conti singer genish tim

CHI AMA AMOS? - NEL PIENO DELLA TEMPESTA SUI MANAGER TIM, GENISH METTE IN VENDITA SPARKLE, LA SOCIETÀ STRATEGICA DEI CAVI SOTTOMARINI CHE PORTANO LE NOSTRE COMUNICAZIONI (E NON SOLO). POTREBBE ANCHE SERVIRE PER RIAPRIRE UN CONFRONTO CON IL GOVERNO, MENTRE ARNAUD DE PUYFONTAINE, EX PRESIDENTE DI TIM E CONSIGLIERE IN QUOTA VIVENDI, CERCA DI RICUCIRE CON I GIALLOVERDI, CHE INCONTRERÀ DOMANI A UN EVENTO PUBBLICO. MA I RAPPORTI CON MACRON…

Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera

 

AMOS GENISH

Tim prende fiato in Borsa ma non cala la tensione tra i due maggiori azionisti Vivendi ed Elliott. Dopo l' attacco lanciato mercoledì da Parigi al nuovo consiglio, accusato di aver portato una «governance fallimentare», e la risposta del presidente di Tim, Fulvio Conti che ha seccamente respinto le critiche, ieri Massimo Ferrari, consigliere indipendente del gruppo telefonico e general manager di Salini Impregilo, ha cercato di fare chiarezza mettendo in fila gli elementi che hanno spinto Tim in un angolo, riassegnando quelle responsabilità che i soci francesi hanno addossato tutte al consiglio assolvendo il ceo Amos Genish.

 

MASSIMO FERRARI

«Tim non ha bisogno di chiacchiere, ma di fatti: decisioni importanti ed execution» ha detto Ferrari, «le aziende debbono essere gestite dal management con decisioni assunte nell' ambito di piani industriali approvati dal board - ha aggiunto -, il management è responsabile di assumere e implementare le decisioni nell' interesse della società e degli stakeholder». Come a dire che prendersela con il consiglio per i risultati deludenti e la flessione dei titoli in Borsa è pretestuoso. «I commenti sul funzionamento della governance - ha proseguito Ferrari -, se ci sono, si fanno nelle sedi opportune, ovvero nei consigli di amministrazione e, a mia memoria, non ne ho ascoltato nessuno sino ad oggi».

 

Intanto a Piazza Affari ieri Tim ha recuperato chiudendo in rialzo dell' 1,16% a 0,52 euro.

Fulvio Conti

Lunedì è in programma un consiglio sulla gara per il 5G.

Alcuni consiglieri avrebbero chiesto al presidente Conti di convocare fisicamente il board invece che in conference call come previsto. E' comunque già in programma un altro consiglio il 24 settembre e potrebbe essere quello il momento del redde rationem con Genish. Ferrari non si è sbilanciato: «Non ne parlo, ci sono le sedi opportune».

 

Non è chiaro se è per anticipare le critiche, ma lunedì scorso il ceo di Tim ha fatto partire il processo di vendita di Sparkle con l' invito alle banche. La risposta è attesa per oggi. E' un dossier molto delicato trattandosi della società a cui fanno capo la rete internazionale ritenuta strategica per la sicurezza del Paese.

 

Potrebbe anche servire a Genish per riaprire un confronto con il governo, con cui non ci sono stati ancora incontri ufficiali dopo l' insediamento del nuovo board. A Roma segnalano piuttosto un grande attivismo da parte di Arnaud de Puyfontaine, ex presidente di Tim e attuale consigliere in quota Vivendi, per cercare di ricucire con il governo e creare un clima favorevole al ritorno di Vivendi sul ponte di comando di Tim.

 

bollore de puyfontaine

Ma visto lo stato dei rapporti tra Palazzo Chigi ed Emmanuel Macron la manovra si starebbe rivelando piuttosto difficile. Domani de Puyfontaine ha fatto sapere che sarà a Bisceglie per il DigiThon, dove sono attesi il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio.

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…