CHE BELLO FARE I MILIARDARI COI SOLDI DEGLI ALTRI (I NOSTRI) - I BENETTON SI COMPRANO LE AUTOSTRADE SPAGNOLE, IN CONDOMINIO CON FLORENTINO PEREZ (PATRON DEL REAL MADRID) - LA FAMIGLIA CHE PERDE MILIONI COI MAGLIONCINI PORTA A CASA UN MILIARDO DI UTILI NETTI: LE AUTOSTRADE HANNO INCASSATO PURE CON LA CRISI PERCHÉ NON OPERANO SUL MERCATO, MA CON LE TARIFFE ‘CONCESSE’ DAL GOVERNO CHE AUMENTANO PURE QUANDO L’INFLAZIONE È A ZERO

-

Condividi questo articolo


 

Estratto dall’articolo di Fabio Pavesi per il Fatto Quotidiano

 

Sono partiti molti anni fa con i maglioni e l' abbigliamento a buon mercato, ma hanno scoperto ben presto che i soldi, quelli veri e tanti, si fanno con i business monopolistici.

fratelli benetton fratelli benetton

Quelli regolati da tariffe e dove la concorrenza sui prezzi, che ha morso sempre di più il tessile-abbigliamento, è del tutto inesistente. Oggi non a caso il marchio Benetton è in crisi profonda, reduce da anni di perdite milionarie, mentre i business delle infrastrutture (dalle autostrade, agli aeroporti, alla ristorazione con Autogrill) in cui la famiglia di Ponzano Veneto ha pensato bene di investire alla grande, sfavillano di luce propria. E che luce.

 

Ieri un altro tassello del gigantesco affare delle autostrade è andato a chiudersi. Atlantia, la capofila del gruppo nel settore delle autostrade ha trovato l' accordo con la Acs di Florentino Perez (propietario della squadra Real Madrid) e la sua controllata tedesca Hochtief per papparsi la spagnola Abertis su cui Atlantia da sola aveva lanciato nel maggio scorso un' Opa da 16 miliardi sul 100% del concorrente iberico. Mossa che aveva fatto scatenare la controffensiva spagnola. Ora, dopo mesi, l' accordo a tre. Hochtief lancerà l' Opa in contanti su Abertis e a monte verrà costituita una holding dove Atlantia avrà il 50% del capitale più un' azione. Il gruppo dei Benetton entra così in Abertis dal piano superiore.

LUCIANO BENETTON TOSCANI LUCIANO BENETTON TOSCANI

 

(…)

 

Del resto, il business delle autostrade è da sempre un investimento a prova di rischio.

E molto remunerativo. Basta scorrere i numeri di Atlantia che possiede Autostrade per l' Italia, la rete da 3 mila chilometri (solo in Italia) oltre agli Aeroporti di Roma cui si è aggiunto quello di Nizza e altri piccoli scali. La holding infrastrutturale, posseduta al 30% da Edizione, la cassaforte dei Benetton, sforna ogni anno numeri in costante crescita. Nel 2017, appena chiuso, Atlantia ha visto i ricavi salire e lambire i 6 miliardi contro i 5,4 di solo un anno prima. La crisi economica in Atlantia non si è mai vista. Nel 2010 il fatturato valeva poco meno di 4,5 miliardi.

gilberto benetton gilberto benetton

 

Eppure il traffico sulla rete autostradale negli anni bui era anche diminuito. A far salire in continuazione il fatturato c' è sempre la ciambella di salvataggio delle tariffe. Quelle non scendono mai, anche quando l' inflazione va a zero come è accaduto. C' è per tutti i gestori la tariffa regolata, concessa dallo Stato che remunera gli investimenti più un quid di guadagno sugli stessi. Quasi un paese di Bengodi per i concessionari: dai Benetton ai Gavio ai Toto.

 

(…)

 

ABERTIS ABERTIS

Autostrade ha una redditività industriale stratosferica: su 3,94 miliardi di fatturato il margine operativo lordo è di ben 2,45 miliardi. Un livello del 62%. Livelli che pochi raggiungono. La stessa Abertis ha una redditività molto più bassa. Certo, si dirà, quella però non è la ricchezza vera che intascano i Benetton. Vanno spesati gli investimenti per i quali il governo concede gli aumenti tariffari. Ma in realtà è poca cosa. Incide poco, rendendo grassi gli utili della famiglia, (…) [che porta] a casa quasi un miliardo di utile netto su 6 miliardi di ricavi.

 

(…)

florentino perez cristiano ronaldo florentino perez cristiano ronaldo

 

Laddove invece si confrontano con il mercato i successi non sono affatto evidenti. La Benetton, il marchio storico del gruppo è in crisi da anni, ha perso 280 milioni dal 2012 e ora l' anziano patriarca Luciano è tornato sulla tolda di comando per invertire il trend. Ma le perdite del marchio dei maglioni fanno solo il solletico al gruppo che siede sul tesoro delle autostrade italiane e domani anche spagnole.

florentino perez cristiano ronaldo florentino perez cristiano ronaldo abertis abertis LOGO AUTOSTRADE LOGO AUTOSTRADE

 

autostrade autostrade

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...