BEN AMMAR IN BANCAROTTA! - L’AMICO FRANCO-TUNISINO DEL BANANA HA MESSO SOTTO TUTELA QUINTA INDUSTRIES - LA SOCIETÀ, POSSEDUTA DA QUINTA COMMUNICATIONS DI CUI FININVEST È AZIONISTA CON CIRCA IL 22% (C’È DENTRO PURE LA FAMIGLIA GHEDDAFI CON IL 10%), FALLISCE SCHIACCIATA DAL DIGITALE - SULL’AZIENDA GRAVA UN DEBITO DA 15 MILIONI DI EURO PER UN GIRO D’AFFARI DI CIRCA 52 MILIONI, CROLLATO DEL 20% DAL 2009 AL 2010...

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DAGOREPORT DA "Variety"
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Tarak Ben Ammar e signoraTarak Ben Ammar e signora

La Quinta Industries di Tarak Ben Ammar fallisce, piegata dall'avanzata del digitale. La società, specializzata in post-produzione e posseduta dal gruppo Quinta Communications, nato nel 1990 dall'incontro tra il finanziere franco-tunisino e la Fininvest di Silvio Berlusconi, da inizio novembre è formalmente in "redressement judiciare", sorta di procedura fallimentare. Su di essa grava un debito da 15 milioni di euro, a fronte di un giro d'affari di circa 52 milioni, in calo del 20% dal 2009 al 2010.

Tarak Ben AmmarTarak Ben Ammar

Ben Ammar si è impegnato a presentare entro i prossimi due mesi un piano finalizzato alla salvaguardia dei circa 200 dipendenti della società che ad ottobre non sono stati pagati. Il franco-tunisino possiede l'83% dell'azienda, mentre la parte rimanente è di Technicolor, anch'essa in difficoltà. A mettere in ginocchio Quinta è stato l'abbandono progressivo dell'analogico a favore del digitale. Ltc, il laboratorio specializzato nella produzione di copie di film, ha visto crollare il suo giro d'affari.

Il magazine americano "Variety" riporta i numeri della Ficam, l'associazione francese delle imprese del cinema e dell'audiovisivo, secondo cui ogni anno dal 2008 la richiesta di copie in pellicola si è ridotta del 30%. "Quando il Cnc (il Centro nazionale della cinematografia) ha varato il suo piano per la digitalizzazione si è scordato il settore della postproduzione", denuncia il presidente di Ficam, Thierry de Segonzac.

GHEDDAFI E BERLUSCONIGHEDDAFI E BERLUSCONI

Ben Ammar ha detto a" Variety" che l'azienda è stata colpita anche dalla decisione dell'antitrust francese di vietare, nel 2008, la fusione tra Quinta e il gruppo Eclair, di cui lui detiene una quota del 43%. Il 10% di Quinta Communications (che possiede Quinta Industries per l'83%) è nelle mani della finanziaria della famiglia Gheddafi.

 

 

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