COSE MAI VISTE - UN MILIARDARIO MALESE, CLASSE 1954, DARÀ UN MILIONE DI EURO ALL’ANNO ALL’OPERA DI ROMA (UN TEATRO INDEBITATO PER 30 MILIONI, «GRAZIE» ALLA PRECEDENTE GESTIONE)

Colpo grosso del sovrintendente del teatro Carlo Fuortes - Il milione di euro servirà a finanziare i nuovi talenti, il festival di musica contemporanea e altri progetti innovativi: «Perché la lirica è potenzialmente l’arte più innovativa, l’Opera di Roma deve tornare agli antichi splendori»...

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Tan Sri Francis Yeoh - Fuortes Tan Sri Francis Yeoh - Fuortes

Valerio Cappelli per il Corriere della Sera  - Roma

 

Tan Sri Francis Yeoh è il mecenate dell’Opera di Roma. Colpo grosso del sovrintendente del teatro Carlo Fuortes, che ieri pomeriggio, appena sbarcato il suo benefattore a Ciampino con jet privato, l’ha portato a farlo benedire dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. È la riscossa del made in Italy, il risveglio della Bell’Italia. Sono gli effetti degli sgravi fiscali appena introdotti: investi nella cultura e puoi detrarre fiscalmente 65 euro su 100.

 

È la riscossa del made in Italy, il risveglio della Bell’Italia. Sono gli effetti degli sgravi fiscali appena introdotti: investi nella cultura e puoi detrarre fiscalmente 65 euro su 100.

teatro dell opera di roma protesta al nabucco del 2011 teatro dell opera di roma protesta al nabucco del 2011

Il miliardario malese, classe 1954, darà un milione di euro all’anno all’Opera ed entra nel suo cdi (ex cda). Se si pensa che era un teatro indebitato per 30 milioni, «grazie» alla precedente gestione, questa è la cronaca di un marziano a Roma.

 

Ci riceve nella suite dell’Hotel nei pressi di via Veneto, il televisore è già sintonizzato sul video di youtube che racconta la sua storia, ha un patrimonio di 17 miliardi di dollari, 15 milioni di clienti nel mondo, un fatturato annuo di 5 miliardi e mezzo di dollari, proprietario di hotel, best resort, shopping center, compagnie di elettricità e acqua, interessi a Shangai e Saint Tropez, Londra e Sydney.

 

Ha finanziato la costruzione del Palazzo delle Arti in Malesia e avviato la Symphony Orchestra of Malesia dove tutti i musicisti «sono europei o americani, mica della Malesia». Che poi è il suo paese, dove è nato 61 anni fa. Al suo fianco un giovane mezzosoprano di origini italiane, Carly Paoli: «È la mia fidanzata. Ci siamo conosciuti due anni quando l’ho invitata a cantare al matrimonio del mio figlio maggiore».

riccardo muti opera di roma riccardo muti opera di roma

 

Ma l’attenzione va alla ragazza che ci versa da bere un’acqua che sembra champagne: è Miss Malesia, la sua assistente personale. Perché tanti uomini d’affari asiatici stanno investendo in Italia, dal calcio alla lirica? «Ascolta amico mio, se sei miliardario e vuoi diventare milionario ti compri una squadra di football, altrimenti fai come me». Era amico Domingo, Carreras e Pavarotti, il loro ultimo concerto insieme, a Bath nel 2003, lo organizzò lui.

 

«Pavarotti era uno dei miei due sogni. Il primo era acquistare un’isola privata. Non poteva averla solo Onassis. Il secondo era invitare Luciano a cantare per me. Lo ha fatto tre volte . Un’esperienza che ho ripetuto con Andrea Bocelli». Non facciamo in tempo a esprimere delle riserve che lui aggiunge, «Bocelli non era nessuno quando fu scoperto da Luciano». Intanto miss Malesia versa altra acqua che sa di preziose bollicine, sembra il serpente incantatore nel Libro della giungla.

terme di caracalla musica classica a roma terme di caracalla musica classica a roma

 

Dicevamo di Pavarotti. «Quando lo invitai a cantare nel mio resort, lui non si era informato del pubblico. Uscì al buio accolto da un applauso normale. C’erano duecento persone, lui era reduce da un milione di spettatori a Hyde Park. Il mio rimpianto è non aver potuto organizzare il tour dell’addio con Lucianone. Non abbiamo fatto in tempo». Quanto costa una stanza doppia nella sua isola privata? «Glielo dirò dopo». Ma le iniziali del suo nome, Tan Sri cosa vuol dire? «È un titolo che mi ha dato la regina, un’onorificenza». Come sir? «Un po’ di più. Ma l’importante è che mi chiamo Francesco, come il Papa».

 

teatro dell opera di roma teatro dell opera di roma

Ha una simpatia contagiosa e gusti romantici. Dice che la madre da piccolo lo nutrì di latte e Mozart, ama Verdi e Puccini, Zubin Mehta è suo amico, l’opera è «la forma d’arte più alta per esprimere la passione e l‘amore». Insomma, non sono così importanti le sue idee sull’opera. Ma è la sua idea del teatro, nella giungla dei sindacati romani, benché azzoppati dopo tutte le meritate legnate che hanno preso, a suscitare qualche perplessità. Lei condizionerà le scelte artistiche, o si limiterà a dare denaro? «Io non sono contento quando non ho qualcosa indietro».

 

orchestra del teatro dell opera di roma orchestra del teatro dell opera di roma

Il suo milione di euro servirà a finanziare i nuovi talenti, il festival di musica contemporanea e altri progetti innovativi: «Perché la lirica è potenzialmente l’arte più innovativa, l’Opera di Roma deve tornare agli antichi splendori». Il 19 a Caracalla per il suo benvenuto alla città dovrebbe tenersi un concerto con grandi voci e la sua graziosa fidanzata, la sua Maria Callas. Tutto bene, così va il mondo dell’opera, mentre i fondi pubblici scarseggiano. Il discendente degli antichi mecenati romani, papi e aristocratici, è stato definito il venticinquesimo uomo più influente di tutta l’Asia.

teatro dell opera di roma teatro dell opera di roma

 

Non ha risposto alla domanda: quanto costa una doppia nel suo resort? Sorride: «Non te la puoi permettere. Ma una cosa voglio dirla. Non abbiamo tagliato alberi, la giungla circostante è intatta. Io sono uno che rispetta la natura». 

 

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