IL CAPO DI CHEBANCA (MEDIOBANCA): “LA BANCA GENERALISTA ANDRÀ SCOMPARENDO, I COSTI NON SONO SOSTENIBILI. IN ITALIA CI SONO 10MILA FILIALI DI TROPPO” - RYANAIR SORPASSA ALITALIA

 

1.PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore

 

SAIPEM E LO SPAZIO DI MANOVRA NEL GIACIMENTO DI KASHAGAN

SAIPEM SAIPEM

Per Saipem è arrivata finalmente una boccata di ossigeno. La società italiana - che in due anni, tra inchieste giudiziarie e crollo del petrolio, ha perso oltre 10 miliardi di euro di capitalizzazione - ieri ha messo le ali in Borsa, grazie a indiscrezioni di Reuters che la vogliono in pole position per sostituire le tubazioni dello sfortunatissimo giacimento di Kashagan, in Kazakhstan:?il contratto, di assegnazione «imminente», avrebbe un valore di 1,5-2 miliardi di dollari.

 

La controllata di Eni (che a sua volta è socia del consorzio di Kashagan) ha precisato che «le discussioni con il consorzio sono ancora in corso». Ma il titolo, che aveva già esordito bene su altri rumor, ha chiuso comunque in rialzo del 4% a 8,23 euro, miglior blue chip di Piazza Affari. Era stata proprio Saipem a posare sui fondali del Mar Caspio le pipeline che si sono poi precocemente corrose, fermando a pochi giorni dall’avvio la produzione di Kashagan: un giacimento che aveva già subito infiniti ritardi e il cui costo ha ormai superato 50 miliardi di dollari.

 

kashagan-isola AGIP IN KAZAKISTANkashagan-isola AGIP IN KAZAKISTAN

A fornire i tubi erano state le giapponesi Sumitomo e Jfe. Il gruppo italiano sembrerebbe quindi essere stato scagionato:?del resto il ministero dell’Energia kazakho, che sta ancora ultimando il rapporto sull’incidente, in ottobre aveva già indicato al Parlamento di Astana di essere in trattativa proprio con gli italiani per l’incarico di sostituzione delle condotte. Se Kashagan potrà portare un po’ di respiro a Saipem, l’effetto sui conti di Eni rischia però di essere di segno opposto:?col greggio sotto 50 $ una svalutazione dell’asset sembra quasi inevitabile. (S.Bel)

 

LA CURA DA CAVALLO RIACCENDE LE LUCI TARGETTI

LOGO TARGETTILOGO TARGETTI

Ora che ha perfezionato la cessione della danese Poulsen al fondo Polaris per 70 milioni di euro, prova a ripartire davvero la fiorentina Targetti, alleggerita della “zavorra” dei debiti-monstre (erano arrivati a 230 milioni, oggi ridotti a 14 con la prospettiva di scendere a 9 per effetto dello spin off immobiliare) e sanato il contenzioso con l’Agenzia delle dogane. La “cura da cavallo” che ha salvato dal fallimento l’azienda di illuminazione (e i suoi 280 dipendenti) ha portato all’estromissione della famiglia fondatrice dalla gestione operativa e al passaggio sotto il controllo delle banche, che hanno convertito parte dei crediti in capitale e che nel giro di qualche anno la metteranno sul mercato.

 

Nel frattempo l’azienda guidata dall’ad Luigi Ferrando riparte da 60 milioni di fatturato, un ebitda che nel 2014 è tornato positivo, nuovi prodotti con tecnologia Led e focalizzazione su pochi mercati. E con nuove commesse prestigiose, come l’illuminazione dell’aeroporto di Muscat, del casinò di Macao e del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze. (Si.Pi.)

 

larry ellisonlarry ellison

I FONDI DENUNCIANO ALLA SEC GLI ECCESSI DEL VERTICE ORACLE

Il cofondatore di Oracle, Larry Ellison, lo scorso anno ha anche provato a dare una “limatina” di 10 milioni di dollari alla sua maxi-remunerazione. Ma il “gesto” non è bastato a sedare le crescenti critiche di molti grandi azionisti per gli “eccessi remunerativi” del presidente Ellison e chiedono ora l'intervento della Sec. Secondo il Financial Times, sono Pggm, secondo maggiore gestore di asset olandese, e il fondo pensione britannico Railway Pension Trustee Company a dare voce al malcontento in una lettera alla Securities and Exchange Commission, la Consob americana.

 

PORCUPINE CREEK VILLA DI LARRY ELLISON DI ORACLE PORCUPINE CREEK VILLA DI LARRY ELLISON DI ORACLE

Negli ultimi tre anni più della metà degli azionisti ha votato contro il pacchetto di compensi del presidente esecutivo e direttore operativo: in risposta Ellison si era ridotto i compensi, opzioni comprese, per il 2014 a 67,3 milioni di dollari dai 78 milioni dell'anno precedente. Per gli investitori non è abbastanza e sostengono che «la mancanza di comunicazione» ha portato alla luce preoccupazioni su compensi, affidabilità del consiglio di amministrazione e indipendenza dei consiglieri non executive. (R.Fi.)

 

 

2.AZIONI SPERICOLATE SEAT, GLI EX VERTICI PAGANO 30 MLN

Da il “Corriere della Sera

 

LUCA MAJOCCHILUCA MAJOCCHI

(fr. bas.) Hanno scelto per 30 milioni subito (pari a un sesto della capitalizzazione): i soci di Seat Pagine Gialle hanno approvato la proposta di transazione, già accolta dal board, avanzata dagli ex amministratori in carica dall’8 agosto 2003 fino al 21 ottobre 2012, tra cui l’ex amministratore delegato Luca Majocchi ( foto ) e l’ex presidente Enrico Giliberti. Sono i manager espressione dei fondi di private equity Cvc, Investitori Associati, Permira e Bc Partners (si è sfilato nel 2009), che con la loro spericolata politica dei maxidividendi hanno caricato di debiti la società, fino a portarla al concordato preventivo. L’azione di responsabilità ipotizzava un danno di circa 2,4 miliardi.

 

All’assemblea che si è tenuta a Torino era presente il 65,7% del capitale. Primo azionista è Goldentree Asset Management con il 26,4% , seguito dal finanziere americano di origini marocchine Marc Lasry, fondatore dell’investment company Avenue Capital. La società ha segnalato anche altri tre azionisti sopra il 2%: Ellis Lake Master Fund 2,954%, Bennet Restructuring Fund 2,097% e Rbs 2,087%. I 30 milioni di euro sono già stati resi disponibili presso un conto di uno studio legale.

 

Seat Pagine GialleSeat Pagine Gialle

I pagamenti avverranno entro 15 giorni. Venti milioni saranno pagati da due compagnie di assicurazione, gli altri 10 dai fondi che erano azionisti di riferimento della società dal 2003 al 2012. L’accordo chiude ogni possibilità di rivalsa da parte della società nei confronti degli ex amministratori, dei direttori generali e dei private equity Permira, Investitori Associati, Cvc e Bc Partners.

 

 

3.CHEBANCA! E LA SFIDA DEL MODELLO «FINTECH»

Da “il Corriere della Sera”

 

( f.ch. ) Il futuro delle banche? Sempre meno generaliste e sempre più «fintech», cioè applicando la tecnologia alla finanza. Lo ha detto il direttore generale di CheBanca!, Roberto Ferrari, alla presentazione della prima community fintech italiana, la Smartmoney Fintech Community. «Il modello di banca generalista andrà scomparendo: i costi di struttura non sono sostenibili, in Italia abbiamo oltre 10mila filiali in più del necessario, perché molti clienti usano l’online. E’ in atto una fortissima trasformazione e le banche ripenseranno il loro modello di business. Ci saranno poche banche generaliste grandi e il banking si spezzerà in verticale: chi è forte digitalmente si prenderà pezzi della banca generalista». La trasformazione è già in corso.

chebancachebanca

 

Basti pensare al money transfer, ai mutui o al credito al consumo, passati in buona parte a società specializzate. «La verticalizzazione sta già avvenendo — dice Ferrari — . E’ molto forte nel Regno Unito e arriverà qui. Per questo che dobbiamo sostenere lo sviluppo delle startup italiane, altrimenti arriveranno le fintech straniere e il sistema Paese perderà valore aggiunto». Oggi, per fare un esempio, il mercato delle transazioni online è per il 40% in mano agli americani di PayPal.

 

Per questo motivo CheBanca!, assieme a StartupItalia!, promuove la community e organizzerà una serie di micro eventi con cadenza mensile per favorire lo scambio e il networking fra le startup fintech attive (circa 80). L’obiettivo è creare un ecosistema capace di rivoluzionare il modo in cui sono concepiti soldi, pagamenti e risparmio.

 

4.RYANAIR SORPASSA ALITALIA E AUMENTA LE ROTTE DA ROMA

Alitalia_RyanairAlitalia_Ryanair

 Da “la Stampa” - Ryanair è la compagnia numero uno in Italia e punta a crescere, con l’obiettivo di raggiungere i 27 milioni di passeggeri entro la fine del 2015. Lo ha detto il ceo della low cost irlandese Michael O’Leary, spiegando che nel 2014 Ryanair ha superato tutto il gruppo Alitalia (comprese AirOne e Cityliner). O’Leary - annunciando l’avvio di sette nuove rotte da Ciampino e di cinque da Fiumicino - ha detto che per il 2015 l’obiettivo globale è di 100 milioni di passeggeri. Un incremento del 10 per cento. [r. e.]

 

5.UNIPOLSAI, C’È IL SÌ ALLA CONVERSIONE

CARLO CIMBRI jpegCARLO CIMBRI jpeg

 Da “La Stampa” - L’assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio di categoria B UnipolSai ha approvato la delibera adottata lunedì dall’assemblea straordinaria degli azionisti per l’approvazione della conversione obbligatoria delle azioni di risparmio di categoria B (azioni di risparmio), oltre che delle azioni di risparmio di categoria A, in azioni ordinarie UnipolSai. L’operazione dà il via alla conversione delle azioni in ordinarie nel rapporto 1 a 1 senza conguagli. [r. e.]

 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…