armani

ARMANI AMBOSEX - RE GIORGIO CAMBIA ANCORA LE REGOLE: A FEBBRAIO UN MEGA EVENTO CON UOMINI E DONNE CHE SFILERANNO INSIEME A MILANO - L'AZIENDA FATTURA OGGI 2,33 MILIARDI. SE SI QUOTASSE IN BORSA APPLICANDO I MULTIPLI DELLE AZIENDE DI LUSSO POTREBBE CAPITALIZZARE TRA GLI 8 E I DIECI MILIARDI DI EURO

 

Giusi Ferré per “l’Economia - Corriere della Sera

 

giorgio armani sergio galeotti

Sono molte le novità per l' anno prossimo annunciate da Giorgio Armani, forte della convinzione che più l' azienda ha successo, più non si deve aver timore di sperimentare. E con un fatturato pari a 2,33 miliardi di euro e ricavi, licenze incluse, di 3,93 miliardi, ecco che lo stilista ha deciso di scandire i suoi show secondo un calendario personale che si svolgerà lungo l' intero anno.

 

maria luisa frisa e stefano tonchi giorgio armani pierpaolo piccioli

Dunque, nella settimana di gennaio dedicata alla moda maschile, oggi, nella giornata conclusiva, sfila soltanto l' Emporio Armani Uomo (per l' autunno-inverno 2019/2020), mentre la linea principale - la Giorgio Armani - andrà in passerella in febbraio con la collezione donna, dando vita a una sfilata co-ed. «Mi sembra interessante riprendere il formato di Emporio Armani Boarding - spiega lo stilista - l' happening di moda del settembre scorso realizzato nell' hangar dell' aeroporto di Linate. Lo stesso dove dal 1996 il brand con l' aquila accoglie e saluta i viaggiatori. Le esperienze co-ed aiutano a mettere a fuoco le personalità delle collezioni. Perché è importante diversificarle senza diluire la loro immagine».

 

giorgio armani

Anche per questo Emporio Armani torna in calendario a febbraio con la sola donna, che dovrebbe precedere l' evento della linea ammiraglia. Se pensiamo che Emporio Armani Boarding ha voluto dire 168 uscite, dallo sportswear agli shorts da sera per lei e per lui, e 2.300 tra ospiti e invitati vip, per la Giorgio Armani ci si aspetta qualcosa di speciale. «Emporio Armani - commenta - è un marchio contenitore, che osserva e comprende le persone in un contesto metropolitano. Mentre la main line ha già elaborato fermenti insoliti e diversità culturali, riproponendo un nuovo ordine che scompone e ricompone tutto».

michele morselli giorgio armani

 

Del luogo dell' evento, Giorgio Armani ancora non parla, ma dovrebbe essere uno spazio in linea con il dna del marchio, e rivolgersi a un pubblico selezionato e molto fedele. Secondo Yvon Berenguer, direttore di Inmouv, filiale del Bureau de Tendance Carlin di Parigi: «La scansione delle diverse linee risponde bene alla domanda di mercato. Armani propone una forma di neoclassico molto ben costruito, che sa evolvere continuamente. Qualunque sia la collezione, che si ami o meno il marchio, un capo Armani è sempre lo specchio del tempo in cui viviamo».

 

Dal 2017 l' impero Armani - che se si quotasse in Borsa applicando i multipli delle aziende di lusso potrebbe capitalizzare, calcolano gli esperti, tra gli 8 e i dieci miliardi di euro - ha completato la riorganizzazione del portafoglio marchi, ora diviso in tre: A/X Armani Exchange, Emporio Armani e la Giorgio Armani. Quest' ultima ha rafforzato la sua presenza con il restyling dello spazio a Monaco di Baviera, il potenziamento a Londra in Sloane Street e l' apertura a Firenze.

giorgio armani

 

Che cosa significa questa ordinata concentrazione dei marchi? «La parola chiave è proprio questa: ordine - risponde Armani -. In un' azienda ben inserita permette di crescere senza confusione, senza cannibalizzarsi.

Perché ogni etichetta accentua il suo carattere e lo definisce».

 

È un' esigenza contemporanea, come spiega il designer. «Un modo di rispondere all' affollamento di immagini nel quale siamo immersi. Per essere riconoscibili, bisogna avere una personalità ben scandita. Può accogliere in sé la ricchezza di stili differenti, ma li deve fondere secondo il proprio gusto, creare un mix che rappresenti anche un' apertura mentale».

 

Le grandi iniziative progettate per Milano sottolineano il forte rapporto con la città, bene espresso con il suo ruolo di ambasciatore della moda per l' Expo 2015. «È stato questo ruolo che mi ha riempito di orgoglio e mi ha spronato a mettermi, come sempre, in gioco e accentuare quel passo internazionale di Milano al quale moda e design hanno tanto contribuito», dice Armani.

Anna Wintour e Giorgio Armani

 

Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, ha chiesto infatti di rendere più attrattivo l' appuntamento con le collezioni uomo che si è svolto tra l' 11 e il 14 gennaio a rotazione con la fiorentina Pitti Immagine. «Dobbiamo conquistare più appeal e credibilità internazionale, oltre che verso i giovani», ha aggiunto lasciando intravvedere possibilità di intervento, anche se il passaggio di storiche maison del made in Italy a gruppi internazionali focalizzerà probabilmente attenzione e comunicazione sui mercati emergenti e già fortissimi, come il Sud-est Asiatico. «Ma l' importante - spiega Armani - è che conservino la loro anima italiana».

Gianni Versace, Valentino Garavani, Giorgio Armani e Gianfranco Ferrè. 5giorgio armaniroberta armani, leonardo dicaprio, tina turner e giorgio armani 1franca sozzani giorgio armani a pranzo con renzi

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO