APPLE MANIA - TIM COOK ANNUNCIA NUOVI PROTOCOLLI DI SICUREZZA PER EVITARE ALTRE “PORNO RAPINE” SU ICLOUD - E JOHN IVE SFIDA LA SVIZZERA: “IL NOSTRO IWATCH SEPPELLIRÀ I VOSTRI OROLOGI” - A NEW YORK C’È GIÀ LA FILA PER L’IPHONE 6, A DUE SETTIMANE DALL’USCITA

Cook ammette che avrebbe potuto fare di più per far capire ai clienti i rischi sulla sicurezza - Il capo del design si fa beffe degli svizzeri in vista dell’arrivo dell’orologio Apple - L’iPhone 6 sarà presentato il 9 settembre, venduto (forse) dal 19. Ma c’è già chi campeggia sotto al logo della mela...

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1. APPLE VUOLE PIÙ SICUREZZA E MENO DIVE NUDE ONLINE

Valerio Porcu per http://www.tomshw.it/

 

i primi in fila per il nuovo iphone 6 all apple store di new york i primi in fila per il nuovo iphone 6 all apple store di new york

Apple vuole rendere iCloud più sicuro, nella speranza di evitare che si ripetano situazioni imbarazzanti come il furto di foto private ai danni di molte donne famose che abbiamo visto nei giorni scorsi. L'azienda manderà notifiche ai propri utenti per informarli di eventuali attività sospette, e avvierà una campagna di sensibilizzazione. 

 

Riceveremo quindi una notifica se qualcuno cerca ripristinare un backup - un'eventualità non coperta dalle notifiche proposte attualmente. Quest'azione è proprio quella che ha reso possibile il furto dei dati. Apple inoltre amplierà la portata dell'accesso in due passaggi: chi attiva questa funzione, dopo la pubblicazione di iOS 8, potrà contare sulla protezione aggiuntiva anche per l'accesso a iCloud da un dispositivo mobile.

 

Apple si è già difesa affermando che i propri sistemi non sono stati violati, ma si può affermare almeno che non abbia comunicato adeguatamente né con i propri clienti né con il pubblico. Queste nuove notifiche sono un piccolo passo avanti, non una vera protezione, ma speriamo che sia solo la prima di altre iniziative mirate a rinforzare la sicurezza.

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Quanto all'attacco contro i dati di Jennifer Lawrence e le altre celebrità, Apple ha qualche responsabilità: almeno nel caso di personaggi pubblici recuperare una password non è poi così difficile. I dati di accesso, comunque, si possono ottenere anche in altri modi - non necessariamente tramite i sistemi di Apple. Una volta che li hanno ottenuti, i criminali hanno usato strumenti specifici - indirizzati alle forze dell'ordine - per ripristinare il backup dei dispositivi. A questo punto tutti i dati presenti su iPhone e iPad del bersaglio sono diventati accessibili, non solo le fotografie.

 

Il problema non è tuttavia solo tecnologico, come ha notato l'AD dell'azienda Tim Cook. Il dirigente ammette che Apple avrebbe potuto fare di più per rendere i propri clienti più consapevoli riguardo alla sicurezza dei sistemi informatici. Un'affermazione che ci trova d'accordo, perché nemmeno il più sicuro dei sistemi può reggere se a usarlo sono persone che non danno la giusta importanza alla sicurezza. E affinché questo accada prima di tutto è necessario spiegare alle persone perché il tema è importante, e come fare per tenere i propri dati il più al sicuro possibile.

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Ecco perché tra i piani di Apple c'è anche una campagna di sensibilizzazione affinché più persone usino l'accesso in due passaggi. Oggi sono pochi ad aver fatto questa scelta, che tuttavia è un modo semplice di migliorare la sicurezza. Se le celebrità l'avessero usata, hanno detto i portavoce di Apple, non sarebbe stato possibile indovinare la loro password.

 

 

2. APPLE SFIDA LA SVIZZERA: "IWATCH SEPPELLIRÀ I VOSTRI OROLOGI"

Franco Zantonelli per “la Repubblica

 

APPLE APPLE

Una mela vi seppellirà. E così, mentre continuano le indiscrezioni su un imminente lancio dell'iWatch, il responsabile del design di Apple, Jony Ive, si fa beffe degli svizzeri, per il momento ancora padroni assoluti del mercato orologiero mondiale.

 

In un'intervista al New York Times, Ive dice che "la Svizzera è in pericolo" e che l'orologio multimediale, messo a punto a Cupertino, spezzerà il monopolio elvetico. In realtà, stando a fonti citate dal quotidiano statunitense, Ive, un brillantissimo designer britannico, considerato un vero e proprio genio, avrebbe usato termini molto meno diplomatici e più crudi, per spiegare in che condizioni si troverà l'industria svizzera del settore, quando l'iWatch di Apple sarà in vendita.

 

Le esternazioni di Ive, su uno dei più autorevoli quotidiani americani, hanno, comunque, il sapore dell'operazione di marketing. Avvengono, infatti, a pochi giorni dalla presentazione, nella sede californiana del gruppo fondato da Steve Jobs, dell'iPhone 6. In contemporanea al suo nuovo smartphone, martedì prossimo Apple potrebbe svelare, anche, l'orologio di cui tutti parlano ma che nessuno ha ancora visto.

apple iphone sei ipotesi apple iphone sei ipotesi

 

In Svizzera la minaccia dell'iWatch viene, almeno per il momento, accolta con un'alzata di spalle dai principali operatori del settore. "Non abbiamo nulla da temere", ha replicato a Ive il Ceo di Swatch, Nick Hayek. "Fino a prova contraria - ha aggiunto - siamo noi i campioni della miniaturizzazione,

sia di quella meccanica che di quella elettronica. L'arrivo di un orologio con nuove funzioni non farà che convincere altra più gente a mettersi qualcosa al polso". Il ragionamento del boss di Swatch è semplice: iWatch contribuirà a far vendere un numero maggiore di orologi.

apple iphone sei ipotesi apple iphone sei ipotesi

 

Intanto Nick Hayek, mentre Apple guarda con cupidigia al predominio svizzero, già strizza l'occhio al consumatore americano. "Negli Stati Uniti - ha detto - oggi solo il 30 per cento dei consumatori possiede un orologio". Fatto sta che, ancora mesi fa, in molti erano convinti che Apple, nella messa a punto e nella successiva commercializzazione del suo nuovo prodotto multimediale, avesse individuato il gigante Swatch come partner ideale. Hayek, però, reduce da una cattiva esperienza con Tiffany, finita con una causa multimilionaria a vantaggio del suo gruppo, ha smentito aggiungendo un significativo "mai più affari con gli americani".

 

 

3. FEBBRE DA IPHONE 6, A NEW YORK CODE FUORI DAGLI APPLE STORE A DUE SETTIMANE DALL'USCITA

Da www.ilmessaggero.it

 

Dopo l'annuncio sulla presentazione del nuovo iPhone 6 il 9 settembre a New York già scatta la mania con le prime code fuori dagli store.

L'AD DI APPLE TIM COOK L'AD DI APPLE TIM COOK

La data dell'arrivo nei negozi è ancora sconosciuta, ma già si stanno formando le prime code dei fan dell'iPhone, a New York, davanti al cubo di vetro dell'Apple Store sulla Fifth Avenue. Il nuovo melafonino sarà lanciato dall'azienda di Cupertino il 9 settembre e presumibilmente - ma non si sa nulla di ufficiale - arriverà nei negozi il 19 settembre. L'attesa quindi è lunga.

 

Il rito delle code è oramai un classico di ogni vigilia dell'iPhone. E negli anni le file sono diventate anche un'occasione per avere visibilità mediatica, grazie anche alla sponsorizzazione di alcune aziende. Ad esempio, come riporta il sito Macity, Brian Ceballo e Joseph Cruz, di BuyBackWorld, sono arrivati il 31 agosto, pianificando di attendere in fila per circa 19 giorni, record di sempre. Poi hanno poi ceduto il posto per 1250 dollari a Jason e Moon Raym, arrivati per sponsorizzare una applicazione dedicata alla salute.

TIM COOK PARLA ALLA CONVENTION DEL DIGITALE TIM COOK PARLA ALLA CONVENTION DEL DIGITALE

 

Gli iPhone attesi sono due: uno da 4,7 e l'altro da 5,5 pollici, quindi più grandi del modello attuale da 4 pollici. E il 9 settembre potrebbe arrivare anche la sorpresa iWatch, cioè il primo dispositivo indossabile della Mela Morsicata.

 

L'evento di Apple si terrà al Flint Center di Cupertino, un luogo storico dove Steve Jobs 30 anni fa presentò il primo Mac, il pc che ha rivoluzionato l'informatica, anche domestica. Secondo le ultime indiscrezioni sul palco potrebbero salire anche gli U2, che già nel 2004 insieme a Jobs lanciarono una versione speciale dell'iPod. Per la band di Bono Vox che ha in uscita un nuovo disco potrebbe essere una occasione promozionale. Da tener presente che Apple pochi mesi fa ha acquisito l'azienda di cuffie e servizi musicali Beats, che tra i suoi manager annovera lo storico produttore e discografico Jimmy Iovane.

 

 

 

 

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