla famiglia, effettuate per attirarlo in via Giulio Carcano con la scusa della consegna di un pacco.

martina levato martina levato

 

«Una ragazza reticente, falsa e spocchiosa»

Il 30enne, arrestato dalla polizia subito dopo l’aggressione, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Martina Levato è stata riconosciuta dal padre di Barbini mentre si aggirava per i corridoi della Questura in seguito all’arresto di Boettcher, e ulteriori riscontri sul suo ruolo sono arrivati dal racconto della vittima e dall’analisi degli sms memorizzati nel suo telefono cellulare. È stata quindi arrestata nella casa dove vive insieme ai genitori a Bollate, nell’hinterland milanese.

 

L’acido è stato invece trovato in una casa affittata da Boettcher, nato in Germania ma residente da anni a Milano, che si era presentato in via Giulio Carcano armato di martello. La giovane era già stata denunciata nel maggio scorso da un altro uomo , anch’egli studente alla Bocconi.

giovane aggredito con acido via carcano giovane aggredito con acido via carcano

 

Secondo la denuncia, la Levato avrebbe tentato di evirare il ragazzo. «La conseguenza di un fatto così grave non può che essere la custodia cautelare in carcere», ha spiegato il pm di Milano Marcello Musso intervenendo in aula dopo l’interrogatorio della ragazza. «Martina Levato si è dimostrata una bocconiana reticente, falsa e spocchiosa - ha proseguito - .

 

La sua confessione è tale perché l’hanno beccata con le mani nella marmellata ma non ci ha detto chi ha teso la trappola». Il difensore della studentessa, avvocato Paola Bonelli, ha sostenuto la necessità di «valutare la capacità di intendere e di volere» della giovane, opponendosi alla misura della custodia cautelare in carcere che «avrebbe effetti deleteri su una persona che presenta già diverse fragilità».

 

L’agguato

giovane aggredito con acido via carcano 2 giovane aggredito con acido via carcano 2

«Dobbiamo consegnarle un pacco». E ancora, con insistenza: «Il suo pacco è in giacenza, non possiamo tenerlo più qui». Da tre giorni riceveva telefonate da un uomo che si presentava come addetto di una nota ditta di spedizioni.

 

Il ragazzo, 22 anni, non attendeva nessun pacco, ma alla fine ha accettato di andare all’appuntamento, fissato per le 6 di domenica pomeriggio in via Giulio Carcano, non lontano da viale Giovanni da Cermenate. Forse insospettito, si è fatto accompagnare dal padre. Era una trappola. All’improvviso gli si sono materializzati di fronte un uomo e una donna (almeno così sembra, questa seconda figura era incappucciata): lei gli ha scagliato addosso una vaschetta di acido; lui ha provato ad aggredirlo con un martello. Pochi secondi. Urla.

 

giovane aggredito a milano con acido giovane aggredito a milano con acido

Il padre del ragazzo aggredito è riuscito ad avventarsi sull’uomo e lo ha trattenuto. Chiamate di soccorso. Sul posto sono arrivate immediatamente le Volanti della polizia e le ambulanze. I poliziotti hanno bloccato l’aggressore, che ha provato a giustificarsi: «Non c’entro niente, ho solo visto la scena e ho cercato di dare un aiuto».

 

In realtà il padre del giovane ha assistito a tutta la sequenza, ha visto la coppia spuntare dal buio, è intervenuto; l’aggressore è stato fermato e portato in questura; mentre la ragazza è riuscita ad allontanarsi. Il ragazzo invece è stato trasportato al pronto soccorso del Niguarda: ha ustioni importanti sul volto e sulle mani, ma le sue condizioni non sembravano gravissime, tanto che è entrato in ospedale in codice giallo.

Alexander Boettcher e martina levato Alexander Boettcher e martina levato

 

 

Poco dopo in via Carcano sono arrivati anche gli uomini della Scientifica, mentre i poliziotti dell’ufficio Prevenzione generale, guidati dal dirigente Maria Josè Falcicchia, hanno raccolto le testimonianze del padre e di alcuni passanti; le hanno confrontate con la versione dell’uomo che impugnava il martello. Nel corso della serata il quadro dell’aggressione, che è stata premeditata, come una sorta di agguato, ha iniziato a chiarirsi.

alexander boettcher alexander boettcher

 

All’origine dovrebbe esserci una questione sentimentale, probabilmente il 22enne ha avuto una relazione (gli investigatori cercheranno di capire di che durata e di che «entità») con la compagna o ex compagna dell’uomo che ha provato a colpirlo.

 

 

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