CHE BANCA, CHE “CORRIERE” - “BANCA INTESA, DALL’ALTO DEL SUO CONFLITTO DI INTERESSI DI AZIONISTA E CREDITORE DI RCS, CI SPIEGA CHE IL PIÙ LETTO QUOTIDIANO ITALIANO CONTA QUANTO I SUOI DEBITI'' - CARLO MESSINA BUSSA ALL'UMENTO DI CAPITALE...

Carlo Messina ha spiegato a cosa pensa l'azionista Intesa mentre edita il primo giornale italiano: "Noi guardiamo ai debiti, cioè ai crediti che vantiamo nei confronti della società. Vogliamo tutelare i nostri interessi nella società attraverso la tutela dei crediti. Se serve un aumento di capitale, parteciperemo"… -

Condividi questo articolo


Dal “Fatto quotidiano”

 

carlo MESSINA E LADY carlo MESSINA E LADY

La vita di Carlo Messina, che di mestiere fa il manager di Intesa San Paolo, è ricca e piena di soddisfazioni. Il sorriso, però, gli muore sulla bocca quando gli parlano di Rcs. La banca che dirige, infatti, ha il 4,1% della società che edita Corriere e Gazzetta, una roba che oggi in Borsa vale 10 milioni: qualche briciola per Intesa. Solo che c'è quell'altra faccenda. Intesa è pure creditrice di Rcs: 200 milioni circa su un debito totale che sfiora il mezzo miliardo.

 

E qui si torna a Messina, che mercoledì ci ha spiegato a cosa pensa l'azionista Intesa mentre edita il primo giornale italiano: "Noi guardiamo ai debiti, cioè ai crediti che vantiamo nei confronti della società. Vogliamo tutelare i nostri interessi nella società attraverso la tutela dei crediti. Se serve un aumento di capitale, parteciperemo".

 

A parte spaventare altri azionisti come Della Valle e Cairo (che non vogliono/possono mettere soldi in Rcs) Messina ci ha spiegato pure cosa resta del giornalismo: "Naturalmente guardiamo agli interessi di una società importante per il Paese, però quello che conta sono i creditori".

 

RCS RCS diego della valle diego della valle

Siamo alla Troika in redazione: forse qualcuno ripenserà a certi articoli sulla Grecia, alle fideistiche difese delle virtù del mercato, ma non è questo il punto. Intesa, dall' alto del suo conflitto di interessi, ci spiega che il più letto quotidiano italiano conta quanto i suoi debiti: non è una buona notizia per nessuno, anche se - va detto - è noto da tempo che chi se fa pecorone, er lupo se lo magna.

urbano cairo e giuseppe cruciani urbano cairo e giuseppe cruciani

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…