BEN AMMAR MA NON BENISSIMO: IL FINANZIERE TUNISINO ACCUSATO DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA IN FRANCIA - CONSIGLIERE DI TIM E DELLA WEINSTEIN COMPANY, PONTE TRA BERLUSCONI E BOLLORÉ, RISCHIA FINO A 5 ANNI DI CARCERE PER IL FALLIMENTO DELLA SOCIETÀ CINEMATOGRAFICA QUINTA COMMUNICATION - GIÀ PIGNORATO UNO CHALET SULLE ALPI FRANCESI DA 3 MLN

-

Condividi questo articolo


BEN AMMAR CONFALONIERI BEN AMMAR CONFALONIERI

 

Dal Fatto Quotidiano

 

Tarak Ben Ammar rischia di non poter più gestire i suoi affari per il fallimento della società cinematografica Quinta Communication. Il franco-tunisino dalle mille risorse - è, infatti, consigliere di Telecom Italia, della Weinstein Co. (l' ex società del produttore americano dello scandalo abusi), ex di Mediobanca, nonché ex manager di Michael Jackson - è accusato dal tribunale francese di Nanterre di bancarotta fraudolenta, il che comporterebbe fino a 5 anni di carcere, una multa di 75.000 euro e altre pene accessorie come l' interdizione dai diritti civili e il divieto a emettere assegni.

 

tarak ben ammar nabil karoui e silvio berlusconi tarak ben ammar nabil karoui e silvio berlusconi

I guai sono cominciati già nel 2011: fallisce Quinta Industries, società che raggruppa in sé altre società di post-produzione cinematografica, tra le quali Quinta Communication che è anche azionista di maggioranza di Quinta Industries e il cui presidente è Ben Ammar. Nel 2015, sempre per il fallimento della stessa azienda, a Ben Ammar viene pignorato lo chalet in Val d' Isère, valore stimato: 3 milioni.

 

Inoltre, viene chiesto al manager, alla società e ai dirigenti un risarcimento di 45 milioni di euro. A oggi, però, la Corte ha condannato Ben Ammar, la sua società e un suo dirigente a un risarcimento di 3,5 milioni di euro.

 

 

TARAK BEN AMMAR SUL SET TARAK BEN AMMAR SUL SET tarak ben ammar sul set con polanski tarak ben ammar sul set con polanski TARAK BEN AMMAR BOLLORe? PADRE E FIGLIA TARAK BEN AMMAR BOLLORe? PADRE E FIGLIA FOTO DA A FLAVIO BRIATORE BEN AMMAR E ZANGRILLO FOTO DA A FLAVIO BRIATORE BEN AMMAR E ZANGRILLO VINCENT BOLLORE TARAK BEN AMMAR VINCENT BOLLORE TARAK BEN AMMAR

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…