gay pride a tel aviv

BERSAGLIARE I GAY. DI OFFERTE! - IL TURISMO LGBT È IL NUOVO SACRO GRAAL DEGLI OPERATORI, ANCHE IN ITALIA: VALE 3,2 MILIARDI L'ANNO (52 MILIARDI IN EUROPA) - LE CITTÀ FANNO A GARA PER ESSERE "GAY FRIENDLY"

Fabrizio Guglielmini e Michela Proietti per il “Corriere della Sera

 

tel aviv gay tel aviv gay

«Per molti viaggiatori Lgbt il check-in è un po’ il momento di verità, quando ti chiedi: sarò effettivamente benvenuto?». Solo due anni fa, in un’intervista al Wall Street Journal , Michael Weaver, presidente di Harrah’s, la società che gestisce gli hotel-casino di Las Vegas, fotografava la situazione del turismo Lgbt nella città del gioco d’azzardo. Lentamente, al popolo delle roulette e delle slot machine, si andava affiancando un altro turismo, quello gay.

 

«Ora qui puntano a turisti che possano permettersi spettacoli costosi e ristoranti di lusso. Stanno facendo di tutto per realizzare questo obiettivo», spiegava Weaver, gay dichiarato, quasi anticipando quello che sarebbe accaduto a breve. 

gay tel avivgay tel aviv


«Il turismo Lgbt è lo specchio di una parte della nostra società, il segnale che le persone cambiano più velocemente del mondo in cui vivono», le parole di Flavio Romani, presidente Arci Gay Italia, sono una delle fotografie possibili dei viaggi Lgbt che in Italia valgono il 7 per cento del totale del mercato con un giro d’affari da 3,2 miliari di euro ogni anno.

 

Una cifra che sale a 52 miliardi di euro se si considera tutta l’Europa, con un bacino potenziale di 22,6 milioni di persone secondo la Geta, la Gay European Travel Association che con il suo sito ( www.geta-europe.org tradotto in cinque lingue fra cui l’italiano) aggrega 4433 operatori turistici, dai tour operator di Ibiza alla catena Radisson Blu.

 

«All’estero si vive il turismo Lgbt in modo più “rilassato” rispetto all’Italia» continua Romani. «Che cosa vuol dire? Che per molte strutture questi viaggiatori sono “solo” un’ottima opportunità di business; gli stereotipi e i pregiudizi si sono diradati perché le ideologie sono minimizzate dal pragmatismo delle esigenze quotidiane». 
 

gay tel aviv gay tel aviv

QUANDO IL PASSAPAROLA È GLOBALE 
A livello internazionale, dopo i pionieristici gay tours dei primi anni Settanta verso Key West in Florida, giganti dell’hotellerie come Hilton ( www.goout.hilton.com ) e Marriott ( www.marriott.com/marriott/marriott-gay-travel.mi) hanno dedicato sezioni dei loro siti al turismo Lgbt anche segnalando eventi collettivi; è da tenere presente che il 18 per cento dei turisti viaggiano da soli. Con lo slogan «At Marriott there is no room for inequality», la stessa catena alberghiera ha lanciato una serie di pacchetti dedicati e lanciato l’hashtag #lovetravels: un’iniziativa che lo scorso anno è valso il riconoscimento assegnato dalla National Gay & Lesbian Chamber of Commerce (NGLCC) come migliore struttura per l’accoglienza Lgbt. Secondo i dati diffusi dalla Bit 2015, nella sola città di New York l’impatto economico è di 260 milioni di dollari l’anno.

 

I media russi dipingono i gay come pervertiti I media russi dipingono i gay come pervertiti

Una fetta importantissima di un fenomeno globale: il turismo gay ha un valore stimato pari a 200 miliardi di dollari l’anno e la legalizzazione delle unioni gay in molti Paesi ha creato un vero e proprio mercato dei viaggi di nozze specializzati, dal Portogallo alla Norvegia.

 

Con inevitabili rovesci della medaglia: le dimostrazioni e le polemiche durante le Olimpiadi invernali di Sochi, in Russia, hanno provocato una flessione del turismo gay. Recentemente in Egitto una decisione del tribunale è diventata un caso: una sentenza di una Corte amministrativa del Cairo ha stabilito che la polizia può espellere turisti e stranieri gay. E poco conta che in una discoteca assai nota de il Cairo la deejay più gettonata sia un’orgogliosa lesbica cinquantenne. 
 

Le mete Lgbt stanno diventando sempre più trasversali: non più luoghi dove si è sicuri di essere accolti, ma destinazioni da viaggiatori comuni, rese più «friendly» da alcuni pacchetti che i tour operator hanno messo a punto, con una predilezione per quei luoghi che si sono dimostrati particolarmente «progressisti».

 

malta   casinomalta casino

Negli ultimi tre anni Malta, per esempio, ha dato vita ad una serie di leggi a favore dell’uguaglianza di orientamento sessuale, approvando le unioni civili e le adozioni per le coppie dello stesso sesso.

 

Sulla scia di questa apertura, il tour operator Twizz propone pacchetti che includono la possibilità di sposarsi a Malta sia per coppie etero sia gay: la quota base per la formula weekend di 4 giorni e 3 notti a partire da 386 euro è valida per gli sposi, i testimoni e gli amici ed è comprensiva di voli, hotel di categoria 5 stelle e persino l’organizzazione del matrimonio nel comune di Valletta e l’assistenza di un wedding planner ( info@twizz.it ).

 

I World Rainbow Hotels, catena che già nel nome annuncia la sua anima «arcobaleno», da anni organizzano viaggi Lgbt: tra le mete non ci sono soltanto Amsterdam e Barcellona (anche se in Spagna il vero riferimento è Sitges, il villaggio della Costa Dorada a 40 km dalla città catalana) ma nella lista delle proposte ci sono anche Bardolino, sul lago di Garda o Tulum in Messico ( www.worldrainbowhotels.com ). E sempre in Messico è diventata una meta popolarissima Puerto Vallarta con un’atmosfera cosmopolita
per i visitatori Lgbt che arrivano da Europa, Nordamerica e Australia con un passaparola globale. 

Da Tel Aviv alla Slovenia

Fra le altre destinazioni extraeuropee, Tel Aviv, che il 12 giugno ospiterà il Gay Pride, è stata dichiarata la migliore meta Lgbt secondo le indicazioni di un sondaggio internazionale organizzato da GayCities.com e dalla compagnia aerea American Airlines: con il 43 per cento dei voti la Città Bianca ha surclassato New York, Toronto e Londra per iniziative come la campagna Gay Vibe sostenuta dal Ministero del Turismo ( awiderbridge.org ). Al di là dell’organizzazione turistica, quello che premia queste destinazioni e l’«X Factor» di un’atmosfera «friendly» che viene vissuto come il rispetto di qualsiasi orientamento e identità sessuale. 

turiste gay friendlyturiste gay friendly


In Italia una nuova iniziativa commerciale (fondata l’anno scorso) è quella della torinese Q Way ( www.q-way.it ) un tour operator specializzato in prodotti per la clientela LGBT che segnala con prontezza occasioni di viaggio come la «Pink Week» in Slovenia dal 28 maggio. Il titolare dell’agenzia Luca Fiandino ha trovato due strade di sviluppo: «Da una parte proposte di viaggio mirate per i nostri clienti italiani e dall’altra una serie di pacchetti per i viaggiatori esteri che richiedono strutture certificate Lgbt in Italia». La “certificazione” che ovviamente non segue nessun tipo di normativa è il punto centrale per Fiandino: «Per noi è importante che le strutture accolgano i visitatori Lgbt con criteri di equità, banalmente come qualsiasi altra coppia eterosessuale, e con il valore aggiunto di essere a conoscenza di ritrovi e proposte specifiche per il mondo Lgbt». 
 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI, BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...