IL FASTO DEL MATTONE – DAL FLATIRON DI NEW YORK ALLA CLOCK TOWER DI LOS ANGELES, FINO ALLA GALLERIA COLONNA DI ROMA: VALTER MAINETTI, IL FINANZIERE CHE COLLEZIONA EDIFICI COME OPERE D’ARTE, SI QUOTA IN BORSA

Con i suoi fondi dai nomi suggestivi (Michelangelo, Caravaggio, Donatello, Tintoretto) Mainetti controlla palazzi come il Flatiron building di New York e la Galleria Sordi di Roma. E spiega: “Noi gestiamo queste somme e acquistiamo immobili “iconici”, quelli che diventano simboli di una città”…

Condividi questo articolo


Eugenio Occorsio per “la Repubblica - Roma

 

Paola e Valter Mainetti Paola e Valter Mainetti

I suoi fondi d’investimento hanno titoli suggestivi: Michelangelo, Caravaggio, Donatello, Tiziano, Tintoretto. Nomi che evocano gli antesignani del made in Italy più prestigioso, della bellezza, del Rinascimento. E l’arte sembra essere una costante nella vita e nel lavoro di Valter Mainetti, un po’ immobiliarista, un po’ finanziere ma soprattutto, ci tiene moltissimo a sottolinearlo, collezionista.

 

Di pezzi d’arte greca e romana è pieno lo spazio espositivo del grande atrio della sede del gruppo Sorgente in via del Tritone; la sua Fondazione, il cui coordinatore artistico è Claudio Strinati, possiede una pinacoteca con opere dal 1400 al 1700, e artistici si possono definire sicuramente i palazzi storici che acquista con i suoi fondi: dal Flatiron Building di New York, suggestivo grattacielo art deco dei primi del ‘900 con la sua forma a ferro da stiro unica al mondo, alla Clock Tower di Santa Monica a Los Angeles, emblema dell’America on the road, anch’esso costruito nella prima metà del secolo scorso.

new york flatiron building new york flatiron building

 

Il gruppo Sorgente, creato nel 2001 da Mainetti, gestisce oggi una sessantina di società negli investimenti e nella finanza immobiliare. «Gli investitori istituzionali, dagli enti di previdenza alle società di assicurazioni, ci affidano parte dei capitali da loro amministrati sottoscrivendo quote dei nostri fondi d’investimento», spiega Mainetti.

 

«Dopodiché noi gestiamo queste somme e acquistiamo immobili “iconici”, quelli che diventano simboli di una città». Di questi immobili di gran prestigio il gruppo ne ha allineati non solo in America ma anche in Europa, come i palazzi in via Senato a Milano oppure la Galleria Alberto Sordi a Roma.

 

Galleria Sordi Galleria Sordi

«Sono tutti stabili - spiega Mainetti - che danno un buon rendimento oltre ad apprezzarsi appunto per il loro prestigio nel corso degli anni». Oggi Sorgente Group possiede e gestisce un patrimonio immobiliare di 4,4 miliardi di euro, e sta per debuttare in Borsa con la quotazione a Milano di una delle società controllate, la Sorgente Res.

 

Mainetti viene da una famiglia di imprenditori che con le costruzioni ha sempre avuto a che fare. «Mio nonno emigrò in America dove creò una società che montava le strutture in acciaio dei primi grattacieli. Fra questi, montò le strutture portanti del Chrysler Building, il famoso grattacielo di New York inaugurato nel 1-929, di cui proprio uno dei nostri fondi comprò la maggioranza nel 2005.

Clock Tower SANTA MONICA Clock Tower SANTA MONICA

 

La vendemmo nel 2008 e con i proventi comprammo il Flatiron». Non tutta la famiglia si era trasferita in America, e dopo la guerra, il ramo italiano dei Mainetti si dedicò alla realizzazione di grandi impianti meccanici: il Sincrotone di Frascati, l’Alfa di Arese, le Acciaierie di Terni e Taranto.

 

Laureato in Scienze politiche nel 1973 con Aldo Moro, Mainetti subentrò alla fine degli anni ’70 alla guida del gruppo di famiglia: prima si concentrò sull’edilizia sociale, e poi dopo la riforma dei fondi d’investimento nel ’99 cominciò la nuova attività nel settore della finanza immobiliare. «Fu una scelta controcorrente, avrei guadagnato di più facendo il costruttore, ma sono sempre stato affascinato dall’innovazione degli strumenti finanziari più moderni».

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

FLASH – COME MAI ANTONIO ANGELUCCI VUOLE COMPRARE L’AGI E “LA VERITÀ” (DA BELPIETRO VUOLE SOLO IL QUOTIDIANO E NON LE ALTRE TESTATE, DA “PANORAMA” IN GIÙ)? IL DEPUTATO DELLA LEGA, ORMAI MELONIZZATO, VUOLE AVERE IL CONTROLLO DI TUTTI I GIORNALI DI DESTRA CON L’OBIETTIVO DI ORIENTARE I PARTITI AL GOVERNO. VUOLE DIVENTARE IL “DEUS EX MACHINA” DELLA LINEA POLITICA DI GIORGIA MELONI, COME MURDOCH FECE CON TRUMP – ANGELUCCI STA PENSANDO A SECHI COME DIRETTORE EDITORIALE DI TUTTO IL GRUPPO (MAGARI TORNANDO ANCHE ALLA GUIDA DI AGI) E VITTORIO FELTRI TORNEREBBE ALLA DIREZIONE DI “LIBERO”